PRIMA LETTERA DI PAOLO A TIMOTEO 

Istruzione riguardanti la vita nella Chiesa

 

 

LA CHIESA COLONNA E SOSTEGNO DELLA VERITA’

 

IL MISTERO DELLA PIETA’

 

L’APOSTASIA FUTURA

 

***

 

LA CHIESA COLONNA E SOSTEGNO DELLA VERITA’

 

Paolo ha finora scritto a Timoteo circa:

 - la esistenza e la azione destabilizzante dei falsi dottori (1:3-4)

- la consistenza delle false dottrine proposte dai falsi dottori (1:6-11)

- le Istruzioni sulla preghiera (2:1-7)

- le Istruzioni relativamente agli uomini (2:8)

- le Istruzioni relativamente alle donne (2:9-15)

- le Istruzioni relativamente agli anziani (3:1-7)

- le Istruzioni relativamente ai diaconi (3:8-13)

 

E prosegue ora l’insegnamento che promuove l’Opera di Dio fondata sulla fede, spiegando a Timoteo che queste esortazioni sono la rappresentazione di come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.

Paolo ha una altissima considerazione ed ambizione per la Chiesa, La ama profondamente e vuole che Essa rispecchi sotto ogni aspetto la volontà di Dio e non dia in nessun modo occasione di scandalo o biasimo.

Questo dovrebbe essere la stessa considerazione ed ambizione di ogni credente!

 

In particolare chi è chiamato ad un incarico di conduzione, deve saper come comportarsi.

E Timoteo, che è chiamato a questo incarico deve avere una chiara idea della responsabilità che ha e per questo dovrà conoscere nei dettagli:

- la natura della Chiesa (la casa di Dio)

- i privilegi e la missione della Chiesa (colonna a sostegno della Verità)

 

***

Ti scrivo queste cose sperando di venir presto da te, affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.  (1 Timoteo 3:14-15)

 

Come abbiamo visto nella introduzione al presente studio, quando Paolo dice: Ti scrivo queste cose...,  allude a quanto ha scritto nei paragrafi precedenti.

Da quello che leggiamo, Paolo sperava di raggiungere Timoteo ad Efeso, ma non conosceva ancora i dettagli del suo futuro, ed in questa incertezza o possibilità di ritardo, istruisce Timoteo circa questi comportamenti che devono caratterizzare l’etica della Chiesa, perché Essa è:

 

- per natura: la chiesa del Dio vivente

Paolo chiama la Chiesa, la casa di Dio (lett. oikos, casa, famiglia) in conformità al pensiero del luogo dove Dio dimora:

Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.

(Matteo 18:20)

L’oikos era l'unità di base della società delle città-stato dell’antica grecia, comprendeva il capo dell'oikos (di solito il maschio più anziano), la sua famiglia (moglie e figli), e gli schiavi che vivevano insieme in un ambiente domestico. 

  Gli oikos greci si differenziavano molto dalle domus romane nella struttura architettonica, si trattava di strutture costruite intorno a un portico lastricato con spazi distinti per uomini e donne.

In altri  momenti Paolo definisce la Chiesa come assemblea del popolo (lett. ekklesia), e l’immagine della Chiesa come tempio di Dio è presente negli scritti di Paolo:

Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio.

  (1 Corinzi 3:9)

Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 

Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.           

(1 Corinzi 3:16-17)

Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente…

(2 Corinzi 6:14-16)

Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio.

Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore.  (Efesini 2:19-21)

 

Anche Pietro la definisce una casa spirituale:

Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo.  (1 Pietro 2:4-5)

E l’autore della lettera agli ebrei, definisce Cristo come l’erede legittimo di questa casa costruita da Dio stesso:

Perciò, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate Gesù, l'apostolo e il sommo sacerdote della fede che professiamo, il quale è fedele a colui che lo ha costituito, come anche lo fu Mosè, in tutta la casa di Dio.

Gesù, anzi, è stato ritenuto degno di una gloria tanto più grande di quella di Mosè quanto chi costruisce una casa ha maggior onore della casa stessa.

Certo ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio. Mosè fu fedele in tutta la casa di Dio come servitore per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunciato, ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se manteniamo ferma sino alla fine la nostra franchezza e la speranza di cui ci vantiamo. (Ebrei 3:1-6)

Dio infatti è il fondatore ed il proprietario di questa casa spirituale.

Ed è in questa casa che si compiace di abitare e di rivelare le ricchezze della Sua Grazia.

La Chiesa riunita nel Nome di Gesù Cristo realizza spiritualmente il simbolo dell’antico tempio dove Dio manifestava la sua presenza ed era adorato.

Se la Chiesa universale è la vera casa di Dio, ogni chiesa locale è chiamata a comportarsi in conformità ad essa, per essere (nel suo piccolo limitato ambito) la testimonianza della casa invisibile di Dio; ma non di un dio morto!

Di un Dio Vivente, che vede ogni cosa, sente ogni cosa, opera e giudica i Suoi servi!

 

- per privilegio e missione: la colonna e sostegno della verità

In un epoca come la nostra dove non esistono punti di riferimento stabili e dove la libertà di pensiero è estremizzata fino all’assurdo, parole come queste stridono in modo insopportabile.

Ma noi sappiamo che la Chiesa è la colonna e sostegno della verità!

Attenzione!

Non è la Fonte della Verità come alcuni si dichiarano, Essa non ha alcun potere di “legiferare”, di dichiarare “nuove verità”,

è però il supporto, il baluardo della Verità!

Sono parole pesantissime, che fanno sentire tutto il peso della responsabilità dei figli di Dio in questo mondo.

Lo Spirito Santo che dimora nella Chiesa è inoltre quello che trattiene la totale manifestazione del Mistero dell’empietà, che sarà totalmente manifestata dopo il suo rapimento, quando sarà tolta di mezzo:

Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo.

Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo.

E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.

La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. (2 Tessalonicesi 2:6-10)

Anche per questo noi siamo il sale della Terra (cfr Matteo 5:13)… per trattenere la corruzione totale del mondo!

E in opposizione al mistero dell’empietà (la manifestazione dell’anticristo trattenuta dalla presenza della Chiesa nel mondo), Paolo parla della grandezza del mistero della Pietà (la manifestazione di Cristo) (vedasi paragrafo successivo).

La Verità (Cristo stesso), è dunque proclamato solo dalla colonna della Verità, proprio come Paolo esorta i fratelli di Filippi:

…siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita…  (Filippesi 2:15-16)

 

La Chiesa ha questa nobile missione affidatale e ad essa deve ispirarsi l'attività dei suoi ministri e di tutti i fedeli:

"Voi siete la luce del mondo";

“Voi siete il sale della terra”;

“Voi mi sarete testimoni";

“Predicate l'Evangelo ad ogni creatura".

Ed è in questa ottica che Paolo esorta Timoteo a nutrire di Verità la Chiesa, di premunirla contro l'errore e le false dottrine, di combattere tutte le deviazioni dalla Verità.

Alla luce di queste considerazioni dobbiamo veramente riconoscere quanto è grande la dignità della Chiesa:

- Essa è la casa del Dio Vivente e Vero.

- E’ Dio stesso che l'ha fondata sulla Verità e sull’insegnamento degli apostoli.

- E’ Dio stesso ne è il proprietario ed in essa la Sua Volontà deve essere la Legge per tutti i membri della famiglia.

- E’ in essa che Dio abita col suo Spirito.

- E’ in essa che vengono custoditi i tesori della Sua Grazia.

- E’ in essa che Dio è conosciuto e onorato, amato e servito.

Dio è luce ed i membri della famiglia sono figli di luce e devono vivere nella santità.

Dio è amore e i membri della Chiesa sono fratelli e devono amarsi gli uni gli altri ed in Lui amare tutti gli uomini.

E dobbiamo anche riconoscere quanto alta è la missione della Chiesa:

- Essa è la colonna e base della Verità nel mondo.

Per questo la Chiesa non può essere indifferente alla Verità; non può essere aperta ad ogni sorta di dottrine; Essa deve tenere alta la Luce della Verità assoluta; nessun’altro può farlo!

Questo ci spinge a considerare con la massima solennità la dignità e la funzione della Chiesa, proprio come Paolo che era preoccupato per Lei, metteva ogni sua sforzo e capacità per preservarla dalle cadute e dal disonore!

 

***

IL MISTERO DELLA PIETÀ

Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.

 (1 Timoteo 3:16)

 

Avendo prima accennato al mistero dell’empietà (la manifestazione in carne dell’anticristo e della sua auto-proclamazione e adorazione da parte del mondo apostata):

Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo.

Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo.

E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.

La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati.  (2 Tessalonicesi 2:6-10)

…possiamo ora comprendere cosa si intende per Mistero della pietà (la manifestazione in carne di Cristo ed il Suo riconoscimento come Dio in tutto il creato):

Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria

Il Mistero della pietà è il piano eterno di Dio per la salvezza tenuto nascosto nelle antiche età e manifestato ed attuato in Cristo.

La persona di Cristo è il centro del mistero di pietà.

La Chiesa ha per missione di sostenere la Verità circa la persona e l'opera di Cristo!

E questa Verità Paolo la sintetizza in sei punti che descrivono l’Opera di Gesù Cristo  dall'abbassamento dell'incarnazione fino alla gloria alla destra del Padre :

1)              è stato manifestato in carne;

2)              è stato giustificato nello Spirito;

3)              è apparso agli angeli;

4)              è stato predicato fra le nazioni;

5)              è stato creduto nel mondo;

6)              è stato elevato in gloria

 

1) è stato manifestato in carne

La manifestazione in carne è l'incarnazione del Figlio di Dio preesistente nel seno del Padre.

Giovanni ne descrive mirabilmente l’evento:

E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.

Giovanni gli ha reso testimonianza, esclamando: «Era di lui che io dicevo: "Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia"». 

Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. 

Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere.  (Giovanni 1:14-18)

 

Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita (poiché la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata), quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. 

Queste cose vi scriviamo perché la nostra gioia sia completa.

(1 Giovanni 1:1-4)

E Giovanni mette questa Verità come fondamento della fede e come caratteristica del riconoscimento dello spirito dell’anticristo:

Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell'anticristo.

(1 Giovanni 4:2-3)

Anche Paolo parlerà più volte dell’incarnazione di Cristo, della Sua manifestazione in carne:

Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 

(Filippesi 2:5-8)

Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma che è stata ora manifestata con l'apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l'immortalità mediante il vangelo, in vista del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e dottore.

(2 Timoteo 1:9-11)

…ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito.

(Romani 8:3-4)

Il disegno benevolo di Dio preparato nell’eternità, passa per l’incarnazione di Gesù Cristo e la Sua manifestazione in carne né è la prima Grande Verità.

 

 2) è stato giustificato nello Spirito

Lo stesso Cristo che abbassò sè stesso e prese forma di servo, è stato giustificato nello spirito, e la prova finale di questa Sua giustificazione è la Sua resurrezione dai morti.

Lo predicò Pietro il giorno della pentecoste:

Uomini d'Israele, ascoltate queste parole!

Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete, quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. 

Infatti Davide dice di lui: "Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza; perché tu non lascerai l'anima mia nell'Ades, e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione. Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita.
Tu mi riempirai di gioia con la tua presenza
".

Fratelli, si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d'oggi tra di noi. 

Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione. 

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni. 

Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite. 

Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Il Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi"».

Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».

 (Atti 2:22-36)

 

E Gesù è stato risuscitato come prova della sua Giustizia (la nostra giustificazione), Paolo infatti scrive che:

Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore…

(Romani 1:3-4)

 

Lo splendore glorioso della Sua natura divina è stato velato dalla carne; ma nonostante questo è stato riconosciuto per quel che Egli era veramente (il Figlio di Dio), dal carattere straordinario:

- della Sua nascita

La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo.

Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo… 

Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».

Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi».

Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.

(Matteo 1:18-25)

 

- dalla Sua santità perfetta

Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato. Ma questi vi si opponeva dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?» (Matteo 3:13-14)

Il centurione, veduto ciò che era accaduto, glorificava Dio dicendo: Veramente, quest'uomo era giusto. (Luca 23:47)

- dal Suo insegnamento

  Ed essi si stupivano del suo insegnamento perché parlava con autorità. (Luca 4:32)

  Le guardie risposero: «Nessuno parlò mai come quest'uomo!» (Giovanni 7:46)

- dai Suoi segni miracolosi di potenza e di bontà

Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.  (Giovanni 2:11)

 

Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui. (Giovanni 3:2)

 

- dalla Sua morte:

Era circa l'ora sesta (mezzogiorno), e si fecero tenebre su tutto il paese fino all'ora nona; il sole si oscurò.

La cortina del tempio si squarciò nel mezzo.

Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò.  (Luca 23:44-46)

 

- dalla Sua Risurrezione:

Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro. 

Allora corse verso Simon Pietro e l'altro discepolo che Gesù amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo».

Pietro e l'altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro. 

I due correvano assieme, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. 

Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra, e il sudario che era stato sul capo di Gesù, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. 

Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette.

Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti. 

I discepoli dunque se ne tornarono a casa.  

Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere.

Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l'altro ai piedi, lì dov'era stato il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?»

Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?»

Ella, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo prenderò». Gesù le disse: «Maria!»

Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che vuol dire: «Maestro!» 

Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"». Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.  (Giovanni 20:1-18)

 

3) E’ apparso agli angeli

Dobbiamo considerare che l’esercito celeste non è indifferente all’Opera di Dio in favore degli uomini e della creazione terrestre, Pietro ci scrive che:

Intorno a questa salvezza indagarono e fecero ricerche i profeti, che profetizzarono sulla grazia a voi destinata. 

Essi cercavano di sapere l'epoca e le circostanze cui faceva riferimento lo Spirito di Cristo che era in loro, quando anticipatamente testimoniava delle sofferenze di Cristo e delle glorie che dovevano seguirle. 

E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunciate da coloro che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi.  (1 Pietro 1:10-12)

 

E la Chiesa oggi è il mezzo che Dio ha scelto anche per testimoniare davanti agli angeli della Grazia e della Libertà che abbiamo oggi di accostarci a Dio: 

A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunciare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose; affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio, secondo il disegno eterno che egli ha attuato mediante il nostro Signore, Cristo Gesù; nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui.  (Efesini 3:8-12)

 

Ma nel fare questo dobbiamo anche tenere conto di alcuni segni esteriori – cfr il velo delle donne nelle assemblee):

Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità.  (1 Corinzi 11:10)

 

Ma Gesù Cristo è stato anche esaltato davanti agli angeli nei cieli:

Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.  (Filippesi 2:9-11)

ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.  (Colossesi 2:15)

Così è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro.

Infatti, a quale degli angeli ha mai detto: «Tu sei mio Figlio, oggi io t'ho generato»? e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»?

Di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino

(Ebrei 1:4-6)

 

Ma questo passo si riferisce sicuramente in modo più puntuale a quando gli angeli annunciarono la nascita di Cristo ai pastori di Betlemme:

In quella stessa regione c'erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. 

E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. 

L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia"».

E a un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:«Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch'egli gradisce!»

(Luca 2:8-14)

 

O in merito alla stella d’oriente che condusse i magi davanti a Gesù appena nato per adorarlo:

Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all'epoca del re Erode.

Dei magi d'Oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo».  (Matteo 2:1-2)

Dobbiamo quindi riconoscere che anche per le intelligenze celesti "Grande è il mistero della pietà".

 

4) E’ stato predicato fra le nazioni

Dopo la Sua manifestazione in carne in mezzo al Suo popolo secondo la carne, dove doveva compiere tutte le profezie che erano scritte di Lui, Gesù Cristo è stato predicato fra le nazioni.

Gesù stesso diede quest’ordine ai discepoli:

 

Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente».  (Matteo 28:19-20)

 

Il Piano di Dio è Grande e Paolo ne rivela tutta la Sua Ricchezza nella lettera agli efesini:

Senza dubbio avete udito parlare della dispensazione della grazia di Dio affidatami per voi; come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui più sopra vi ho scritto in poche parole; leggendole, potrete capire la conoscenza che io ho del mistero di Cristo. Nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere questo mistero, così come ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di lui; vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante il vangelo…

(Efesini 3:2-6)

 

E Paolo ne gusta (per fede) già il pieno risultato:

E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili, se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore.

(Colossesi 1:21-23)

 

 5) E’ stato creduto nel mondo

E nel momento che Paolo scrive questa lettera a Timoteo ci sono già gli effetti di questa predicazione di Cristo; le chiese locali dell’Asia, della Grecia, della Galazia, di Roma, sono la prova che la fede di migliaia di anime avevano risposto all'annuncio del Vangelo.

Ancora oggi possiamo attestare che Gesù Cristo è stato creduto nel mondo.

 

6) E’ stato elevato in gloria

Paolo ha scritto agli efesini come la Gloria di Cristo ha riempito ogni cosa:

Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa.  (Efesini 4:10)

 

…secondo il Disegno benevolo di Dio:

In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti.

Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra.

(Efesini 1:7-10)

Infatti, dopo la sua umiliazione e il trionfo della croce, Gesù Cristo è stato elevato in Gloria, Paolo scrivendo ai filippesi dice che è stato sovranamente innalzato:

…Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.  (Filippesi 2:9-11)

 

Dopo che Cristo si era umiliato, essendo stato ubbidiente al Padre in ogni cosa, e umiliandosi fino alla morte, e alla morte di croce, Il Padre lo ha sovranamente innalzato.

Qui c’è un principio molto importante nella Bibbia:

Chi si umilia veramente, sarà innalzato da Dio.

Consideriamo come Cristo è stato innalzato da Dio, anzi sovranamente innalzato!

Abbiamo già visto che prima di venire come uomo Cristo era già innalzato, cioè, pieno di Gloria, ma dopo la croce, Gesù ha una gloria che non aveva prima della croce!

Prima che Cristo fosse venuto sulla terra, era già pieno di gloria, ma ora è tornato in cielo ancora pienamente Dio, ma anche pienamente uomo perfetto, come il Mediatore, come Colui che ha acquistato un popolo con il suo sacrificio, come l’Agnello celebrato:

Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. 

Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono.

Quand'ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. 

Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».

E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia. 

Essi dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode».
E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all'Agnello, siano la lode, l'onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli».

Le quattro creature viventi dicevano: «Amen!» E gli anziani si prostrarono e adorarono. (Apocalisse 5:6-14)

 

Cristo era sempre Dio, ma ora, dopo la croce, è stato innalzato in modo ancora più visibile a tutti (come la sua umiliazione era visibile a tutti).

Prima la Sua gloria era manifesta in cielo, ora la Sua gloria è manifesta in cielo e in terra.

 

Consideriamo alcuni degli aspetti della gloria di Gesù Cristo risorto:

 

- Cristo è stato innalzato quando è stato risuscitato dai morti.

Prima di Cristo, nessuno era mai stato risuscitato con un corpo glorioso, Egli è il primogenito dei morti (Colossesi 1:18).

Lazzaro, e tutti gli altri furono risuscitati con corpi normali, e perciò, dovevano morire ancora, invece Cristo è stato risuscitato con il suo corpo glorificato.

Cristo Gesù è stato risuscitato con il suo corpo trasformato, come primizia della nostra risurrezione.

Ogni credente riceverà un corpo glorioso, come quello di Cristo, alla risurrezione dei credenti.

- Cristo è stato innalzato in quanto è giustificato nello Spirito, cioè fu dichiarato giusto, avendo pagato il prezzo intero della condanna dei peccati di tutti ed in forza di questa giustificazione Egli è stato istituito come:

- Unico Mediatore tra Dio e gli uomini:

Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti…

(1 Timoteo 2:5-6)

 

- Sommo Sacerdote del Nuovo Patto:

Ora, il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: abbiamo un sommo sacerdote tale che si è seduto alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e del vero tabernacolo, che il Signore, e non un uomo, ha eretto.

Infatti, ogni sommo sacerdote è costituito per offrire doni e sacrifici; è perciò necessario che anche questo sommo sacerdote abbia qualcosa da offrire. Ora, se fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono coloro che offrono i doni secondo la legge.

Essi celebrano un culto che è rappresentazione e ombra delle cose celesti, come Dio disse a Mosè quando questi stava per costruire il tabernacolo: «Guarda», disse, «di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte».

Ora però egli ha ottenuto un ministero tanto superiore quanto migliore è il patto fondato su migliori promesse, del quale egli è mediatore. (Ebrei 8:1-6)

 

- Cristo è stato innalzato quando ascese in cielo, portando con sé dei prigionieri e in trionfo e affinchè riempisse ogni cosa (anche le parti più basse della Terra prendendo le chiavi del soggiorno dei morti):

…egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando

su di loro per mezzo della croce.

(Colossesi 2:13-15)

Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini».

Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. (Efesini 4:8-10)

Non temere, io sono il primo e l'ultimo, e il vivente.

Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell'Ades. (Apocalisse 1:17-18)

 

- Cristo è stato innalzato dal Padre facendolo sedere alla Sua destra in cielo:

Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri

per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato l’universo.

Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.

Così è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro.

(Ebrei 1:1-4)

Cristo è seduto alla destra di Dio non solamente come Dio, ma anche come uomo, questa è la posizione più alta possibile.

Questa è la posizione di gloria che Cristo ha oggi.

Per noi è un’enorme benedizione che Cristo si trovi alla destra di Dio, perché in quella posizione di onore, Cristo vive per intercedere per noi.

- Cristo è anche innalzato in quanto, dopo la risurrezione, tutto il potere gli è stato dato in cielo e in terra, per questo ora è con noi fino alla fine dell’età presente:

Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. 

Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.

Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente.

(Matteo 28:18-20)

 

  - Cristo è stato innalzato in quanto tutto il giudizio è stato dato a Lui:

Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole. Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 

In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno. 

Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo. 

Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.  (Giovanni 5:21-29)

 

- Cristo è stato innalzato in quanto è stato dato come Capo supremo alla Chiesa (cfr Efesini 1:22; 5:23; Colossesi 1:18)

Ma questi sono solamente alcuni aspetti in cui Cristo è stato sovranamente innalzato da Dio, ma Paolo ce ne indica uno in particolare: gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome.

Nella Scrittura il nome di una persona è molto più che solo un modo di chiamarla, il nome di una persona rappresenta la persona stessa, per questo, più volte nell’Antico Testamento vediamo esempi in cui Dio cambia il nome di qualcuno, perché cambia la persona e il suo destino.

Perciò, quando questo versetto dichiara che Dio ha dato a Cristo un nome che è al di sopra di ogni nome, parla di come Cristo è assolutamente superiore in ogni senso ad ogni creatura in tutto l’universo.

 

Cristo non ha rivali, non si possono paragonare altri con Cristo, perché non c’è nessuna creatura pari a Cristo Gesù:

- solo Gesù è il Cristo (il Messia, l’Unto di Dio: Il Profeta (La Parola di Dio), il Re, Il Sommo Sacerdote)

- solo Gesù Cristo è il Redentore, nessun altro ha pagato alcuna parte della nostra salvezza.

- solo Cristo è il nostro Mediatore, non ci sono altri mediatori fra l’uomo e Dio.

- solo Cristo Gesù è il Giusto Giudice del mondo.

- solo Gesù Cristo è stato tentato in ogni cosa, però senza peccare, in modo che può comprendere ogni nostra tentazione e prova.

- solo Gesù Cristo è l’eterno Figlio di Dio.

- solo Cristo ha tutta l’autorità in cielo e in terra.

- solo Cristo vive sempre per intercedere per noi.

In ognuno dei suoi ruoli, Cristo ha il nome che è al di sopra di ogni altro nome.

 

Pietro sintetizzava questo nella sua predicazione di pentecoste:

In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».  (Atti 4:12)

 

La Salvezza sta nel Nome, ovvero, nella persona di Gesù Cristo:

…affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

…Dio ha sovranamente innalzato Cristo, e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché, cioè, come risultato, nel nome di Cristo avvengano sostanzialmente due cose:

1) si pieghi ogni ginocchio di ogni creatura

2) ogni creatura confessi che Gesù Cristo è il Signore

 

1) si pieghi ogni ginocchio di ogni creatura

Piegare le ginocchia è sia un atto fisico di resa che un simbolo di sottomissione e riverenza.  Chi sarà sottomesso a Cristo?

Ogni ginocchio, il che vuol dire ogni creatura, nei cieli, sulla terra, e sotto terra, sarà sottomesso a Cristo, perché questo è il disegno di Dio, infatti sta scritto:

«Come è vero che vivo», dice il Signore, «ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio».

(Isaia 45:23 – Romani 14:11)

 

E se questo è il disegno di Dio, consideriamo quello che disse Giobbe:

Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno.

(Giobbe 42:2)

 

2) ogni creatura confessi che Gesù Cristo è il Signore

Nella stessa maniera ogni creatura, ogni lingua, confesserà, riconoscerà, dichiarerà, che Gesù Cristo è realmente il SIGNORE; infatti Gesù Cristo sarà riconosciuto in senso assoluto da ogni creatura e ogni persona e ogni essere spirituale, come il glorioso o sovrano Dio.

 E questi due risultati, saranno universali:

- Nei cieli: la dimora degli angeli.

Già quando Cristo era sulla terra, nello stato di umiliazione, gli angeli Lo adoravano e Lo onoravano, quanto di più ora che Cristo è nella Sua gloria visibile.

 - Sulla terra: tutti gli uomini, buoni o cattivi, saranno sottomessi a Cristo.

Gli uomini che sono salvati e gli uomini ribelli, tutti quanti riconosceranno Cristo come il Signore.

Tutti piegheranno le loro ginocchia in sottomissione a Lui, chi volontariamente e con cuore grato e profonda devozione (i redenti e il creato liberato dal peccato) e chi in modo forzato (i ribelli), perché nessuno potrà resistere al potere di Cristo quando ritornerà sulla terra come giudice.

 

- Sotto la terra: sotto la terra è la dimora dei morti nel peccato e dei demoni.

Sappiamo che anche quando Gesù era sulla terra i demoni hanno riconosciuto che era il Figlio di Dio e Gli sono stati soggetti a Lui; quanto più quando Gesù ritornerà nella sua gloria!

Quando Gesù Cristo verrà nella sua gloria, ogni ribellione sarà totalmente distrutta ed Egli avrà un regno assoluto e eterno.

Il Mistero della pietà, il Piano di Dio per la salvezza di tutto il mondo ha per centro la persona di Gesù Cristo e la Sua Opera.

È un grande Mistero perché copre tutti i tempi, tutte le epoche, tutte le età, tutti i luoghi,

È un grande Mistero perché coinvolge il mondo visibile e il mondo invisibile.

È un grande Mistero perché trova le radici nell’eternità e nel cuore stesso di Dio.

È un grande Mistero perché le Sue conseguenze benefiche sono eterne, la Vita che porta è una vita eterna!

 È un grande Mistero perché sorpassa ogni intelligenza e aspettativa umanamente concepibile:

 

Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano.

(1 Corinzi 2:9)

 

***

L’APOSTASIA FUTURA

Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, sviati dall'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza.

Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie.

Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.

 (1 Timoteo 4:1-5)

 

Ma se il Mistero della Pietà è grande, Paolo sa anche che presto si attuerà anche il Mistero dell’empietà, preceduto dall’apostasia.

Infatti l’apostasia caratterizzerà proprio quel periodo che precederà la seconda venuta di Cristo e fa parte della manifestazione del mistero dell’empietà (dell’anticristo):

Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 

Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.

Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 

Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 

Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 

E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. 

La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. 

Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.

(2 Tessalonicesi 2:1-12)

 

E Paolo sa che nella stessa chiesa ci sarà un momento di smarrimento, portato proprio da quegli uomini ipocriti (doppi) che fanno spazio a satana.

Sono quindi solenni avvertimenti quelli che Paolo qui pone davanti a Timoteo, non sono possibilità, eventi probabili; sono certezze, annunciate esplicitamente dallo Spirito Santo!

Satana cercherà di sovvertire le chiese in tutti i modi; dove Dio edifica un tempio, il diavolo costruisce una sinagoga o una cappella.

Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede…

La predizione di future apostasie è chiara ed esplicita; non si tratta solo di un timore o di un triste presentimento di Paolo ma di una dichiarazione esplicita dello Spirito Santo.

Per questo motivo, tutti gli apostoli, nelle loro lettere, mettono in guardia i fedeli contro i seduttori, e se notiamo gli avvertimento ci renderemo conto che l’azione di questi seduttori degli ultimi tempi sono tutti indirizzati verso la dottrina del ritorno di Cristo, verso la negazione di un giudizio, di una valutazione, di una vita futura con Cristo:

Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra…

(2 Tessalonicesi 2:1-2)

 

Ragazzi, è l'ultima ora.

Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora. 

Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.

(1 Giovanni 2:18)

Sappiate questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo i propri desideri peccaminosi e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione». Ma costoro dimenticano volontariamente che nel passato, per effetto della parola di Dio, esistettero dei cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua; e che, per queste stesse cause, il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì; mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.

(2 Pietro 3:3-7)

 

Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. 

Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo.

Ora voglio ricordare a voi che avete da tempo conosciuto tutto questo, che il Signore, dopo aver tratto in salvo il popolo dal paese d'Egitto, fece in seguito perire quelli che non credettero. 

Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. 

Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno.

Ciò nonostante, anche questi visionari contaminano la carne nello stesso modo, disprezzano l'autorità e parlano male delle dignità…

…Questi, invece, parlano in maniera oltraggiosa di quello che ignorano, e si corrompono in tutto ciò che sanno per istinto, come bestie prive di ragione. Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si sono gettati nei traviamenti di Balaam, e sono periti per la ribellione di Core.

Essi sono delle macchie nelle vostre agapi quando banchettano con voi senza ritegno, pascendo se stessi; nuvole senza acqua, portate qua e là dai venti; alberi d'autunno senza frutti, due volte morti, sradicati; onde furiose del mare, schiumanti la loro bruttura; stelle erranti, a cui è riservata l'oscurità delle tenebre in eterno.

Anche per costoro profetizzò Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui».

Sono dei mormoratori, degli scontenti; camminano secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce cose incredibilmente gonfie, e circondano d'ammirazione le persone per interesse.

Ma voi, carissimi, ricordatevi di ciò che gli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo hanno predetto, quando vi dicevano: «Negli ultimi tempi vi saranno schernitori che vivranno secondo le loro empie passioni». 

Essi sono quelli che provocano le divisioni, gente sensuale, che non ha lo Spirito.

(tratto da Giuda 3-18)

 

Apostatare dalla fede significa abbandonare la fede nella Verità cristiana già professata per volgersi ad insegnamenti contrari ad essa che giustificano una condotta immorale e contraria alla sana dottrina

E l’apostasia avviene dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, sviati dall'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza.

Gli spiriti seduttori sono spiriti che fanno sviare dalla Verità.

D’altronde non dobbiamo stupirci che se lo Spirito Santo agisce convincendo  il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio, gli spiriti seduttori, a loro volta, tendono a convincere chi li ascolta circa l’inesistenza o la discutibilità del peccato, l’inesistenza e l’inutilità della giustizia e l’inesistenza o la tolleranza verso il male del giudizio.

 

 Dobbiamo quindi prendere coscienza che esistono spiriti maligni (propriamente detti seduttori) che si manifestano sotto varie forme, che portano dottrine di demòni e che si usano di  uomini bugiardi (lett. ipocriti, doppi) che vengono marchiati nella propria coscienza (alla quale hanno rinunciato, facendo naufragio quanto alla fede – cfr 1 Timoteo 1:19 ed hanno ricevuto un marchio satanico), per sviare dalla fede (che loro stessi non hanno custodito  – cfr 1 Timoteo 1:19) coloro che si volgono dalla loro parte.

Per definire questo marchio nella coscienza, Paolo usa il verbo “causteriazein” (καυστηριαζω, lett. segnare con un ferro rovente gli schiavi).

Dobbiamo riconoscere che la coscienza è influenzabile da tante cose e se ci nutriamo di Saggezza essa rimarrà una buona coscienza; se ci lasceremo sviare dalla false dottrine la nostra coscienza si adeguerà presto.

Una volta marchiata con il ferro rovente, la coscienza perderà ogni sensibilità, si atrofizzerà, diventerà callosa; è proprio per questo che dobbiamo vegliare reciprocamente gli uni sugli altri affinchè nessuno faccia naufragio quanto alla fede.

 

E se ai tempi degli apostoli questi si infiltravano nelle chiese in modo subdolo, negli ultimi tempi Paolo ci rivela che saranno gli stessi uomini di chiesa che se li andranno a cercare per prurito di udire, ciascuno secondo le proprie voglie:

Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. 

(2 Timoteo 4:3-4)

 

Per questo dobbiamo prendere sul serio avvertimenti come questi:

Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo. 

Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell'anticristo.

Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.

Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. 

Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio; chi conosce Dio ascolta noi, chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.

(1 Giovanni 4:1-6)

 

Quindi non basta che un uomo (anche un fratello in fede) si dica “ispirato da Dio” perché si debba ricevere come verità quanto gli esce di bocca.

Ogni insegnamento contrario o diverso al Vangelo è una dottrina di demoni.

 

 …Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie.

Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.

 

L’azione di satana nella storia è sempre stata quella di far credere all’uomo:

- buone le cose che Dio aveva definito cattive o non sane per il bene dell’uomo

- cattive le cose che Dio aveva definito buone e sane per il bene dell’uomo

 

ha sempre cercato di:

- unire quello che Dio aveva stabilito come diviso

- dividere quello che Dio aveva stabilito di tenere unito

 

L’azione di satana è sempre stata opposta a quella di Dio e lo sarà sino alla fine, per questo troviamo un solenne avvertimento nella Legge:

Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!  (Isaia 5:20)

 

La religione pagana (e anche giudaica), nelle sue svariate forme ha sempre puntato molto sul “rendersi graditi a Dio” con un trattamento austero del corpo, spesso andando anche oltre a quelli che sono gli insegnamenti imposti dalla stessa professione di fede. Possiamo pensare al popolo di Israele che nel suo zelo si era imposto delle leggi (il Talmud) che prescriveva norme rituali molto rigide, fino all’assurdo.

 

Ricordiamo cosa insegnava chiaramente Gesù al popolo in tal senso:

Chiamata a sé la folla, disse loro: «Ascoltate e intendete: non quello che entra nella bocca contamina l'uomo; ma è quello che esce dalla bocca, che contamina l'uomo!»

Allora i suoi discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Sai che i farisei, quando hanno udito questo discorso, ne sono rimasti scandalizzati?» 

Egli rispose loro: «Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata. Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; ora se un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso».

Pietro allora gli disse: «Spiegaci la parabola». 

E Gesù disse: «Anche voi siete ancora incapaci di comprendere? 

Non capite che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è poi espulso nella latrina? Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. 

Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo».   (Matteo 15:10-20)

 

Per questo Paolo scrive così a Tito:

Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi, sia la loro mente sia la loro coscienza sono impure.  (Tito 1:15)

Ma l’uomo, assetato di una propria giustizia, anziché accettare quella offerta da Dio, ha sempre cercato di rendersi gradito a Lui con i suoi mezzi (disprezzando così la Grazia di Dio) e sono venuti fuori (e ne verranno ancora fuori) movimenti religiosi che puntano su comportamenti esteriori più o meno austeri ed apparentemente “più santi”, ma questa non è altro che lo spirito dell’anticristo che agisce!

 

In quest’ottica possiamo vedere come;

- l’ascetismo monacale, l'imposizione del celibato al clero (che non trova alcun riscontro nella Parola di Dio), sono parte di questa profezia;

- l'astinenza da certi cibi prescritta per dati giorni, sono altrettanti adempimenti della predizione apostolica.

Il falso spiritualismo tende sempre a porre il bene od il male nelle cose esterne, nelle pratiche esteriori (nascondendo dentro una parvenza di santità le proprie immondizie), ricordiamo come Gesù apostrofava i religiosi del Suo tempo:

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia. 

Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.  (Matteo 23:27-28)

 

E’ significativo che fra le tante caratteristiche dello spirito anticristiano, Paolo indica in particolare l'ascetismo in materia di matrimonio e di cibi.

L'ascetismo, oltre ad essere la negazione pratica della libertà cristiana, si allontana dalla verità sana del Vangelo.

Il Vangelo ci porta una nuova Vita interiore e l’ascetismo ci vuole riportare in una pratica esteriore con il solo fine di soddisfare la carne (cfr Colossesi 2:23).

Queste sono vere e proprie dottrine di demoni, di seduttori, operanti per mezzo dell'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza.

Noi sappiamo invece che il matrimonio ed il nutrimento sono cose che Dio ha stabilito per il bene dell’uomo e tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.

Tanto più per coloro che sono stati purificati dall’Opera di Gesù Cristo (quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità) ne possono usare (con quella moderazione utile al benessere dell’uomo santo) con rendimento di grazie.

In opposizione all'errore dei futuri e presenti falsi dottori (i quali vieteranno l'uso di certi cibi), Paolo dice che Dio li ha creati per l'uso dei Suoi fedeli, che ne sono grati e riconoscenti; ed i Suoi fedeli sono quelli che credono e hanno ben conosciuto La Verità (Gesù Cristo – cfr Giovanni 14:6) perché La seguono:

 

  le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.  (Giovanni 10:4)

 

  Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me…  (Giovanni 10:14)

 

E’ significativa la successione degli atti, prima si crede (si esercita la fede inziale) e poi si conosce (si conferma la fede), perché così piace a Dio.

La fede iniziale viene confermata ed alimentata dalla conoscenza ed una completa l’altra; non c’è conoscenza se non viene compiuto l’atto di fede iniziale e non si conserva la fede se non si alimenta con la conoscenza!

Ma tornando alle cose che Dio ha create per l'uomo, esse sono buone in sè e per l'uso al quale Egli le ha destinate; non spetta quindi all'uomo il dichiarare puro o impuro il matrimonio o questo o quel cibo.

Se, per fini speciali (educativi e igienici utili a quel tempo), Dio aveva, sotto l'antico Patto, limitata la libertà degli Israeliti con la Legge; nel Nuovo Patto, i fedeli godono della piena libertà dei figli di Dio (non più dei servi – cfr Galati 4:1 / 5:12).

Vogliamo ricordare cosa insegnò Dio stesso al reticente Pietro prima di incontrare Cornelio:

Il giorno seguente, mentre quelli erano in viaggio e si avvicinavano alla città, Pietro salì sulla terrazza, verso l'ora sesta, per pregare. Ebbe però fame e desiderava prender cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. Vide il cielo aperto, e scenderne un oggetto simile a una gran tovaglia, che, tenuta per i quattro angoli, veniva calata a terra. 

In essa c'era ogni sorta di quadrupedi, rettili della terra e uccelli del cielo. 

E una voce gli disse: «Àlzati, Pietro; ammazza e mangia». 

Ma Pietro rispose: «No assolutamente, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato». 

E la voce parlò una seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure».

(Atti 10:9-15)

Ed è esemplare la giustificazione che Pietro portò davanti ai fratelli circa l’adempimento di questa visione celeste:

  chi ero io da potermi opporre a Dio?  (Atti 11:17)

Una sola cosa rende “peccaminoso” l'uso di un cibo: prenderlo senza riconoscere che esso è un dono di Dio e senza renderGli grazie e il peccato in questo caso sta, non nei caratteri fisici del cibo, ma nelle disposizioni spirituali di chi ne usa.

Se prese con ringraziamento, tutte le cose create da Dio per l'uso dei Suoi figli e quindi buone in sè stesse, sono santificate cioè appartate per un uso sacro, sono consacrate, mediante la preghiera di ringraziamento che ne accompagna l'uso.

Ed i Suoi figli sono coloro che credono e hanno ben conosciuto la Verità e sono inseriti, come pietre viventi (cfr 1 Pietro 2:5) facenti parte della Chiesa, la colonna ed il sostegno della Verità!

 

 

 Gianni Marinuzzi