Le seduzioni della prostituta

 

  

Figlio mio, custodisci le mie parole, fa' tesoro dei miei precetti.

Osserva i miei precetti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi. Lègateli alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore.

Di' alla sapienza: «Tu sei mia sorella», e chiama l'intelligenza amica tua, affinché ti preservino dalla donna altrui, dall'estranea che usa parole seducenti.

 

Ero alla finestra della mia casa, dietro la mia persiana, e stavo guardando; vidi, tra gli sciocchi, scòrsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno, che passava per la strada, presso  l'angolo dov'essa abitava, e si dirigeva verso la casa di lei, al crepuscolo, sul declinare del giorno, quando la notte si faceva nera, oscura.

 

Ecco farglisi incontro una donna in abito da prostituta e astuta di cuore, turbolenta e proterva, che non teneva piede in casa: ora in strada, ora per le piazze e in agguato presso ogni angolo.

Essa lo prese, lo baciò e sfacciatamente gli disse: «Dovevo fare un sacrificio di riconoscenza; oggi ho sciolto i miei voti; perciò ti sono venuta incontro per cercarti, e ti ho trovato.

Ho abbellito il mio letto con morbidi tappeti; con coperte ricamate con filo d'Egitto; l'ho profumato di mirra, di aloè e di cinnamomo.

Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino, sollazziamoci in amorosi piaceri; poiché mio marito non è a casa; è andato in viaggio lontano; ha preso con sé un sacchetto di denaro, non tornerà a casa che al plenilunio».

Lei lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra.

 

Egli le andò dietro subito, come un bue va al macello, come uno stolto è condotto ai ceppi che lo castigheranno, come un uccello si affretta al laccio, senza sapere che è teso contro la sua vita, finché una freccia gli trapassi il fegato.

 

Or dunque, figlioli, ascoltatemi, state attenti alle parole della mia bocca.

Il tuo cuore non si lasci trascinare nelle vie di una tale donna; non ti sviare per i suoi sentieri; perché molti ne ha fatti cadere feriti a morte, e grande è il numero di quelli che ha uccisi.

La sua casa è la via del soggiorno dei morti, la strada che scende in grembo alla morte.

(Proverbi 7)

***

 

In tutta la Scrittura, in modo progressivo abbiamo la rivelazione di due donne:

- la Sposa dell’Agnello

- la Prostituta

In particolare nel libro dell’Apocalisse queste due donne giungono alla loro completa rivelazione, la prima seducente, potente, arrogante, dai “facili costumi” si rivelerà come la Grande Prostituta e sarà distrutta per sempre (cfr Apocalisse 17-18), l’altra, la Sposa dell’Agnello,  umile, casta e santa giungerà alle nozze (cfr Apocalisse 19:1-10).

 

In questo capitolo del libro dei Proverbi troviamo una accorata esortazione per i “figli”, a considerare il rischio di seguire la prostituta, mettendoli in guardia circa le sue arti seducenti alle quali non è sempre facile resistere, anzi…

Il brano, possiamo frazionarlo in cinque parti:

- LA PREVENZIONE

- LA POSIZIONE DEL SAGGIO E LA POSIZIONE DELLO STOLTO

- LE CONSIDERAZIONI SUL MODO DI SEDURRE DELLA PROSTITUT

- LA FINE DELLO STOLTO 

- LE CONSIDERAZIONI FINALI

 

***

 

LA PREVENZIONE

Figlio mio, custodisci le mie parole, fa' tesoro dei miei precetti.

Osserva i miei precetti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi.

Lègateli alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore.

Di' alla sapienza: «Tu sei mia sorella», e chiama l'intelligenza amica tua, affinché ti preservino dalla donna altrui, dall'estranea che usa parole seducenti.

L’esortazione comincia con un affettuoso “figlio mio”….

Questa esortazione non è rivolta a chi non è figlio, a chi non fa parte della “gente santa” di quel popolo che “Dio si è acquistato”, come dice Pietro:

Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia. (1 Pietro 2:9-10)

Se siamo fuori da questa “famiglia”, questa esortazione non è per noi, possiamo tranquillamente evitare di soffermarci oltre, la nostra condizione è purtroppo molto lontana da questo amorevole avvertimento e siamo esposti ad ogni sorta di seduzione senza alcuna protezione!

Ma se siamo “figli”, allora è bene che consideriamo questi avvertimenti e prendiamo molto sul serio quanto segue… …lasciamoci avvertire… …correggere!

 

La prevenzione da questa sottile seduzione si basa su aspetti ben definiti e chiari:

- custodisci le mie parole, fa tesoro dei miei precetti, osserva i miei precetti…

         Proprio nel libro dell’Apocalisse sia nel principio che nella fine troviamo

scritto:

Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!

(Apocalisse 1:1-3)

Beato chi custodisce le parole della profezia di questo libro.

(Apocalisse 22:7)

 

Questa esortazione ci avverte dell’estrema importanza del conoscere la Parola di Dio.

Il salmista scrive:

La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero. (Salmo 109:105)

         Salomone afferma:

Il precetto è infatti una lampada, l'insegnamento una luce, le correzioni e la disciplina sono la via della vita…          (Proverbi 6:23)

 

         E Pietro ci avverte:

Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori.        (2 Pietro 1:19)

 

Viviamo in un mondo di tenebre, forse non ce ne rendiamo sufficientemente conto ma… …è proprio buio! 

Chi non ha una Guida Luminosa è smarrito… …in balia degli eventi… …non sa dove va…

 

L’unico modo per poter discernere la strada è seguire la Luce del mondo:

Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio.

Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.

La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.
Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.

Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui.

Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.

La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.

Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. (Giovanni 1:1-10)

 

La nostra Luce, il nostro Sole è Gesù Cristo, tutto deve ruotare intorno a Lui, Egli è la fonte della nostra vita, è Colui che stabilisce i nostri giorni, i nostri tempi, Colui che ci scalda e senza il quale nulla potrebbe esistere….

 

Le Sue Parole sono quindi non solo estremamente preziose e salvifiche, sono anche utili per poter crescere e camminare sicuri verso la meta! 

Paolo infatti scrive:

Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. (1 Timoteo 3:16-17)

 

- custodisci i miei precetti con molta prudenza 

Il testo dice esattamente:

custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi.

 

La pupilla degli occhi, è protetta dalle palpebre… …che bell’esempio!

 

I precetti del Signore sono precetti preziosi, santi, puri, che non sopportano corpi estranei…   …sappiamo che fastidio può dare un pulviscolo di polvere nell’occhio… …è lo stesso “fastidio” che dovremo provare quando qualcosa di impuro tenta di contaminare i precetti santi di Dio! 

Il profeta Abacuc implorava Dio in questo modo:

Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male(Abacuc 1:13)

 

Ebbene il Signore vuole che proteggiamo da qualsiasi pensiero impuro (non santo), il Suo insegnamento in un modo estremamente prudente… …e di seguito ne vedremo un esempio pratico!

 

- legateli alle dita

Il “legare alle dita” i precetti del Signore, significa “renderli pratici in modo continuativo”, vivere i precetti del Signore non solo durante i momenti “religiosi”, ma in tutte le nostre azioni quotidiane.

Con le dita delle mani compiamo tutte le nostre azioni… …ebbene tutte le nostre azioni dovrebbero fare riferimento ai precetti del Signore!

Solo così faremmo una vera prevenzione contro le seduzioni della prostituta… …della falsa sposa… …che ci seduce con la sapienza e l’intelligenza ottenebrata di questo mondo, con i “consigli stolti di una mente perversa”, con le considerazioni dei “secondo me…” dei “che male c’è…”, e di tutte quelle impurità che dovrebbero irritare i nostri occhi!

 

 

- scrivili sulla tavola del cuore

Oltre a “legarli alle nostre dita”, ovvero guidare ogni nostra azione, i precetti del Signore devono essere scritti nella tavola del nostro cuore… …ovvero essere scolpiti in modo indelebile nella nostra mente, influenzare tutti i nostri pensieri!

         Dio disse così a Giosuè:

Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.

(Giosuè 1:8)

         Il salmista dichiara:

Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte.

Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà. (Salmo 1:1-3)

 

- familiarizza con la Sapienza e diventa amico dell’Intelligenza

         Salomone ci dice che:

Il timore del SIGNORE è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la saggezza e l'istruzione.  (Proverbi 1:7)

Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE, e conoscere il Santo è l'intelligenza.

(Proverbi 9:10)

Figlio mio, sta' attento alla mia saggezza, inclina l'orecchio alla mia intelligenza, affinché tu conservi l'accorgimento, e le tue labbra custodiscano la scienza.

Poiché le labbra dell'adultera stillano miele, la sua bocca è più morbida dell'olio; ma la fine a cui conduce è amara come l'assenzio, è affilata come una spada a doppio taglio.

I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi portano al soggiorno dei morti.

Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono sbagliate,  e non sa dove va.

Or dunque, figlioli, ascoltatemi, e non vi allontanate dalle parole della mia bocca.

Tieni lontana da lei la tua via e non ti avvicinare alla porta della sua casa, …          (Proverbi 5:1-8)

 

Il timore del Signore deve essere il nostro modo di vivere e Gesù Cristo il nostro compagno di viaggio! 

Non la paura del Signore ma il Timore, la Pietà, il riverente rispetto per Lui e per la Sua Parola, per i Suoi Insegnamenti, per i Suoi Precetti! 

Salomone dirà che questo è il tutto per l’uomo:

Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l'uomo.

                   (Ecclesiaste 12:15)

 

***

 

LA POSIZIONE DEL SAGGIO E LA POSIZIONE DELLO STOLTO

Ero alla finestra della mia casa, dietro la mia persiana, e stavo guardando; vidi, tra gli sciocchi, scòrsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno, che passava per la strada, presso  l'angolo dov'essa abitava, e si dirigeva verso la casa di lei, al crepuscolo, sul declinare del giorno, quando la notte si faceva nera, oscura.

 

In questo brano possiamo notare, prima i due diversi atteggiamenti, le due diverse posizioni scelte rispettivamente dal saggio e dallo stolto.

- Il saggio, timorato di Dio è dentro casa e guarda la scena della seduzione da dietro alla persiana.

Ecco cosa significa custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi.

Ecco cosa significa il timore di Dio!

La prudenza davanti all’impurità!

Impariamo a guardare il male da dentro casa e possibilmente con le giuste protezioni!!!

Paolo avvertiva ed esortava così Timoteo:

Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro. (1 Timoteo 5:22)

         Gesù stesso esortando i discepoli disse:

Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole! (Matteo 26:41)

 

         Impariamo a non sottovalutare il male…

….e a non essere superficiali!

 

- lo stolto, colui che non fa caso alla sapienza è per la strada, insieme agli sciocchi, presso la casa della prostituta, direzionato verso la sua casa, sul far della sera!

 

Come non assomiglia all’uomo beato del salmo 1:

Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. (Salmo 1:1-3)

 

***

 

LE CONSIDERAZIONI SUL MODO DI SEDURRE DELLA PROSTITUTA

Ecco farglisi incontro una donna in abito da prostituta e astuta di cuore, turbolenta e proterva, che non teneva piede in casa: ora in strada, ora per le piazze e in agguato presso ogni angolo.

Essa lo prese, lo baciò e sfacciatamente gli disse: «Dovevo fare un sacrificio di riconoscenza; oggi ho sciolto i miei voti; perciò ti sono venuta incontro per cercarti, e ti ho trovato.

Ho abbellito il mio letto con morbidi tappeti; con coperte ricamate con filo d'Egitto; l'ho profumato di mirra, di aloè e di cinnamomo.

Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino, sollazziamoci in amorosi piaceri; poiché mio marito non è a casa; è andato in viaggio lontano; ha preso con sé un sacchetto di denaro, non tornerà a casa che al plenilunio».

Lei lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra.

 

La prostituta è descritta in modo preciso:

- in abito da prostituta

- astuta di cuore

- turbolenta e proterva

- non teneva piede in casa

- sfacciata

- superficiale e non rispettosa dei patti,  traditrice senza rimorsi

- seduttrice con le lusinghe e le parole dolci

 

- in abito da prostituta

La prostituta si riconosce… dai suoi abiti ovvero dai suoi frutti.

Come la donna cristiana è lodata per le sue opere (per i suoi frutti), così

si riconosce la prostituta.

 

Paolo scriveva così:

Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d'oro o di perle o di vesti lussuose, ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà.  (1 Timoteo 2:9-10)

 

Anche Pietro esortava similmente:

Anche voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti perché, se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati, senza parola, dalla condotta delle loro mogli, quando avranno considerato la vostra condotta casta e rispettosa.

Il vostro ornamento non sia quello esteriore, che consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti, ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore.  (1 Pietro 3:1-4)

 

La prostituta è la falsa chiesa, quindi i suoi profeti sono i falsi profeti e Gesù così ci mette in guardia: 

«Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci.

Li riconoscerete dai loro frutti.

Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?

Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi.

Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni.

Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco.

Li riconoscerete dunque dai loro frutti. (Matteo 7:15-20)

  

- astuta di cuore 

La sposa si ispira alla purezza di Cristo… la prostituta si ispira a satana e noi sappiamo che satana è astutomolto astuto!

 

Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. (Genesi 3:1)

 

- turbolenta e proterva 

Turbolenta significa: pronta a suscitare disordini, tumulti, irrequieta e indisciplinata.    

         Proterva significa: ostinata, arrogante e superba.

 

Esaminando queste caratteristiche possiamo apprezzare quanto siano importanti e piene di benedizione le esortazioni del Nostro Signore:

Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.          (Matteo 5:9)

Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace. (Giacomo 3:18)

Notiamo che l’apostolo Paolo mette a confronto le opere della carne con il frutto dello Spirito:

Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge.    (Galati 5:19-23)

 

- non teneva piede in casa

La prostituta coglie ogni occasione per stare in strada, dove esercita la sua attività.

La sposa è chiamata a santificarsi, separarsi dal mondo, a trovare il suo rifugio nel Signore.

Davide, nei salmi, dichiarava tutta il suo desiderio di stare nella casa del Signore:

Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni.         (Salmo 23:6)

O SIGNORE, io amo trattenermi nella tua casa, nel luogo dove risiede la tua gloria.          (Salmo 26:8)

Una cosa ho chiesto al SIGNORE, e quella ricerco: abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del SIGNORE, e meditare nel suo tempio.     (Salmo 27:4)

         Che privilegio avere accesso alla dimora del nostro Signore…

… i figli di Core lodavano così:

 

Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove.

Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi.

Perché Dio, il SIGNORE, è sole e scudo; il SIGNORE concederà grazia e gloria.

Egli non rifiuterà di far del bene a quelli che camminano rettamente.
O SIGNORE degli eserciti, beato l'uomo che confida in te! 
(Salmo 84:10-12)

 

E’ questo il nostro desiderio?

E’ questa la nostra posizione?

 

- sfacciata

Essa lo prese, lo baciò e sfacciatamente gli disse…

Per essere una prostituta una donna deve essere sfacciata, è una caratteristica tipica che si sviluppa nel proporsi, nel presentarsi… …si perde ogni pudore, ogni timidezza.

 

Purtroppo anche l’esempio del popolo di Israele idolatra, nell’antico patto, veniva da Dio rimproverato per essere diventato in tutto e per tutto sfacciato come una prostituta della peggiore specie:

…ti sei pure prostituita agli Assiri; ti sei prostituita a loro; ma neppure allora sei stata sazia!

Hai moltiplicato le tue prostituzioni con il paese di Canaan fino in Caldea, ma neppure con questo sei stata sazia.

Com'è vile il tuo cuore", dice il Signore, DIO, "a ridurti a fare tutte queste cose, da sfacciata prostituta!

Quando ti costruivi il bordello a ogni capo di strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni pubblica piazza, tu non eri come una prostituta, poiché disprezzavi il salario, ma come una donna adultera, che riceve gli stranieri invece di suo marito…  (Ezechiele 16:28-32)

 

 

- superficiale e non rispettosa dei patti, traditrice senza rimorsi

Il nostro testo ci riporta che la prostituta diceva:

Dovevo fare un sacrificio di riconoscenza; oggi ho sciolto i miei voti…

Che superficialità che dimostra con queste parole… come sa mescolare con disprezzo cose sacre e cose profane

 

…questa è la religiosità stupida e vuota dalla quale dobbiamo guardarci, una religiosità fatta di apparenze senza cuore, pronte a cambiare pelle da un minuto all’altro senza un vero cambiamento di cuore:

 

Oggi il carnevale… domani la quaresima… l’ipocrisia di una pasqua senza senso… per ritornare a fare i propri comodi fino alla prossima festività religiosa!

 

E’ precisa la descrizione che Paolo fa degli uomini corrotti che Dio ha abbandonato alle loro passioni infami, a causa della loro idolatria:

E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti, essendo essi ricolmi d'ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, d'omicidio, di contesa, di frode, di malignità; delatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori, insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette. (Romani 1:28-32)

 

- seduttrice con le lusinghe e le parole dolci

Lei lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra.

         Nella parola di Dio le lusinghe adulatrici sono abominevoli.

E’ bello come il saggio Eliù inizia il suo discorso rivolto a Giobbe ed ai suoi amici più anziani di lui:

Lasciate che io parli senza riguardi personali, senza adulare nessuno; poiché adulare io non so; se lo facessi, il mio Creatore presto mi toglierebbe di mezzo.  (Giobbe 32:21-22)

         Anche Paolo mise subito in chiaro il suo parlare con i tessalonicesi:

Difatti, non abbiamo mai usato un parlare lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Dio ne è testimone. (1 Tessalonicesi 2:5)

 

Giuda ci mette in guardia verso i falsi profeti (degni profeti della falsa chiesa), che invece fanno di questo proprio una delle loro armi:

si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo….

questi visionari contaminano la carne nello stesso modo, disprezzano l'autorità e parlano male delle dignità….

parlano in maniera oltraggiosa di quello che ignorano, e si corrompono in tutto ciò che sanno per istinto, come bestie prive di ragione.

Sono dei mormoratori, degli scontenti; camminano secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce cose incredibilmente gonfie, e circondano d'ammirazione le persone per interesse (tratto da Giuda 4-16)

 

***

LA FINE DELLO STOLTO

Egli le andò dietro subito, come un bue va al macello, come uno stolto è condotto ai ceppi che lo castigheranno, come un uccello si affretta al laccio, senza sapere che è teso contro la sua vita, finché una freccia gli trapassi il fegato.

 

Lo stolto è maturo… cotto al punto giusto… pronto a seguire la prostituta nella sua trappola… e la sua fine è terribile!

 

Nella sua “apparente libertà”, lo stolto è descritto come condotto ai ceppi che lo castigheranno, come un uccello si affretta al laccio… 

L’amore fugace di un momento costerà molto caro allo sventurato……a quell’uomo che non ha preso sul serio il Signore,

i Suoi insegnamenti, i Suoi precetti,

che non ha custodito né fatto tesoro della Parola di Dio…

…che si è compiaciuto nei propri consigli

e che non ha avuto timore di Dio!

Sarà un momento terribile nel quale vedrà un Dio nemico in tutta la sua ira:

Poiché, quand'ho chiamato avete rifiutato d'ascoltare, quand'ho steso la mano nessuno vi ha badato, anzi avete respinto ogni mio consiglio e della mia correzione non ne avete voluto sapere, anch'io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando lo spavento vi piomberà addosso; quando lo spavento vi piomberà addosso come una tempesta, quando la sventura v'investirà come un uragano e vi cadranno addosso l'afflizione e l'angoscia.

Allora mi chiameranno, ma io non risponderò; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno.

Poiché hanno odiato la scienza, non hanno scelto il timore del SIGNORE, non hanno voluto sapere i miei consigli e hanno disprezzato ogni mia correzione, si pasceranno del frutto della loro condotta, e saranno saziati dei loro propri consigli.

Infatti il pervertimento degli insensati li uccide e la prosperità degli stolti li fa perire… (Proverbi 3:24-32)

 

***

LE CONSIDERAZIONI FINALI

Or dunque, figlioli, ascoltatemi, state attenti alle parole della mia bocca.

Il tuo cuore non si lasci trascinare nelle vie di una tale donna; non ti sviare per i suoi sentieri; perché molti ne ha fatti cadere feriti a morte, e grande è il numero di quelli che ha uccisi.

La sua casa è la via del soggiorno dei morti, la strada che scende in grembo alla morte.

L’esortazione finale è piena di amore compassionevole, non di quella passione carnale finalizzata alla possessione del corpo dello stolto per condurlo al suo triste destino…

…la fine della prostituta è decretata, il nostro Signore aspetta solo che i tempi siano maturi e sia giunto il tempo della mietitura e della vendemmia…

È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole.  Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua prostituzione furente, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con gli eccessi del suo lusso».

Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi; perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità.

(Apocalisse 18:2-5)

 

Rallègrati, o cielo, per la sua rovina! E voi, santi, apostoli e profeti, rallegratevi perché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia».

(Apocalisse 18:20

Dopo la condanna definitiva della falsa chiesa, dopo la eliminazione totale del male sotto ogni forma, sarà finalmente manifestata la gloria di Dio nella sua purezza e splendore e la Sposa prenderà ufficialmente i suoi onori a fianco dello Sposo amato:

Poi udii come la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: «Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha stabilito il suo regno.  

Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si è preparata.

Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi». (Apocalisse 19:6-8)

E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio.

Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate».

E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».

Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse: «Ogni cosa è compiuta. Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine.

A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita.

Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio.

Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda».

Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò, dicendo: «Vieni e ti mostrerò la sposa, la moglie dell'Agnello».

Egli mi trasportò in spirito su una grande e alta montagna, e mi mostrò la santa città, Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, con la gloria di Dio….

…Nella città non vidi alcun tempio, perché il Signore, Dio onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio.

La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada.

Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra vi porteranno la loro gloria.

Di giorno le sue porte non saranno mai chiuse (la notte non vi sarà più); e in lei si porterà la gloria e l'onore delle nazioni.

E nulla di impuro, né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello.

(tratto da Apocalisse 21)

 

Poi mi disse: «Non sigillare le parole della profezia di questo libro, perché il tempo è vicino.

Chi è ingiusto continui a praticare l'ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora».

«Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere.

Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine.

Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita e per entrare per le porte della città!

Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna. (Apocalisse 22:10-15)

 

Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù! (Apocalisse 22:20)

Gianni Marinuzzi