La Legge di Dio e la nuova creatura
essendo morti a quella che ci teneva soggetti,
per servire nel nuovo regime dello Spirito
e non in quello vecchio della lettera."
(Romani 7:6)
Gesù, davanti a chi per provarlo, gli chiedeva quale era
il gran comandamento, disse:
Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con
tutta la tua mente.
Questo
è il grande e il primo comandamento.
(Matteo 22:37-38)
Ma per l’uomo naturale che, come dice la Scrittura ha:
- un cuore di pietra, (cfr
Ezechiele 36:26)
- un anima prigioniera del peccato,
(cfr Salmo 142:7)
- una mente perversa, (cfr
Romani 1:28)
Come può essergli possibile amare Dio?
L’uomo naturale è in uno stato terribile,
Paolo lo dipinge mirabilmente nel primo capitolo della sua lettera ai
Romani:
L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli
uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; poiché quel che si può
conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti
le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono
chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle
opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché,
pur avendo conosciuto Dio, non
l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a
vani ragionamenti e il loro cuore
privo d'intelligenza si è ottenebrato.
Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e
hanno mutato la gloria del Dio
incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di
uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità,
secondo i desideri dei loro cuori, in modo da
disonorare fra di loro i loro
corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e
servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami:
infatti le loro donne hanno cambiato
l'uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli
uomini, lasciando il rapporto
naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni
per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro
stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.
Siccome non si sono curati di conoscere Dio,
Dio li ha abbandonati in balìa della
loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; ricolmi di
ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di
omicidio, di contesa, di frode, di malignità; calunniatori, maldicenti,
abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male,
ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati.
Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose
sono degni di morte, non soltanto le
fanno, ma anche approvano chi le commette.
(Romani 1:18-32)
L’uomo naturale
porta scritto sulla sua fronte il
disonore derivante dal fatto che
pur avendo conosciuto Dio, non l'ha glorificato come Dio, né l'ha
ringraziato;
ma si è dato a vani ragionamenti e
il suo cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato.
Come può un uomo in questo stato
amare il Signore Dio tuo con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e
con tutta la sua mente?
NO GLI E’ NATURALMENTE, BIOLOGICAMENTE IMPOSSIBILE!
Questa Grande disobbedienza invalida inoltre tutto il resto, comprese tutte
le eventuali “buone intenzioni”, ,la Legge è tutta articolata affinché
l’uomo possa specchiarsi in Essa e trovarsi mancante, scoprirsi:
·
morto,
con il cuore “infartuato” in modo irreversibile (un
cuore di pietra);
·
schiavo del peccato,
,incapace di non obbedire al
peccato;
·
una mente ottenebrata
incapace di pensare il bene (una
mente perversa).
Eppure Davide esclama:
La legge del SIGNORE è perfetta,
essa ristora l'anima; la
testimonianza del SIGNORE è veritiera, rende saggio il semplice.
(Salmo 19:7)
Quindi per meglio comprendere la funzione di questa
Legge perfetta e la sua
utilità ancora oggi, possiamo innanzi tutto definire a cosa la Legge
non serve.
Paolo spiega ai romani ed ai Galati come la funzione essenziale della Legge
non sia quello di giustificarci, ma piuttosto quella di
farci conoscere il peccato e condurci
a Cristo:
Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono
sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia
riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché
mediante le opere della legge
nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la
conoscenza del peccato.
(Romani 3:19-20)
…poiché
riteniamo che l'uomo è giustificato
mediante la fede senza le opere della legge.
(Romani 3:28)
La legge è dunque contraria alle promesse di Dio? No di certo;
perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì,
la giustizia sarebbe venuta dalla legge; ma la Scrittura ha rinchiuso ogni
cosa sotto peccato, affinché i beni promessi sulla base della fede in Gesù
Cristo fossero dati ai credenti.
Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi sotto la custodia
della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata.
Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi
fossimo giustificati per fede.
(Galati 3:21-24)
E su questa posizione dobbiamo assolutamente restare saldi
perché Paolo è lapidario su questo insegnamento:
Voi che volete essere giustificati dalla legge, siete separati da Cristo;
siete scaduti dalla grazia.
(Galati 5:4)
Rivelando inoltre come l’osservanza cieca e meramente letterale alle
prescrizioni della Legge porti soltanto ad uno stato di vana schiavitù,
portando vana soddisfazione alla
“carne”, il nostro corpo mortale soggetto alla corruzione, il
vero “destinatario” della Legge:
Se siete morti con Cristo
agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo,
vi lasciate imporre dei
precetti, quali: «Non toccare, non assaggiare, non maneggiare» (tutte
cose destinate a scomparire con l'uso), secondo i comandamenti e le
dottrine degli uomini?
Quelle cose
hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di
culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non
hanno alcun valore; servono solo a
soddisfare la carne.
(Colossesi 2:20-23)
Noi siamo invece chiamati a vivere (se riconosciamo in Cristo il
sacrificio espiatorio del nostro peccato e delle nostre colpe) in uno
stato di Grazia, la Legge
con la sua condanna non
grava più su di noi, nella sua formulazione “letterale”:
…ora siamo stati sciolti dai legami
della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, per servire nel
nuovo regime dello Spirito e non in quello vecchio della lettera.
(Romani 7:6)
Ma non dobbiamo trascurare però che
la Legge (nella sua
essenza spirituale e non puramente letterale) è comunque la
descrizione della Giustizia di Dio che Gesù evidenziò nel suo mirabile
discorso sulla montagna.
Per questo Paolo precisa che dobbiamo fuggire la tentazione di chiederci:
Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo!
(Romani 7:7)
La risposta di Paolo è eloquente:
Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono.
(Romani 7:12)
Il problema essenziale non è che la
Legge è sbagliata, siamo noi, nel nostro stato naturale corrotto e
soggetto alla corruzione, che siamo “fuori standard”.
Essa ci rivela la Giustizia di Dio
e la Sua Santità e contemporaneamente ci fa comprendere quanto siamo
lontani da Lui e dai Suoi principi, ancora possiamo notare come Paolo stesso
fa spesso riferimento allo spirito della
Legge, dichiarando che
fu scritta per noi:
Chi mai fa il soldato a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia
il frutto? O chi pascola un gregge e non si ciba del latte del gregge?
Dico forse queste cose da un punto di vista umano?
Non le dice anche la legge?
Difatti, nella legge di Mosè è scritto: «Non
mettere la museruola al bue che trebbia il grano».
Forse che Dio si dà pensiero dei buoi?
O non dice così proprio per noi?
Certo, per noi fu scritto così;
perché chi ara deve arare con speranza e chi trebbia il grano deve
trebbiarlo con la speranza di averne la sua parte.
(1 Corinzi 9:7-10)
Ancora Paolo, scrivendo a Timoteo parla di
un uso legittimo della Legge che
rende la Legge buona (utile):
Noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne fa un uso legittimo;
sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto ma per gl'iniqui e i
ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gl'irreligiosi, per
coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, per i fornicatori, per i
sodomiti, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi, per gli spergiuri e per
ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, secondo il vangelo della
gloria del beato Dio, che egli mi ha affidato.
(1 Timoteo 1:8-11)
L’Eterno
aveva dato la Legge al
popolo di Israele non per soffocarli in una inutile sofferenza, ma per
fare loro conoscere ciò che è giusto e così condurli a Cristo, ma non
trascuriamo comunque le benedizioni terrene che conteneva:
leggiamo cosa disse Mosè al popolo:
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandamenti che oggi ti do, affinché
siate felici tu e i tuoi figli dopo di te,
e affinché tu prolunghi per sempre i tuoi giorni nel paese che il SIGNORE,
il tuo Dio, ti dà.
(Deuteronomio 4:40)
…e L’Eterno a Giosuè:
Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo,
giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto;
poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.
(Giosuè 1:8)
E’ significativo anche leggere le ultime raccomandazioni di Davide a suo
figlio Salomone:
Osserva quello che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha comandato d'osservare,
camminando nelle sue vie e mettendo
in pratica le sue leggi, i suoi
comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, come sta scritto nella
legge di Mosè, perché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque tu ti
volga…
(1 Re 2:3)
Mirabile è la benedizione descritta da Davide e dagli altri salmisti:
Beato l'uomo
che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma
nella via dei peccatori; né si siede
in compagnia degli schernitori; ma
il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e
notte.
Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo
frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello
che fa, prospererà.
(Salmo 1:1-3)
La legge del SIGNORE è perfetta, essa ristora l'anima;
la testimonianza del SIGNORE è
veritiera, rende saggio il semplice.
I precetti del SIGNORE sono giusti, rallegrano il cuore; il comandamento del
SIGNORE è limpido, illumina gli occhi.
(Salmo 19:7-8)
Il SIGNORE conosce i pensieri dell'uomo, sa che sono vani.
Beato l'uomo che tu correggi, o SIGNORE, e istruisci con la tua legge per dargli sollievo nei giorni dell'avversità,
finché
la fossa sia scavata per l'empio.
(Salmo 94:11-13)
Ricordiamo cosa sta scritto nel Salmo 119, una vera e propria lode
alla Legge, la Testimonianza, la Parola di Dio conosciuta fino a quel
momento:
Beati quelli che
sono integri nelle loro vie, che
camminano secondo la legge del SIGNORE.
Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti,
che lo cercano con tutto il cuore e non commettono il male, ma camminano
nelle sue vie.
(Salmo 119:1-3)
Apri i miei occhi, e contemplerò
le meraviglie della tua legge.
(Salmo 119:18)
Per questo ritengo giusti tutti
i tuoi precetti e odio ogni sentiero di menzogna.
Le tue testimonianze sono meravigliose;
perciò l'anima mia le osserva.
(Salmo 119:127-129)
Leggendo questi passi, siamo proprio sicuri che questa Legge (sicuramente
non utile ai fini della giustificazione) sia da non vivere, non
alla lettera (come facevano gli uomini religiosi del tempo di Gesù e
come fanno gli uomini religiosi oggi), ma nello spirito dei suoi
insegnamenti (come facevano i profeti ed i “giusti” dell’antico Patto)?
Non ci viene il dubbio che la nostra vita terrena possa beneficiare dall’”uso
legittimo” della Legge?
Gesù fu chiaro circa la “bontà”
e la “eternità” dei
precetti della Legge:
Non pensate che io sia venuto per abolire la legge
o i profeti; io sono venuto non per
abolire ma per portare a compimento.
Poiché in verità vi dico:
finché non siano passati il cielo e
la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia
adempiuto.
(Matteo 5:17-18)
È più facile che passino cielo e terra, anziché cada un solo apice della
legge.
(Luca 16:17)
Un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che
abitavano là rendevano buona testimonianza.
(Atti 22:12)
Paolo ci dà anche una logica definizione circa l’essenza della Legge:
Sappiamo infatti che la legge è spirituale;
ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato.
(Romani 7:14)
E raccomanda a Timoteo la sua
utilità (citando le Scritture di cui Timoteo aveva conoscenza fin da
bambino):
Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la
certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che
fin da bambino hai avuto conoscenza
delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla
salvezza mediante la fede in Cristo Gesù.
Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a
correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e
ben preparato per ogni opera buona.
(2 Timoteo 3:14-17)
Teniamo conto della promessa contenuta nel proverbio:
Chi presta attenzione alla parola se ne troverà bene,
e beato colui che confida nel SIGNORE!
(Proverbi 16:20)
Ma come abbiamo visto, non è e non sarà la Legge a portarci la
giustificazione, essa è possibile solo ponendo fiducia (identificandosi)
nell’Opera di Gesù Cristo, questo è il più grande dono che Dio potesse farci
e la Grazia conseguente ci proietta in uno stato di beatitudine
inimmaginabile, Paolo e Pietro ce ne danno una descrizione:
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che
ci ha benedetti di ogni benedizione
spirituale nei luoghi celesti in Cristo.
In lui ci ha eletti prima della
creazione del mondo perché fossimo
santi e irreprensibili dinanzi a lui,
avendoci predestinati nel suo
amore a essere adottati per mezzo di
Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua
volontà, a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo
amato Figlio.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, il perdono
dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata
abbondantemente su di noi dandoci
ogni sorta di sapienza e d'intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della
sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro
di sé, per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel
raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che
sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra.
In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il
proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria
volontà, per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo
sperato in Cristo.
In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo
della vostra salvezza, e avendo creduto in lui,
avete ricevuto il sigillo dello
Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è pegno della nostra
eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a
lode della sua gloria.
(Efesini 1:1-14)
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua
grande misericordia ci ha fatti
rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo
dai morti, per una eredità
incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo
per voi, che dalla potenza di Dio
siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere
rivelata negli ultimi tempi.
(1 Pietro 1:3-5)
…ci
ha fatti rinascere,
questo è il miracolo!
Nulla poteva, può e potrà “cambiare” la nostra natura, solo
una
nuova nascita:
In verità, in verità ti dico che se
uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio
(Giovanni 3:3)
In verità, in verità ti dico che se
uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è
spirito.
Non ti meravigliare se ti ho detto:
Bisogna che nasciate di nuovo.
(Giovanni 3:5-7)
Paolo dichiara che:
Se
dunque uno è in Cristo, egli è una
nuova creatura; le cose vecchie
sono passate: ecco, sono diventate nuove.
(2 Corinzi 5:17)
Quindi se l’uomo naturale:
- aveva un cuore di pietra,
ora ha un cuore “di carne”
(vivo e palpitante):
Io vi farò uscire dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi, e vi
ricondurrò nel vostro paese; vi aspergerò d'acqua pura e sarete puri; io vi
purificherò di tutte le vostre impurità e di tutti i vostri idoli.
Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò
dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne.
Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo
le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni.
(Ezechiele 36:24-27)
- aveva un’anima prigioniera del
peccato, ora è stato
liberato dal peccato:
Ma sia ringraziato Dio perché
eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma
d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e,
liberati dal peccato, siete
diventati servi della giustizia.
(Romani 6:17-18)
Perché quando eravate schiavi del
peccato, eravate liberi riguardo alla giustizia.
Quale frutto dunque avevate allora?
Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte.
Ma ora, liberati dal peccato e fatti
servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita
eterna; perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la
vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
(Romani 6:20-23)
…la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù
mi ha liberato dalla legge del
peccato e della morte.
Infatti, ciò che era impossibile
alla legge, perché la carne la rendeva impotente,
Dio lo ha fatto; mandando il proprio
Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha
condannato il peccato nella carne,
affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi,
che camminiamo non secondo la
carne, ma secondo lo Spirito.
(Romani 8:2-4)
- aveva una mente perversa,
ora ha la mente di Cristo:
Ora noi abbiamo la mente di Cristo.
(1 Corinzi 2:16)
Una mente
che, nell’ubbidienza, si rinnova continuamente:
Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante
il rinnovamento della vostra mente,
affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la
buona, gradita e perfetta volontà.
(Romani 12:2)
…avete imparato per quanto concerne
la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si
corrompe seguendo le passioni ingannatrici;
a essere invece rinnovati nello
spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a
immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
(Efesini 4:22-24)
Fino a giungere alla perfezione nel giorno della
rivelazione di Gesù Cristo
(Apocalisse):
Perciò, dopo aver predisposto la
vostra mente all'azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella
grazia che vi sarà recata al momento
della rivelazione di Gesù Cristo.
Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato,
quando eravate nell'ignoranza;
ma come colui che vi ha chiamati è santo,
anche voi siate santi in tutta la
vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate
santi, perché io sono santo».
(1 Pietro 1:13-16)
Una nuova creatura con un cuore nuovo, libera da qualsiasi legame con il
peccato, con una mente rinnovata, una nuova creatura rinata spiritualmente
da Dio, conforme all’immagine del Figlio di Dio, fatti figli di Dio, eredi
delle Sue ricchezze,
adempie per sua stessa natura il gran comandamento:
Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con
tutta la tua mente.
(Matteo
22:37)
SI GLI E’ NATURALMENTE, BIOLOGICAMENTE POSSIBILE!
***
CONCLUSIONE
Escludendo quindi qualsiasi potere salvifico o giustificativo della Legge,
in quanto la Giustizia di Dio utile alla nostra salvezza è stata manifestata
indipendentemente da essa:
Ora però, indipendentemente dalla
legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno
testimonianza la legge e i profeti: vale a dire la giustizia di Dio
mediante la fede in Gesù Cristo, per
tutti coloro che credono.
(Romani 3:21-22)
Riconosciamo comunque la bontà e l’utilità della Legge perfetta di Dio e
concludiamo con le parole di Davide:
La legge del SIGNORE è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza del
SIGNORE è veritiera, rende saggio il semplice.
I precetti del SIGNORE sono giusti, rallegrano il cuore; il comandamento del
SIGNORE è limpido, illumina gli occhi.
Il timore del SIGNORE è puro, sussiste per sempre; i giudizi del SIGNORE
sono verità, tutti quanti sono giusti, sono più desiderabili dell'oro, anzi,
più di molto oro finissimo; sono più dolci del miele, anzi, di quello che
stilla dai favi.
Anche il tuo servo è da essi ammaestrato; v'è gran ricompensa a osservarli.
(Salmo 19:7-11)
Ma ancora di più riconosciamo
la Potente Opera di Dio, non solo la creazione presente, ma
soprattutto la Nuova Creazione,
e ringraziamolo e glorifichiamolo
come Dio, perché questa è
la Sua volontà e a questo siamo stati chiamati:
In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo
della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo
dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra
eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati
a lode della sua gloria.
(Efesini 1:13-14)
Siamo oggi chiamati a vivere (se riconosciamo in Cristo il sacrificio
espiatorio del nostro peccato e delle nostre colpe) in uno stato di
Grazia, la Legge (nella
sua formulazione “letterale)
con la sua condanna non
grava più su di noi, ma riconosciamo ancora oggi la Sua utilità nel
nuovo regime dello Spirito:
…ora siamo stati sciolti dai legami
della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, per servire nel
nuovo regime dello Spirito e non in quello vecchio della lettera.
(Romani 7:6)
Se la Legge richiedeva
di amare Dio,
-
l’uomo rigenerato in Cristo ama “naturalmente” Dio!
Se la Legge richiedeva
di amare il prossimo,
-
l’uomo rigenerato in Cristo ama “naturalmente” il prossimo dell’Amore di
Dio!
Se la Legge richiedeva
di osservare la Giustizia,
-
l’uomo rigenerato in Cristo ama “naturalmente” la Giustizia!