
Il fondamento dell'amore
	
	
	
	
	
	
	L'anziano alla signora eletta e ai suoi figli che io amo nella verità (e non 
	solo io ma anche tutti quelli che hanno conosciuto la verità) a motivo della 
	verità che dimora in noi e sarà con noi in eterno: grazia, misericordia e 
	pace saranno con noi da parte di Dio Padre e di Gesù Cristo, il Figlio del 
	Padre, nella verità e nell'amore. 
	
	
	
	Mi sono molto rallegrato di aver trovato fra i tuoi figli alcuni che 
	camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal 
	Padre. 
	
	
	
	E ora ti prego, signora, non come se ti scrivessi un comandamento nuovo, ma 
	quello che abbiamo avuto fin da principio: amiamoci gli uni gli altri! 
	
	
	
	In questo è l'amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti. 
	
	
	
	Questo è il comandamento in cui dovete camminare come avete imparato fin da 
	principio.
	
	
	
	Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono 
	pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e 
	l'anticristo.
Badate a voi stessi affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma riceviate piena ricompensa.
	
	
	
	Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. 
	
	
	
	Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. 
	
	
	
	Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e 
	non salutatelo. Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie.
	
	(2 Giovanni 1:1-11)
	
	
	***
	
	Giovanni scrive questa sua seconda lettera in qualità di
	
	anziano… non tanto come 
	anziano di chiesa locale ma di anziano quale autorità riconosciuta per la 
	sua esperienza e la destinataria di questa lettera si direbbe essere una 
	anonima 
	signora eletta e ai suoi figli 
	non meglio precisati… ma non è questo l’importante di questa lettera per 
	noi.
	
	Quello che riteniamo utile invece apprezzare e valutare di questo breve ma 
	intenso messaggio che Giovanni, nella sua qualità
	
	anziano vuole lasciarci è
	la fonte dal quale scaturisce 
	quell’amore che ha caratterizzato tutti gli scritti dell’apostolo 
	Giovanni stesso.
	
	Questo “amore cristiano” è 
	sempre stato (ed è tuttora) spesso confuso con atteggiamenti di 
	comprensione… tolleranza… tutte cose effettivamente buone e utili, se 
	all’interno di certi limiti e secondo Verità e nell’esclusivo interesse 
	della gloria di Dio (come vedremo di seguito), ma spesso è invece stato 
	oggetto di deviazioni spirituali in quanto “dosate e condite” con 
	parzialità… …”doppiopesismo”… a seconda di fattori squisitamente soggettivi 
	e dettati da simpatia… antipatia… empatia… nepotismo…
	
	Per questi motivi Paolo scrivendo a Timoteo, si raccomanda accoratamente in 
	tal senso:
	
	
	
	Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, perché anche gli altri 
	abbiano timore. 
	
	
	
	Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di 
	osservare queste cose senza pregiudizi, e di non fare nulla con parzialità. 
	
	
	(1 Timoteo 5:20-21)
	
	
	Abbiamo veramente bisogno di capire il senso di questo
	
	Amore, per poterlo vivere il 
	più possibile con onestà, sincerità e in modo che torni utile alla Chiesa e 
	non in modo vile rovinando ed ostacolando la sana crescita del Corpo di 
	Cristo. 
	
	
	Giovanni identifica qui la fonte… la motivazione… i limiti… dell’Amore!
	
	
	L’amore di Dio
	
	
	L’amore di Dio 
	è un amore che trova in Sé stesso la motivazione di esistere 
	ed è un amore universale:
	
	
	…Dio ha tanto amato il mondo, 
	che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché
	chiunque crede in lui non 
	perisca, ma abbia vita eterna.  
	
	(Giovanni 3:16)
	
	
	
	L’amore di Dio è un amore che si è manifestato senza una nostra specifica 
	adesione:
	
	
	
	In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato 
	noi, 
	e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri 
	peccati.  
	
	(1 Giovanni 4:10)
	
	
	Ma l’amore di Dio è basato sulla Verità e
	
	l’Amore e la Verità sono le due facce della stessa medaglia.
	
	
	
	Coloro che credono 
	in Gesù Cristo… 
	aprono le loro porte
	
	all’amore per la Verità; 
	è interessante come Paolo, nella descrizione del
	
	mistero dell’empietà, metta 
	in parallelo l’opera di Cristo con l’opera dell’anticristo e ciò che 
	ingannerà 
	quelli che periscono per
	
	non aver creduto alla Verità 
	e 
	non aver aperto il cuore all’Amore 
	per la Verità:
	
	
	Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo 
	trattiene, finché sia tolto di mezzo. E allora sarà manifestato
	l'empio, che il Signore 
	Gesù distruggerà con il soffio 
	della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.
	
	
	La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con 
	ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo 
	d'inganno e d'iniquità a danno di 
	quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della 
	verità per essere salvati. 
	
	
	Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 
	affinché tutti quelli che non hanno 
	creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità,
	siano giudicati. 
	
	(2 Tessalonicesi 2:7-12)
	
	
	Vediamo in questo passo come lo stesso Dio d’Amore, si riveli un Dio “poco 
	amorevole” secondo gli stereotipi del concetto di “amore 
	cristiano moderno”!
	
	Se Dio è un Dio d’Amore nella Verità… è altresì
	un Dio terribilmente adirato contro 
	ciò che Verità non è… ricordiamo ciò che Paolo scriveva ai romani:
	
	
	
	L'ira di Dio si rivela 
	dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che
	soffocano la verità con l'ingiustizia…
	
	  (Romani 1:18)
	
	
	Non pensi colui che “ama al di fuori 
	della Verità”… di incontrare un Dio
	pieno di compassione e di “amore”!
	
	
	L’arrivare 
	a conoscere la Verità, è la 
	più grande ambizione dell’uomo… è la sua vocazione… proprio perché
	
	gli uomini hanno soffocato la Verità 
	rivelata con l’empietà (il rifiuto di Dio)
	
	e con l’ingiustizia (la non 
	obbedienza a Lui), 
	sono stati abbandonati da Dio ai loro 
	pensieri iniqui con le 
	terribili conseguenze che mostrano in modo evidente nei loro atti 
	peccaminosi che 
	disonorano se stessi in ogni 
	cosa… grazie all’Opera di Gesù Cristo
	
	siamo stati riconciliati con Dio 
	e siamo ora nella condizione di poter
	
	conoscere la Verità, ringraziarLo e 
	glorificarLo come Dio.  
	
	(cfr Romani 1:18-25)
	
	
	***
	
	
	
	
	
	
	…io amo nella verità… 
	
	L’amore cristiano è 
	nella Verità… …on esiste un 
	amore cristiano al di fuori di Essa!
	
	
	
	Tutti quelli che hanno conosciuto la verità amano nella verità!
	
	
	
	
	…io amo a motivo della verità che dimora in noi… 
	
	L’amore cristiano esiste 
	a motivo della Verità che dimora in 
	noi… il cristiano trova nella
	
	Verità che dimora in sé, il motivo di 
	amare il prossimo ed in particolare i fratelli… …on esiste un amore 
	cristiano che trovi il motivo di amare al di fuori di Essa!
	
	
	
	
	… la verità sarà con noi in eterno…
	
	L’amore cristiano è perseverante in quanto
	
	la Verità sarà con lui in eterno 
	… …on esiste un amore cristiano perseverante che trovi il motivo di amare al 
	di fuori di Essa!
	
	
	
	Giovanni 
	da buon discepolo di Cristo (la 
	Via, 
	la Verità e la Vita – cfr 
	Giovanni 14:6), dichiara di 
	amare i fratelli
	
	nella Verità… non solo… 
	dichiara di amarli 
	a motivo della verità che dimora in 
	noi… … dichiara ancora che questo sarà l’unico modo di esprimere 
	l’amore di Dio in quanto 
	sarà con noi in eterno!
	
	
	Solo così, con questi presupposti, 
	nella verità e nell'amore…
	
	grazia, misericordia e pace saranno 
	con noi da parte di Dio Padre e di Gesù Cristo, il Figlio del Padre.
	
	Al di fuori di un Amore cristiano basato sulla Verità non si trova alcuna
	
	grazia, misericordia e pace da parte 
	di Dio Padre e di Gesù Cristo, il Figlio del Padre.
	
	Giovanni quindi dichiara di amare i fratelli non per i loro pregi umani… le 
	loro doti… la loro simpatia… l’empatia umana che li unisce… la loro 
	condizione sociale… 
	
	…dichiara di amarli 
	a motivo della verità che dimora in 
	noi e sarà con noi in eterno. 
	
	
	Il possesso della 
	Verità (che 
	dimora in noi) non è una cosa superficiale e passeggera;
	Essa penetra e santifica tutta la 
	persona: mente, cuore e volontà; 
	dimora nel credente
	
	e sarà con lui
	in eterno
	in modo sempre più completo… 
	perchè giungerà 
	a conoscere Dio stesso com'è stato 
	conosciuto, come ci insegna Paolo. 
	
	
	…ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma
	allora vedremo faccia a faccia; 
	ora conosco in parte; ma allora 
	conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto. 
	
	
	(1 Corinzi 13:12)
	
	
	Ripercorrendo il bellissimo discorso di Gesù riportato in Giovanni 14, 
	possiamo notare che Gesù:
	
	- inizia con 
	la rivelazione della Verità 
	(di sé stesso) – cfr Giovanni 14:2-14
	
	- prosegue con 
	la rivelazione dell’Amore – 
	cfr Giovanni 14:15-26
	
	- conclude con 
	la rivelazione della Pace – 
	cfr Giovanni 14:27
	
	
	Dobbiamo veramente considerare questo come
	la base dell’amore cristiano… 
	altrimenti saremo ben presto trascinati verso una
	
	empia “tolleranza per
	
	la menzogna…
	
	per l’ingiustizia”… quelle 
	stesse attitudini che scatenano 
	l’ira di Dio…
	
	
	
	
	Su questa base di Verità e Amore possiamo avere la Grazia 
	che perdona i peccatori.
	
	
	Su questa base di Verità e Amore possiamo avere la
	
	Misericordia
	che soccorre coloro che gridano a Dio.
	
	
	Su questa base di Verità e Amore possiamo avere la
	
	Pace con Dio.
	
	
	
	Verità e Amore
	
	
	sono l'ambiente in cui i credenti possono godere della
	
	Grazia, della
	
	Misericordia e della
	
	Pace che vengono loro
	dal Padre per mezzo del suo Figlio 
	Gesù Cristo. 
	
	
	Spesso gli oppositori a questo si trincerano dietro il passo che Paolo 
	scrive ai corinzi: 
	
	
	
	…la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica 
	
	(cfr 2 Corinzi 3:6) 
	
	
	…ma se siamo onesti e prendiamo il passo nel Suo contesto, ci rendiamo conto 
	che Paolo sta parlando della differenza tra
	il patto antico fatto per mezzo 
	di Mosè basato sulla Legge ed il
	patto nuovo di Gesù Cristo 
	basato sulla Grazia...
	
	
	…e sulla Verità… non sulla 
	tolleranza per il peccato, come infatti scrive Giovanni:
	
	
	E la Parola è diventata carne e 
	ha abitato per un tempo fra di noi, 
	piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, 
	gloria come di unigenito dal Padre.
	Giovanni gli ha reso testimonianza, esclamando: «Era di lui che io dicevo: 
	"Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. 
	
	
	Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia"». 
	
	
	
	Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono 
	venute per mezzo di Gesù Cristo.
	
	(Giovanni 1:14-17)
	
	
	Paolo scrive anche che Dio ha 
	usato tolleranza verso i peccati 
	commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza… (cfr Romani 
	3:25)… …ma ora, con la 
	manifestazione di Gesù Cristo e della Sua Grazia,
	non c’è più pazienza… …se non 
	quella che Dio, nella Sua Misericordia, concede nel tempo che ognuno ha a 
	disposizione per 
	ravvedersi, come dice 
	l’apostolo Pietro:
	
	
	
	Il Signore 
	non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma
	è paziente verso di voi, non volendo 
	che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.
	
	(2 Pietro 3:9)
	
	
	***
	
	CAMMINARE NELLA VERITA’… MOTIVO DI GIOIA
	
	
	
	
	Mi sono molto rallegrato di aver trovato fra i tuoi figli alcuni che 
	camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal 
	Padre.
	
	
	Giovanni è molto rallegrato
	
	
	
	di aver trovato alcuni che camminano nella verità, secondo il comandamento 
	che abbiamo ricevuto dal Padre. 
	
	Dei figli di questa signora 
	eletta solo alcuni
	
	
	
	camminano nella verità… 
	…e Giovanni si rallegra per questo!
	
	
	Giovanni condivide quella gioia celeste 
	che si prova quando anche solo uno 
	si ravvede:
	
	
	Vi dico che, allo stesso modo, ci 
	sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per 
	novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.(Luca 
	15:7)
	
	
	
	Dovremmo veramente gioire per il ravvedimento di un peccatore… è una Gioia… 
	un uomo salvato dal fuoco eterno…. un figlio acquistato a Dio… un fratello 
	in fede!
	
	
	Ma noi come credenti siamo chiamati 
	a camminare… non dobbiamo limitarci ad una fede teorica… inutile… 
	inoperosa… Giacomo è molto chiaro sotto questo aspetto:
	
	
	
	A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? 
	
	
	Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e 
	mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, 
	scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo,
	a che cosa serve?
	
	
	
	Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. 
	
	
	Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua 
	fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». 
	
	
	
	Tu credi 
	che c'è un solo Dio, e fai bene; 
	anche i demòni lo credono e tremano.
	
	
	
	Insensato! 
	Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? 
	
	
	Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì 
	suo figlio Isacco sull'altare? 
	
	
	Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede 
	fu resa completa; così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo 
	credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e
	fu chiamato amico di Dio.
	
	(Giacomo 2:14-23)
	
	
	
	Camminare nella verità
	
	
	non vuole dire soltanto procedere con
	sincerità, ma significa
	 regolare 
	la propria condotta e vivere secondo la
	Verità cristiana. 
	
	
	Una fede che vale è una fede che trasforma… che coinvolge tutto il nostro 
	essere… che ci mette davanti alla Verità e davanti alla Quale non possiamo 
	che ammettere la Sua perfezione e come dice Davide:
	
	
	Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà; nella tua grande misericordia 
	cancella i miei misfatti.
	
	
	Lavami da tutte le mie iniquità e purificami dal mio peccato; poiché
	riconosco le mie colpe, il mio 
	peccato è sempre davanti a me.
	
	
	Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò ch'è male agli occhi 
	tuoi. 
	
	
	Perciò sei giusto quando parli, e 
	irreprensibile quando giudichi. 
	
	(Salmo 51:1-4)
	
	
	Una fede che non ci coinvolge… 
	che ci lascia indifferenti nelle 
	nostre malsane abitudini (che sono la manifestazione della corruzione 
	dell’uomo naturale)… una fede anzi 
	che tollera… si compiace 
	delle debolezze umane… le giustifica…
	le approva (cfr Romani 1:25), è 
	una fede che non solo è inutile… è un inganno… è una fede vana… siamo ancora 
	sotto l’ira di Dio!
	
	
	***
	
	
	LA VERITA’ MOTORE ED ESSENZA DELL’AMORE
	
	
	
	E ora ti prego, signora, non come se ti scrivessi un comandamento nuovo, ma 
	quello che abbiamo avuto fin da principio: amiamoci gli uni gli altri! 
	
	
	
	In questo è l'amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti. 
	
	
	
	Questo è il comandamento in cui dovete camminare come avete imparato fin da 
	principio.
	
	
	
	Sulla base della Verità 
	(fondamento della vita cristiana), Giovanni passa quindi all’esortazione 
	circa il nuovo comandamento… impartito come nuovo da Gesù stesso:
	
	
	Io vi do un nuovo comandamento: che 
	vi amiate gli uni gli altri. 
	
	
	
	Come io vi ho amati, 
	anche voi amatevi gli uni gli altri.
	
	(Giovanni 13:34)
	
	
	
	
	…In questo è l'amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti… 
	
	Il 
	camminare secondo i comandamenti di 
	Gesù, (i comandamenti del Nuovo Patto… da non confondere con i 
	comandamenti della Legge che avevano una funzione essenzialmente pedagogica) 
	è la manifestazione pratica nella 
	vita quotidiana dell'amore di Dio e dell'amore del prossimo che sono il
	riassunto della legge divina e trova 
	in Essa le sue radici di Giustizia,
	realizzato nella Grazia… secondo la 
	Verità… per questo Giovanni dice che
	
	questo è il comandamento in cui 
	dovete camminare come avete imparato fin da principio.
	
	Giovanni, nella sua prima lettera scrive:
	
	
	
	Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi 
	comandamenti. 
	
	
	
	Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è 
	bugiardo e la verità non è in lui; 
	ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. 
	
	
	
	Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di rimanere in lui, deve 
	camminare com'egli camminò. 
	
	(1 Giovanni 2:3-6)
	
	
	Non si tratta qui di essere giustificati per l’osservanza dei comandamenti… 
	è una questione di vivere la fede… o meglio 
	vivere per fede, come dice 
	Paolo:
	
	
	Il giusto per fede vivrà 
	
	(Romani 1:17)
	
	
	
	
	…nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente,
	perché
	il giusto vivrà per fede. 
	
	
	(Galati 3:11)
	
	
	***
	
	PERCHE’ RIMANERE NELLA VERITA?
	
	E’ curioso notare che Giovanni contrappone in modo evidente e forte il 
	concetto di “amare nella Verità” con “l’azione dei seduttori… dei falsi 
	profeti”: 
	
	
	
	Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono 
	pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e 
	l'anticristo.
	
	
	
	
	…molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono 
	pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne… 
	
	
	
	Il camminare nella Verità e nell'Amore 
	è la migliore salvaguardia contro 
	le seduzioni dell'errore e 
	contro il pericolo dell'apostasia.
	
	Per questo Giovanni esorta a camminare in questo modo…
	
	molti seduttori sono usciti per il 
	mondo... 
	
	
	Il problema dei falsi dottori e 
	falsi profeti era una seria preoccupazione per gli apostoli.
	
	
	Ne parla diffusamente Paolo:
	
	- agli anziani di Efeso (cfr Atti 20:17-38);
	
	- ai galati (cfr Galati 1:6-9);
	
	- ai corinzi (cfr 2 Corinzi 11:1-4);
	
	- ai colossesi (cfr Colossesi 2:4-23);
	
	- ai tessalonicesi (cfr 2 Tessalonicesi 2:1-4);
	
	- a Timoteo (cfr 1 Timoteo 1:3-11; 1 Timoteo 6:3-10; 2 Timoteo 2:16-18);
	
	- a Tito (cfr Tito 1:10-16).
	
	
	Ne parla Pietro 
	(cfr 2 Pietro 2; 2 Pietro 3:3-7).
	
	
	Ne parla Giovanni 
	(cfr 1 Giovanni 1:18-19; 1 Giovanni 4:1-6, 20; 2 Giovanni 7-11).
	
	
	Ne parla Giuda 
	(cfr Giuda 3-19).
	
	
	Ne parliamo noi?
	
	O dobbiamo essere “rispettosi” della menzogna?
	
	
	
	
	
	
	…i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. 
	
	
	
	Quello è il seduttore e l'anticristo. 
	
	
	Lo scopo ultimo dell’allontanamento dalla Verità è il negare Gesù Cristo… 
	all’anticristo non interessa semplicemente far si che
	disonoriamo noi stessi nella nostra 
	vocazione… a lui interessa 
	solamente far si che nel nostro traviamento
	ci allontaniamo da Gesù Cristo!
	
	
	Giovanni è molto preoccupato di questo aspetto… 
	noi lo siamo altrettanto?
	
	
	Giovanni ci avverte che lo spirito dell’anticristo 
	non si trova solo fuori dalla 
	chiesa… ma si insinua proprio nella 
	chiesa… e la sua progressiva manifestazione ci fa comprendere che siamo 
	“all’ultima 
	ora”:
	
	
	Ragazzi, è l'ultima ora. 
	
	
	Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto
	già ora sono sorti molti anticristi. 
	Da ciò conosciamo che è l'ultima ora. 
	
	
	
	Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; 
	perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è 
	avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
	
	(1 Giovanni 2:18-19)
	
	
	
	
	Carissimi, non crediate a ogni spirito, 
	ma provate gli spiriti per sapere se 
	sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo. 
	
	
	Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce 
	pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; e ogni spirito 
	che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito 
	dell'anticristo. 
	
	
	
	Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.
	
	
	Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è 
	più grande di colui che è nel mondo. 
	
	
	
	Costoro sono del mondo; 
	perciò parlano come chi è del mondo 
	e il mondo li ascolta. 
	
	
	
	Noi siamo da Dio; 
	chi conosce Dio ascolta noi, chi non 
	è da Dio non ci ascolta. 
	
	
	
	Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.
	
	
	(1 Giovanni 4:1-6)
	
	
	Allora è fondamentale che prendiamo in seria considerazione l’esortazioni 
	ultime di Giovanni:
	
	
	***
	
	
	BADARE A SE STESSI NEL PERSEVERARE NELLA VERITA’
	
	
	
	Badate a voi stessi affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma 
	riceviate piena ricompensa. 
	
	
	
	Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. 
	
	
	
	Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. 
	
	
	Come 
	il camminare sinceramente
	
	nella verità avvicina
	
	alla Verità… così
	
	il camminare in modo “non 
	sincero” (non aprendo il cuore 
	all’amore per la Verità) porta ad una tolleranza verso il peccato e 
	avvicina in modo progressivo 
	alla menzogna… all’empietà…
	alla seduzione della mente…
	all’apostasia.
	
	
	Paolo insiste molto sulla necessità di avere
	una buona coscienza in chi vuole 
	evitare il 
	naufragio della propria fede:
	
	
	Ma lo Spirito dice esplicitamente 
	che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede,
	dando retta a spiriti seduttori e a 
	dottrine di demòni, sviati 
	dall'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria 
	coscienza. 
	
	
	Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha 
	creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino 
	con rendimento di grazie. 
	
	
	Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se 
	usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e 
	dalla preghiera.
	
	
	
	Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon servitore di Cristo 
	Gesù, nutrito con le parole della fede e della buona dottrina che hai 
	imparata… 
	
	
	
	…Ordina queste cose e insegnale. 
	
	
	Nessuno disprezzi la tua giovane età; ma
	sii di esempio ai credenti, nel 
	parlare, nel comportamento, nell'amore, nella fede, nella purezza.
	
	
	
	Àpplicati, 
	finché io venga, alla lettura, 
	all'esortazione, all'insegnamento. 
	
	
	
	Non trascurare il dono che è in te 
	e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all'imposizione delle 
	mani dal collegio degli anziani. 
	
	
	
	Òccupati di queste cose e dèdicati interamente ad esse perché il tuo 
	progresso sia manifesto a tutti. 
	
	
	
	Bada a te stesso e all'insegnamento; persevera in queste cose 
	perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.(tratto 
	da 1 Timoteo 4)
	
	
	
	
	Or sappi questo: negli ultimi giorni 
	verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del 
	denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, 
	irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, 
	senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del 
	piacere anziché di Dio, aventi 
	l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche
	da costoro allontànati! 
	
	
	Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e 
	circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni, le quali 
	cercano sempre d'imparare e non possono mai giungere alla conoscenza della 
	verità. 
	
	
	E come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono 
	alla verità: uomini dalla mente 
	corrotta, che non hanno dato buona prova quanto alla fede. 
	
	
	Ma non andranno più oltre, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, 
	come fu quella di quegli uomini.
	
	
	
	Tu invece hai seguito da vicino il mio insegnamento, la mia condotta, i miei 
	propositi, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia costanza, le 
	mie persecuzioni, le mie sofferenze, quello che mi accadde ad Antiochia, a 
	Iconio e a Listra. 
	
	
	
	Sai quali persecuzioni ho sopportate; 
	e il Signore mi ha liberato da tutte. 
	
	
	Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno 
	perseguitati. Ma gli uomini malvagi 
	e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo 
	ingannati.
	
	
	
	Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la 
	certezza, sapendo da chi le hai imparate, 
	e che fin da bambino hai avuto 
	conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che 
	conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. 
	
	
	Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a 
	correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e 
	ben preparato per ogni opera buona. 
	
	(2 Timoteo 3)
	
	
	
	
	Come possiamo notare dalla lettura di queste esortazioni, Paolo indica a 
	Timoteo delle efficaci azioni per 
	proteggersi da questo modo deviato di condursi:
	
	- 
	essere nutrito con le parole della 
	fede e della buona dottrina imparata;
	
	
	
	- essere di esempio ai credenti;
	
	
	
	- applicarsi
	alla lettura, all'esortazione, 
	all'insegnamento;
	
	
	
	- non trascurare il dono spirituale avuto per volontà dello Spirito Santo;
	
	
	
	- occuparsi delle cose spirituali e dedicarsi interamente ad esse;
	
	
	
	- badare a se stesso e all'insegnamento; 
	
	
	
	- perseverare nelle cose imparate e di cui si ha acquistato la certezza, 
	sapendo da chi le si ha imparate;
	
	
	
	  - conoscere bene le sacre 
	Scritture.
	
	
	Ben solidi su questo fondamento… …basato
	
	sulla Verità… …sulla
	Quale rimarremo saldi… …non 
	saremo vittima 
	dell’azione del seduttore, 
	che sotto le sue insidie ha un solo obiettivo: contrastare il più possibile 
	l’Opera di Gesù Cristo.
	
	
	
	
	…Badate a voi stessi affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, 
	ma riceviate piena ricompensa. 
	
	
	
	Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. 
	
	
	
	Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. 
	
	
	In un naufragio si perde tutto… 
	…a mala pena ci si salva… …per 
	non 
	fare naufragio nella fede 
	dobbiamo quindi 
	badare a noi stessi affinché non 
	perdiamo il frutto delle opere compiute, ma riceviamo piena ricompensa.
	
	E’ esemplare cosa scrive Paolo a Timoteo:
	
	
	Ti affido questo incarico, Timoteo, figlio mio, in armonia con le profezie 
	che sono state in precedenza fatte a tuo riguardo, perché tu combatta in 
	virtù di esse la buona battaglia, 
	conservando la fede e una buona coscienza; alla quale alcuni hanno 
	rinunciato, e così, hanno fatto naufragio quanto alla fede. 
	
	 (1 Timoteo 1:18-19)
	
	
	
	Perseverare nella Verità ci permette di avvicinarci a Dio con tutto il 
	frutto della nostra fede
	
	Per questo stesso motivo Paolo esortava così i corinzi:
	
	
	Perciò, fratelli miei carissimi, state 
	saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che 
	la vostra fatica non è vana nel Signore.(1 
	Corinzi 15:58)
	
	
	Ed in questo camminare nella 
	Verità, abbiamo dei limiti da rispettare:
	
	
	
	…Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. 
	
	
	ATTENZIONE!      
	NON HA DIO!!!
	
	Giovanni non sta dicendo… ”potrebbe non averlo”… è lapidario nella sua 
	definizione!
	
	Il rischio del 
	prurito di udire è un rischio 
	reale… ma ci allontana 
	dalla Verità… dalla dottrina di 
	Cristo… da Dio.
	
	E questo 
	prurito di udire collettivo e 
	contagioso nella chiesa è un altro segno che siamo
	
	all’ultima ora:
	
	
	Infatti verrà il tempo che non 
	sopporteranno più la sana dottrina, ma,
	per prurito di udire, si cercheranno 
	maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e
	distoglieranno le orecchie dalla 
	verità e si volgeranno alle favole.
	
	(1 Timoteo 4 :3-4)
	
	
	Chi, sedotto dal
	
	prurito di udire…
	
	dalle novità…
	da chi considera la dottrina di 
	Cristo come trasmessa dagli apostoli cosa “troppo elementare”… ormai
	superata ed oltrepassata…
	
	passa oltre.
	
	
	Spesso viene usata l’espressione “essere 
	avanti” come un fatto lodevole… 
	aver capito che certe cose sono “superate”… 
	(non si sta qui facendo una lode all’arretratezza)… ma “l’essere 
	avanti” in senso cristiano non è certo un fatto lodevole, visto cosa ci 
	profetizza lo Spirito Santo nella Scrittura!
	
	
	Abbandonare la dottrina di Cristo 
	per andare dietro alle nuove 
	conoscenze… alle cose nuove…
	mai udite prima… miraggio di una
	conoscenza superiore… magari 
	come 
	le profondità di satana di 
	cui si parla nel rimprovero fatto all’angelo della chiesa di Tiatiri (cfr 
	Apocalisse 2:24)…  porta proprio in 
	bocca all’anticristo!
	
	
	
	
	…Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. 
	
	Solo 
	chi rimane nella dottrina, ha il 
	Padre e il Figlio!
	
	
	***
	
	BADARE A CHI NON PERSEVERA NELLA VERITA’
	
	
	
	Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e 
	non salutatelo.  Chi lo saluta, 
	partecipa alle sue opere malvagie.
	
	
	Oltre al badare a se stessi… 
	siamo chiamati anche a guardarci da coloro che sono intorno a noi… in 
	modo reciproco… non si scherza su queste cose… è troppo importante!
	
	Uno dei modi di 
	badare a se stessi ed ai 
	fratelli dalle seduzioni dei falsi 
	dottori sospinti dallo 
	spirito dell’anticristo, sta
	
	nell'evitare ogni complicità con loro 
	e con le loro opere.
	
	L’avvertimento è chiaro: 
	
	
	Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e 
	non salutatelo.  Chi lo saluta, 
	partecipa alle sue opere malvagie.
	
	
	Il cristiano, 
	nel suo esercizio dell’ospitalità…
	dell’amore fraterno… nella
	reciproca “supportazione”… 
	(tutte cose estremamente buone ed utili) deve avere gli
	occhi aperti…
	  non deve per “troppa 
	condiscendenza” o per “stupida 
	bonarietà”, o per “pretesa 
	larghezza di idee”, coltivare 
	rapporti con i complici di satana ed i collaboratori dell’anticristo… …con i 
	sovvertitori della Verità.
	
	Il dare ospitalità 
	all’empio… accoglierlo in 
	casa come un fratello in fede… 
	il semplice saluto cristiano… significa
	
	partecipare alle sue opere malvagie.
	
	Questo non significa tagliare i ponti con tutti coloro che non sono 
	cristiani… 
	
	…Paolo è preciso in tal senso:
	
	
	Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; non del 
	tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o 
	con gl'idolatri; perché altrimenti 
	dovreste uscire dal mondo; ma quel che vi ho scritto è di
	non mischiarvi con chi, 
	chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un 
	oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure 
	mangiare.(1 
	Corinzi 5:9-11)
	
	
	
	Non si tratta di 
	“odiare le persone”,
	non si tratta di “rompere con loro 
	le relazioni umane”; ma si 
	tratta di “essere più amici” della 
	Verità che degli individui. 
	
	
	Ricordiamoci che Dio non ha tanto 
	amato il mondo da sovvertire la verità… da tollerare il peccato… dal 
	lasciarla soffocare con l’empietà e 
	l’ingiustizia degli uomini… lo ha tanto amato nella Verità!
	
	
	
	
	La fedeltà alla Verità costa… 
	in solitudine… in incomprensioni… ma ha un peso eterno…
	il Signore Gesù Cristo ha sofferto 
	per Amore della Verità affinchè
	
	la Verità ci rendesse liberi… 
	non cerchiamo 
	Libertà e Amore fuori dalla
	
	Verità…
	non ne troveremo mai, 
	rispondiamo come rispose Pietro alla “sana provocazione” di Gesù:
	
	
	Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo 
	parlare è duro; chi può ascoltarlo?» 
	
	
	
	Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più 
	con lui. 
	
	
	Perciò Gesù disse ai dodici: «Non 
	volete andarvene anche voi?» 
	
	
	
	Simon Pietro gli rispose: 
	«Signore, da chi andremmo noi? Tu 
	hai parole di vita eterna; e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu 
	sei il Santo di Dio».
	
	(tratto da Giovanni 6:60-69)