"Di' una parola ..."

 

  

Un centurione aveva un servo, molto stimato, che era infermo e stava per morire; avendo udito parlare di Gesù, gli mandò degli anziani dei Giudei per pregarlo che venisse a guarire il suo servo.

Essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano con insistenza, dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo; perché ama la nostra nazione ed è lui che ci ha costruito la sinagoga».

Gesù s'incamminò con loro; ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: «Signore, non darti quest'incomodo, perché io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; perciò non mi sono neppure ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito.

Perché anch'io sono uomo sottoposto all'autorità altrui, e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: "Vai", ed egli va; a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa».

Udito questo, Gesù restò meravigliato di lui; e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una così gran fede!»

(Luca 7:2-9)

 

Questo splendido passo del Vangelo di Luca è veramente sorprendente!

Gesù sta predicando in Israele, sta attraversando in lungo ed in largo la Terra Promessa nella quale vive (in stato di occupazione) il popolo di Israele… predica… compie segni miracolosi… sta manifestandosi come il Messia… il popolo di casa Sua non lo riconosce ed un centurione romano, un pagano… Lo meraviglia!

 

I farisei ammirano meravigliati gli atti esteriori del centurione:

- Perché ama il popolo di Israele anche se pagano ... "ama la nostra nazione"

- Perché onora il Dio del popolo di Israele anche se pagano "ci ha costruito la sinagoga"

 

Tutte cose che possono constatare esteriormente, Gesù invece, che guarda al cuore, si “meraviglia” di altre tre cose:

Perché, a differenza dei religiosi giudei, non si riteneva degno di nulla

- io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto;

- non mi sono neppure ritenuto degno di venire da te

Perché ha perfettamente compreso quale sia il corretto principio dell’autorità subordinata alla sottomissione e come “funzionava” l’autorità di Gesù

- anch'io sono uomo sottoposto all'autorità altrui, e ho sotto di me dei soldati;

Perché ha compreso la potenza della Parola di Dio

- di' una parola e il mio servo sarà guarito

 

Gesù, è scritto, restò meravigliato di lui!

Gesù resta meravigliato di un uomo che “non ha visto” probabilmente nulla… ha però sentito di Lui… crede nella Sua Parola in modo così genuino!

 

Gesù invece rimarrà sgomentato e profondamente rattristato quando piangerà su Gerusalemme:

Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! (Luca 13:34)

Ma torniamo al nostro centurione che meraviglia Gesù per la sua fede, quello che vogliamo notare è che ha compreso che la potenza di Gesù è nella Sua Parola, egli è convinto che a Gesù, nella Sua autorità spirituale così elevata, così legata ed ubbidente a Dio, abbia il potere di guarire il suo servo … con una sola parola!

Questo è esattamente quello che Dio ha voluto da sempre che l’uomo comprendesse, dai primi passi della Scrittura (La creazione), possiamo apprezzare che è la Parola che manifesta la Potenza di Dio.

Giovanni ne fa una descrizione eccezionale:

Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Essa era nel principio con Dio.

Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.

La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.

Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.

Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui.

Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.

La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.

Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.

È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.

E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.

Giovanni gli ha reso testimonianza, esclamando: «Era di lui che io dicevo: "Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia"».

Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.

Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere. (Giovanni 1:1-18)

 

Giovanni, in questo ultimo verso ci ribadisce che, al momento, nessuno ha mai visto… …Gesù Cristo ce l’ha rivelato… …dando se stesso… la Parola!

Per questo Paolo scrive (parlando della durezza di orecchie del popolo di Israele):

Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.

Ma io dico: forse non hanno udito? Anzi, la loro voce è andata per tutta la terra

e le loro parole fino agli estremi confini del mondo.

Allora dico: forse Israele non ha compreso? Mosè per primo dice:

 «Io vi renderò gelosi di una nazione che non è nazione; provocherò il vostro sdegno con una nazione senza intelligenza».

Isaia poi osa affermare: «Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano;

mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me». (Romani 10:17-20)

 

La fede genuina di questo centurione meraviglia Gesù… …e noi vogliamo farlo meravigliare?

Tanto più che, a differenza del centurione, che aveva davanti a sé un Gesù uomo, un Gesù versione “light”:

- noi abbiamo un Gesù che ha Vinto, che ha cancellato il documento a noi ostile,

i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce;

ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo,

trionfando su di loro per mezzo della croce. (Colossesi 2:14-15)

 

- noi abbiamo un Gesù che dopo la risurrezione ha detto: Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. (Matteo 28:18)

 

- noi abbiamo un Gesù che Dio ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome,

 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra,

e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. (Filippesi 2:9-11)

 

L’autore della lettera agli ebrei dice che:

Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti,

 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose,

mediante il quale ha pure creato i mondi.

Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza,

e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza,

dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi. (Ebrei 1:1-3)

 

Ma tornando al passo veramente illuminante di Giovanni 1, possiamo apprezzare come:

 

… in Lei era la vita …

 

La Vita, quella Vera, è solo nella Parola di Dio!

Gesù stesso disse:

Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto. (Giovanni 14:6-7)

 

Fuori di Cristo non c’è vita, solo in Lui abbiamo la Vita, per questo Gesù ha detto:

… Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. (Giovanni 10:10)

 

Per questo Paolo puntualizza:

Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli.

Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri.

Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù (Efesini 2:1-6)

Tutto questo Dio lo ha fatto per mezzo di Gesù Cristo… …la Sua Parola!

 

… in Lei era la luce  (la vita era la luce degli uomini)

 

La Luce (quella vera che illumina ogni uomo), la Verità, è solo nella Parola di Dio!

 

Gesù stesso disse:

Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto. (Giovanni 14:6-7)

 

Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. (Giovanni 8:12)

 

Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. (Giovanni 12:46)

 

L’apostolo Giovanni dirà ancora:

Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. (1 Giovanni 1:5)

 

E’ bellissima la “relazione” che l’apostolo Paolo fa ad Agrippa, relativamente alla sua chiamata nella via di Damasco ed in particolare alle parole che Dio gli diede:

Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a Damasco con l'autorità e l'incarico da parte dei capi dei sacerdoti, a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio.

Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo".

Io dissi: "Chi sei, Signore?" E il Signore rispose: "Io sono Gesù, che tu perseguiti. Ma àlzati e sta' in piedi perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati". (Atti 26:12-18)

 

Paolo ci insegna qui che fuori di Cristo non c’è luce, non c’è verità, ci sono solo tenebre, c’è il potere di satana, per questo scrive così ai fratelli di Colosse:

Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. (Colossesi 1:13)

                                  

Dovremmo ricordarcelo più spesso… …e dovremmo ricordarci più spesso quale è la nostra vocazione e posizione in Cristo:

Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro; perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.  

Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte.

Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza.   (1 Tessalonicesi 5:4-8)

 

Solo e solamente in Gesù Cristo, la Parola di Dio abbiamo la Luce, la Verità, per questo il sacerdote Zaccaria, quando ha visto Gesù in fasce, ha esclamato:

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie, per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio; per i quali l'Aurora dall'alto ci visiterà per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace». (Luca 1:76-79)

 

Il salmista diceva:

La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero. (Salmo 119:105)

 

Riconosciamo tutto questo?

Lo viviamo veramente?

O piuttosto cerchiamo verità al di fuori della Parola di Dio! Magari pensando che la Parola non sia “sufficiente”, non tenga conto della nostra “evoluzione della specie”… …ricordiamoci sempre che Dio ci ha creati, non solo…

…in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. (Colossesi 1:16-17)

 

Paolo qui ci rivela che non solo in Gesù Cristo, la Parola di Dio sono state create tutte le cose (compresi noi stessi), ma esse stesse sussistono in Lui (quindi la Parola è Luce nel percorso), ed in vista di Lui (La Luce è nel fine)!

Quante cadute più o meno rovinose eviteremmo se realizzassimo veramente in ogni istante quanto descritto nel libro del Proverbi:

Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento.

Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri. (Proverbi 3:5-6)

 

Riconoscilo in tutte le tue vie… ovvero trovalo! Che sia presente in tutte le tue vie!

 

Come sarebbe più luminosa la nostra Vita

se la Parola di Dio fosse veramente la nostra unica Luce!

 

Davide rilevava:

La legge del SIGNORE è perfetta, essa ristora l'anima;

 la testimonianza del SIGNORE è veritiera, rende saggio il semplice.

I precetti del SIGNORE sono giusti, rallegrano il cuore;

 il comandamento del SIGNORE è limpido, illumina gli occhi.

Il timore del SIGNORE è puro, sussiste per sempre; i giudizi del SIGNORE sono verità,

tutti quanti sono giusti, sono più desiderabili dell'oro, anzi, più di molto oro finissimo;

sono più dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi.

Anche il tuo servo è da essi ammaestrato; v'è gran ricompensa a osservarli.

(Salmo 19:7-11)

 

Il Salmista dava gloria a Dio dicendo:

Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,

 che non si ferma nella via dei peccatori;

né si siede in compagnia degli schernitori;

ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,

e su quella legge medita giorno e notte.

Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli,

il quale dà il suo frutto nella sua stagione,

e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà.

(Salmo 1:1-3)

 

Queste grandi benedizioni le realizzeremo pienamente, per Grazia di Dio, nella Gerusalemme celeste:

Li godremo della piena ed assoluta Luce e Vita di Dio:

La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada.

Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra vi porteranno la loro gloria.

Di giorno le sue porte non saranno mai chiuse (la notte non vi sarà più); e in lei si porterà la gloria e l'onore delle nazioni.

E nulla di impuro, né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello.

Poi mi mostrò il fiume dell'acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello.

In mezzo alla piazza della città e sulle due rive del fiume stava l'albero della vita. Esso dà dodici raccolti all'anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni.

Non ci sarà più nulla di maledetto.

Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello; i suoi servi lo serviranno, vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte.

Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole,

 perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli. (Apocalisse 21:23 – 22:1-5)

 

Ma già ora, su questa terra, nel nostro cammino abbiamo comunque un grande privilegio nella Parola di Dio:

 

Questo Figlio, Luce del Mondo, Portatore della Vita, Splendore della Sua gloria e Impronta della Sua essenza, che ha creato, sostiene e compirà tutte le cose con la Parola della Sua potenza, ha detto, pregando per gli apostoli:

Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo.

Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.

Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

Santificali nella verità: la tua parola è verità. (Giovanni 17:14-17) 

 

Gesù ha pregato anche per noi:

Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.

Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me.

Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato; e io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro».

(Giovanni 17:20-26)

 

Ed i discepoli, sospinti dallo Spirito Santo e senza “interpretarla”, ci hanno fatto conoscere la Sua Parola con la Scrittura, difatti Pietro ci scrive:

Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà.

Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: «Questi è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».

E noi l'abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo.

Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori.

Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo. (2 Pietro 1:16-21)

 

E Paolo ci “suggerisce” che:

Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. (2 Timoteo 3:16)

 

Quindi vediamo come:

La Parola che era con Dio ed era Dio, Onnipotente ed Efficace 

è stata manifestata in Gesù Cristo (impronta e splendore della Gloria di Dio),

che a sua volta l’ha trasmessa agli apostoli,  

i quali l’hanno fatta conoscere a noi, senza interpretarla…

 

…questa Parola, se ricevuta ci dà la Vita, ci libera dal potere di satana per trasportarci nel Regno di Dio, ci illumina nella Verità, ed è utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, a renderci completi perfetti di nulla mancanti (in una parola “salvarci/guarirci”)

 

Ma le domande che dobbiamo porci aggi è questa:

Crediamo veramente che sia così “utile”?

Che autorità, priorità, importanza, diamo alla Parola di Dio?

Possiamo, come il centurione, dire… …di una Parola e il mio servo sarà guarito?

La domanda non è retorica e così “scontata”, è una seria domanda che dobbiamo porci, perché l’apostolo Paolo scriveva così a Timoteo:

Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.

Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio. (2 Timoteo 4:1-5)

 

L’accorata esortazione di Paolo a Timoteo, ci fa comprendere che verrà il tempo in cui la Parola non sarà più sopportata… …ma da chi? Dal mondo? No il mondo non l’ha mai sopportata… …da coloro che dovrebbero sopportarla!

Proprio come accadde alla prima venuta di Gesù Cristo… …chi avrebbe dovuto riconoscerlo… …non lo riconobbe, per questo Egli disse:

Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra? (Luca 18:8)

Che domanda imbarazzante!

Se crediamo nella Sua Parola (una Parola, la Sua Parola) in modo così franco, semplice, genuino, ben si addicono le parole dell’apostolo Pietro:

Benché non l'abbiate visto, voi lo amate; credendo in lui, benché ora non lo vediate, voi esultate di gioia ineffabile e gloriosa, ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime. (1 Pietro 1:8-9)

 

Allora se veramente crediamo che la Parola di Dio è così vivificante, illuminante, santificante… …dovremmo veramente mettere tutta la nostra vita sotto la Sua Luce!

Allora potremo dire come Davide:

Io ho sempre posto il SIGNORE davanti agli occhi miei;

poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso.

Perciò il mio cuore si rallegra, l'anima mia esulta;

anche la mia carne dimorerà al sicuro;

poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte,

né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione.

Tu m'insegni la via della vita;

ci sono gioie a sazietà in tua presenza;

alla tua destra vi sono delizie in eterno.

            (Salmo 16:8-11)

Gianni Marinuzzi