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Agosto e settembre 2015  - Vedere sé stessi con gli occhi di Dio

 

«Sei tu che hai formato le mie reni,

che mi hai intessuto nel seno di mia madre.

Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.

Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene.

Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.

Meravigliose sono le tue opere,

e l'anima mia lo sa molto bene.

Le mie ossa non ti erano nascoste,

quando fui formato in segreto

e intessuto nelle profondità della terra.»

Salmo 139:13-24

 

Il salmista è meravigliato ed ammirato nel constatare di essere una meravigliosa creatura,

sia sul piano fisico … «le mie ossa …» (v. 15),

che sul piano psicologico … «le mie reni …» (v.13).

Quelle che la Bibbia chiama “le reni” non hanno nulla a che vedere con i reni, in quanto nel passato con questa espressione si voleva indicare la sede dei sentimenti e della coscienza, che invece noi associamo al cervello.

Il salmista comprende che è Dio il Creatore di tutto il suo corpo e della sua mente.

Una delle prime cose che lo Spirito Santo fa in noi, quando accettiamo il perdono e la grazia di Dio in Gesù Cristo, è quella di farci essere a nostro agio nella nostra pelle e di farci lodare il Signore per averci creati così come siamo.

Sovente nel periodo dell’adolescenza, siamo molto incerti sul nostro aspetto fisico, lo vorremmo diverso e non accettiamo alcune parti del nostro corpo che vorremmo diverse. Per molti oggi, in questa società dell’immagine, l’adolescenza si protrae per tutta la vita; molte persone passano buona parte del tempo a tentare di cambiare il corpo che hanno ricevuto alla nascita.

Il cristiano dovrebbe avere invece un comportamento molto diverso.

Ce lo dimostrano le parole del salmista; io non credo che fosse bello come un divo di Hollywood, ma sapeva guardare oltre il colore dei capelli e degli occhi, la lunghezza delle gambe ed il torace muscoloso.

Il salmista sapeva vedere sé stesso con gli occhi di Dio.

Probabilmente si ricordava di un versetto della Bibbia che dice:

«Ma il SIGNORE disse a Samuele:

- Non badare al suo aspetto né alla sua statura, perché io l'ho scartato;

 infatti il SIGNORE non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell'uomo:

 l'uomo guarda all'apparenza,

ma il SIGNORE guarda al cuore.- » (1 Samuele 16:7)

Il salmista non guardava all’apparenza, ma considerava l’importanza dell’essere intero agli occhi di Dio.

Aveva imparato a lodare il Signore per il dono meraviglioso della vita, per il corpo, per la mente, per i sentimenti …

In un periodo dell'anno in cui siamo concentrati molto sul nostro aspetto, perché desideriamo mostrare in spiaggia la nostra forma fisica, dovremmo invece imparare a guardare noi stessi con gli occhi di Dio.

Oggi, invece di essere scontento per la forma del tuo naso o per il colore dei tuoi capelli, perché non lodi il Signore, per il corpo che Lui ti ha donato e per la salute di cui godi ogni giorno?

Claudia Guiati