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"Quello che importa

è l'essere una nuova creatura."

Galati 6:15

 

Quello che importa …

Hai mai sentito l'espressione biblica "nascere di nuovo"?

E' stato Gesù Cristo ad utilizzarla per la prima volta nella storia, parlando con un dottore della legge, Nicodemo, che desiderava comprendere meglio il succo del messaggio di Cristo.

Gesù gli disse che doveva "nascere di nuovo"... e poi allarga il discorso a tutti gli uomini dicendo che tutti abbiamo bisogno di “nascere di nuovo”. Per coloro che sono cresciuti in certi ambienti cristiani il concetto di “nuova nascita” è ben evidente e indiscutibile; ma per altri può essere qualcosa di poco chiaro.

Gesù l’ha insegnato nei Vangeli, ma anche gli apostoli hanno ribadito la necessità di fare questo passo di fede fondamentale; vediamo che Paolo, nella sua lettera alla chiesa della Galazia, arriva a dire:

"Quello che importa è l'essere una nuova creatura."

Paolo evidenzia nel suo discorso la necessità assoluta di essere diversi da quello che si era prima. I cristiani della Galazia erano caduti nell’errore di pensare che alcune pratiche religiose (ad es. la circoncisione) fossero fondamentali per ottenere la salvezza. Paolo li deve sgridare anche un po’ aspramente, per non aver saputo considerare le cose più importanti:

"Infatti, in Cristo Gesù non ha valore né la circoncisione né l'incirconcisione;

quello che vale è la fede che opera per mezzo dell'amore."

 (Galati 5:6)

Se noti, Paolo ha utilizzato un termine fondamentale in Cristo Gesù”, sottolineando l’importanza di essere “in Lui”, cioè in un nuovo stato di cose, in una nuova realtà, in una nuova vita. Infatti aveva detto solo poche frasi prima:

"Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!

La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio

 il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me."

 (Galati 2:20)

Il vecchio Paolo (Saulo da Tarso) era stato inchiodato sulla croce con Cristo: poi era risuscitato ad una nuova vita, la vita del Cristo risorto. Ed ora viveva questa nuova vita nella fede in Gesù, una fede operante per mezzo dell’amore.

Questa è la nuova nascita, quello stato vitale che Paolo sottolinea essere un imperativo assoluto:

 "Quello che importa è l'essere una nuova creatura."

 

Carissimo/a,

per nascere di nuovo, non occorre essere “buoni”, anzi bisogna riconoscere di “non poter essere buoni, con i propri sforzi”.

Non occorre essere dei “bravi cristiani”, anzi bisogna riconoscere di non riuscire ad essere come Dio ci vuole, a causa del peccato che c’è in noi.

Per nascere di nuovo, bisogna vedere in Gesù Cristo l’unico che è in grado di farci essere “graditi a Dio”, perché Lui ha saputo essere perfetto in ogni cosa e non ha mai peccato: solo Lui poteva soddisfare l’esigenza di giustizia che il Padre aveva.

La giustizia di Cristo, che ha pagato per il nostro peccato con la Sua morte, è diventata la nostra giustizia.

"Nessuno si vanti di fronte a Dio. Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù,

che da Dio è stato fatto per noi sapienza, ossia giustizia, santificazione e redenzione"

(1 Corinzi 1:30)

Per nascere di nuovo, basta dire a Gesù:

“Io non potrò mai salvarmi da solo; solo Tu hai potuto ottenere da Dio per me il perdono e la salvezza; perciò io vengo a Te, così come sono, con tutti i miei peccati e ti chiedo di donarmi la Tua vita. Vengo ai piedi della Tua croce e ti riconosco come mio personale Salvatore. Voglio che tu diventi il Signore della mia vita.”

Se non hai mai fatto una preghiera simile a questa, non aspettare un attimo di più: da una preghiera come questa dipende il tuo futuro eterno!

Ricorda le parole di Gesù:

"In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio."

E poi ricorda le parole di Paolo:

 "Quello che importa è l'essere una nuova creatura."

 

Claudia Guiati