Pasqua di resurrezione - APRILE 2014

 

Cari concittadini,

tra pochi giorni, nel nostro paese, i cristiani ed anche coloro che non lo sono, festeggeranno la Pasqua di risurrezione. Come le altre feste religiose, per i non cristiani sarà un’altra occasione per sedersi intorno ad una tavola con i propri cari e per mangiare abbondantemente; senza dimenticare che il giorno dopo seguirà l’immancabile pic-nic di Pasquetta.

In occasione di tutti questi festeggiamenti, sarebbe opportuno riflettere sul vero significato della Pasqua di risurrezione di Gesù Cristo, perché questa è la vera ragione per cui questa festa fu istituita in passato.

Noi siamo forse troppo impegnati a … festeggiare qualcos’altro?

Il centro della festa è GESU’ CRISTO, che circa 2000 anni fa è venuto sulla Terra, nascendo dalla vergine Maria. Dopo aver vissuto 33 anni e dopo aver predicato il Vangelo della Salvezza divina, accettò volontariamente di portare a compimento la Sua opera, morendo sulla croce per saldare il debito dei peccati di tutta l’umanità passata, presente e futura.

In questa umanità siamo compresi tutti noi, io ed anche tu che leggi queste poche righe.

Il sacrificio volontario di Gesù Cristo sulla croce è per ognuno di  noi il passaggio obbligato per ottenere la salvezza eterna.

Se tu ed io non riconosciamo in modo personale ed individuale che Gesù Cristo è il Salvatore, se non riconosciamo di avere bisogno del Suo perdono e della Sua morte al posto nostro, saremo perduti irrimediabilmente per l’eternità.

Passati tre giorni dalla Sua morte, Gesù Cristo è risuscitato, cioè è tornato in vita: proprio questo è l’oggetto della festa di Pasqua ed è questa la prova della Vera Utilità del Suo sacrificio.

Se fosse rimasto morto la Sua opera di salvezza non avrebbe avuto alcun valore: invece Dio Padre l’ha risuscitato, perché anche noi vivessimo, cioè fossimo i destinatari della vita eterna.

Ci sono prove di questa risurrezione?

Sì, ci sono! Dopo essere risuscitato, fu visto per 40 giorni da molti testimoni, che sospinti dallo Spirito Santo ci hanno lasciato delle testimonianze certe nella Bibbia, la Parola di Dio. Al termine di questo periodo di 40 giorni, i Suoi discepoli Lo videro salire in cielo: da quel giorno, Gesù Cristo è alla presenza di Dio Padre.

Per questa ragione, i veri cristiani ricordano la risurrezione, con una festa che ricorre tra marzo ed aprile.

Tuttavia il nostro ricordo non è limitato ad una festività annuale: anche ogni giorno dell’anno, ed in particolare ogni domenica (il primo giorno della settimana cristiana), i cristiani celebrano quanto Gesù Cristo ha compiuto per loro, con il gesto solenne del pane spezzato e del vino condiviso, simboli del Suo corpo spezzato e del Suo sangue versato per noi.

Questi gesti ci sono stati insegnati e ordinati dal nostro Sommo Maestro Gesù! Durante la Cena domenicale noi ricordiamo la Sua morte e la Sua risurrezione.

Sappiamo anche che, secondo la Sua promessa, Gesù tornerà a prendere coloro che credono in Lui per portarli con sé, proprio come è stato per Lui.

 

Egli stesso infatti disse:

“Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo?

Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via”.  (Evangelo di Giovanni 14:2-4)

E gli angeli dichiararono ai discepoli che lo videro salire al Padre:

“Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo?

Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo.” (Atti degli apostoli 1:11)

 

La nostra speranza  è che anche tu possa realizzare in questa Pasqua, il Suo vero significato e che tu possa vivere quella comunione con Gesù Cristo, il Figlio di Dio, per mezzo dello Spirito Santo.

 Matteo Armillotta

Clicca