L'esame della vista

  

Due mesi fa ho fatto un esame della vista ed ho dovuto sostituire i miei occhiali, non me ne ero accorto ma la mia vista… … era peggiorata!

 Il problema è che la perdita dell’efficienza visiva è raramente avvertibile, subdola, ci se ne accorge solo quando il problema è ormai evidente.

 Il nostro Padre celeste si occupa di “curare” i nostri problemi di vista e ci invita in tal senso.

 Troviamo questo insegnamento anche nella Bibbia, la Parola di Dio:

Il Signore Dio, al messaggero della chiesa di Laodicea, che pensava tra sé di avere un ottima vista circa la sua condizione, consigliava:

"Tu dici: 'Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!'

Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.

Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti;

e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità;

e del collirio per ungerti gli occhi e vedere."

(Apocalisse 3:17-18)

 

Anche noi possiamo pensare di avere un’ottima vista … ma facciamo attenzione, non è importante vedere … occorre vedere bene, tanto più quando aumenta il buio intorno a noi!

 

L’apostolo Pietro esorta così i cristiani di tutte le epoche:

"La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù.

Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.

Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore.

Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo.

Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati.

Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai.

In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo."

(2 Pietro 1:3-11)

 

Come possiamo vedere, colui che vive nella Nuova Vita donata dal Creatore dei cieli e della terra per mezzo del Suo Figlio Gesù Cristo, ha ricevuto un prezioso bagaglio spirituale, ma se non esercita in modo serio, impegnato, la sua vita spirituale corre dei rischi, tra i quali è segnalato quello di essere cieco o miope.

 Essere cieco è una condizione che espone l’uomo ad un continuo rischio di inciampare, di subire rovinose cadute …, di non vedere bene da lontano e dimenticare così la propria vocazione.

 

Ricordiamoci periodicamente di fare un esame della vista, da un punto di vista spirituale,

e puntiamo dritto lo sguardo dove merita!

 "Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni,

deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge,

e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta,

fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta.

Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia,

 e si è seduto alla destra del trono di Dio.

Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori,

affinché non vi stanchiate perdendovi d'animo."

(Ebrei 12:1-3)

Gianni Marinuzzi

 

 

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