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“Alcuni gli fecero notare come il tempio

fosse adorno di belle pietre e di doni votivi, ed egli disse:

«Verranno giorni in cui di tutte queste cose che voi ammirate non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata».”

Luca 21:5-6

“Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio,

da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita

e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio;

perché verrà sopra tutti quelli che abitano su tutta la terra.

Vegliate dunque, pregando in ogni momento,

affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose

che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo.”

Luca 21:34-36

Intorpiditi

Siamo nel tempio di Gerusalemme, prima che Gesù Cristo sia messo a morte dai Giudei. Ogni giorno, prima della Pasqua si reca nel tempio per insegnare e lo fa fino a sera; poi si ritira sul monte degli Ulivi per pregare e riposare. La mattina dopo, molto presto, torna al tempio per insegnare alla folla che Lo sta aspettando.

Questi discorsi di Gesù sono una sorta di testamento prima della Sua morte.

Di cosa parla al Suo popolo? Della fine.

Delle persone Gli fanno notare la bellezza architettonica del tempio con le sue decorazioni; e Lui ribatte dicendo che presto tutta questa bellezza svanirà perché il tempio crollerà e non rimarrà nulla da ammirare.

È come se noi ci trovassimo a Roma, nella Cappella Sistina, in ammirazione dei suoi magnifici dipinti e arrivasse Gesù a dirci che presto questa meraviglia sarà distrutta e Roma sarà rasa al suolo. Vi immaginate la reazione degli ascoltatori?

Gli uomini sono condizionati da ciò che vedono, da ciò che attira la loro attenzione per la bellezza o la ricchezza.

Dio, il Creatore dell’universo, è totalmente immune da tale influenza perché è determinato a portare avanti il Suo piano per l’umanità. Egli è superiore alle cose … piccole cose … che attirano la nostra attenzione e la nostra meraviglia.

Gesù distoglie l’attenzione dei suoi contemporanei dalle cose materiali, portandoli a considerare che presto tutto scomparirà e che dovranno affrontare giorni terribili.

Ti consiglio di leggere tutto il discorso di Gesù, nel capitolo 21 del vangelo di Luca, perché così scoprirai le cose che Egli rivela riguardo al futuro.

Sono stata colpita da alcune frasi, due in particolare (i versetti 11 e 25) :

“… vi saranno grandi terremoti, e in vari luoghi pestilenze e carestie;

vi saranno fenomeni spaventosi e grandi segni dal cielo …”

“Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle;

sulla terra, angoscia delle nazioni, spaventate dal rimbombo del mare e delle onde;

gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello

che starà per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.”

Di fronte a tali manifestazioni straordinarie della natura, sconvolta fin dalle sue fondamenta, la cappella Sistina e le altre meraviglie architettoniche, perderanno totalmente la loro importanza, probabilmente spazzate via da terremoti o dalle onde del mare infuriato.

Gli uomini saranno preoccupati solo della loro incolumità e saranno terrorizzati per ciò che sta accadendo, inermi di fronte a tanta furia della natura.

 

E noi … cosa attira la nostra attenzione?

Siamo coscienti che tutto quello che ci sembra così importante in questo momento, può diventare insignificante in un solo istante?

Pensiamo ai 150 passeggeri del volo 4U9525 Barcellona - Dusseldorf che si è schiantato sulle Alpi francesi: quali erano i loro pensieri negli ultimi istanti della loro vita?

Noi viviamo intorpiditi dalle cose materiali e transitorie da cui siamo circondati e pensiamo che esse debbano attirare tutta la nostra attenzione e che dobbiamo vivere in funzione di esse.

Ma è il futuro eterno che deve preoccuparci, perché un giorno dovremo comparire davanti al Figlio dell’uomo, cioè Gesù Cristo risorto e glorificato.

 

Ma torniamo a Gesù nel tempio di Gerusalemme, pochi giorni prima della Pasqua, Gesù parla alla gente riguardo a ciò che accadrà nei tempi della fine ed esorta tutti a porre la propria attenzione sulle cose che il Padre celeste sta per fare e non su quelle che hanno fatto gli uomini, seppur meravigliose.

Le belle pietre del tempio avranno così poco valore quando la terra sarà sconvolta da cataclismi e gli uomini saranno terrorizzati per i segni che avverranno in cielo e dal rimbombo delle onde del mare infuriato.

In quei giorni sarà importante sapere di essere dalla parte giusta, di aver speso bene i propri giorni, cercando la presenza di Dio ed il Suo favore. Perché sarà ancor più terribile presentarsi davanti al Suo trono e comparire davanti al Figlio dell’Uomo (Gesù Cristo).

“Vegliate dunque, pregando in ogni momento,

affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose

che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo.”

Il Figlio dell’Uomo, nel momento in cui parlava a Gerusalemme, era un uomo semplice, vestito con un’umile tunica;  presto l’avrebbero circondato con le armi, l’avrebbero battuto ed umiliato e poi inchiodato su una croce.

Le Sue parole sarebbero velocemente dimenticate, quando la folla L’avrebbe visto carico della Sua croce, percorrere il sentiero verso il Golgota. Qualcuno si sarebbe detto che tutti i Suoi insegnamenti, predicati nel tempio, non avevano valore ed erano privi di attendibilità. Quell’Uomo che parlava con autorità, e prediceva un futuro terribile, ora veniva condotto a morte.

Sono passati moltissimi anni, più di 2.000, e i fatti predetti da Gesù Cristo non si sono compiuti. È vero, ci sono terremoti e pestilenze, ci sono state molte guerre, ma sicuramente questi sono i fatti incresciosi che accompagnano l’umanità nel corso dei secoli … fatti che sono sempre accaduti e che accadranno sempre. Quasi tutti pensano che non c’è di che preoccuparsi!

L’umanità non attende di comparire davanti al Figlio d’Uomo.

La profezia rimane lì, detta da Gesù Cristo, e mai compiuta:

“Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con potenza e gloria grande.” (Luca 21:27)

Il cuore degli uomini è “intorpidito” da “stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita”: infatti la gente non si preoccupa affatto di ciò che accadrà. Ci si preoccupa di divertirsi, delle vacanze, dei viaggi, della casa da comprare, dell’auto da cambiare, ecc…

Ma quel giorno verrà!

“… e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio;

perché verrà sopra tutti quelli che abitano su tutta la terra.”

Che il nostro cuore non sia “intorpidito”!

Perché se così fosse, il giorno del Signore, quello della Sua ira, il giorno in cui farà giustizia sulla terra, ci prenderebbe come un laccio: cioè come quel laccio che usavano i cacciatori per prendere le prede.

“L'anima nostra è scampata come un uccello dal laccio dei cacciatori:

il laccio è stato spezzato e noi siamo scampati.

Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE,

che ha fatto il cielo e la terra.” (Salmi 124:7-8)

Tu sei sicuro che la tua anima scamperà?

Non lasciar passare un altro minuto senza invocare il Signore e chiederGli il Suo perdono e la Sua grazia.

Ricorda:

“L'uomo infatti non conosce la sua ora; come i pesci che sono presi nella rete fatale e come gli uccelli che sono colti nel laccio, così i figli degli uomini sono presi nel laccio al tempo dell'avversità, quando essa piomba su di loro improvvisa.” (Ecclesiaste 9:12)

Il Signore ti benedica!

 

Claudia Guiati