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Ottobre 2016 - Direzione paradiso

 

"Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò:

«Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna

Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.

Tu sai i comandamenti: "Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare;

non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre"».

Ed egli rispose: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia gioventù».

Gesù, guardatolo, l'amò e gli disse:

«Una cosa ti manca! Va', vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo;

poi vieni e seguimi».

Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni."

Marco 10:17-22

 

Direzione Paradiso

“Cosa devo fare?” Questa è la domanda cruciale che il giovane ricco rivolse a Gesù: aveva la convinzione profonda che si dovesse fare qualcosa per meritare la vita eterna.

Questa è la convinzione generalmente acquisita dalla maggior parte della gente.

Se chiedi intorno a te, "Come  pensi di guadagnarti il paradiso?" avrai molteplici risposte.

Alcuni ti diranno che dopo la morte non c’è nulla, e dunque che non ha senso parlare di paradiso. Ma la maggior parte delle persone, che hanno avuto una qualche educazione cattolica, ti risponderanno che bisogna cercare di essere “buoni”.

La gente è convinta che la vita eterna si possa meritare con la propria "bontà". Ma questa idea è molto lontana dal pensiero di Dio, perché il Padre celeste sa benissimo che nessuno di noi è in grado di essere tanto "buono" da meritarsi alcunché da parte Sua, e soprattutto da soddisfare la Sua giustizia perfetta.

Credere che possiamo meritarci la vita eterna, significa abbassare Dio al nostro livello, obbligandoLo ad accontentarsi di quel poco che possiamo fare come esseri umani. Ma la giustizia e la santità di Dio sono troppo perfette per "accontentarsi"!!!

 Lui ha bisogno di qualcuno che sia in grado di compierle perfettamente!

Le nostre opere e i nostri sforzi umani sono ben lontani dall’essere sufficienti!

Per questa ragione il profeta Isaia disse:

"Tutti quanti siamo diventati come l'uomo impuro, tutta la nostra giustizia come un abito sporco." (Isaia 64:6)

La nostra giustizia agli occhi di Dio è come un abito sporco!

 

Carissimo/a,

per quanto ci sforziamo, non riusciremo mai a pagare il debito dei nostri peccati! Dio non può accontentarsi delle poche buone cose che riusciamo a fare, e non possiamo sperare che le buone cose siano superiori a quelle cattive.

Dio pretende la perfezione, perché è "santo" cioè totalmente separato dal male, dal peccato... che non possono comparire in Sua presenza!

La nostra gioia e speranza stanno nell’opera che Cristo ha compiuta al posto nostro: che liberazione!

Dio ha fatto tutto e noi non possiamo far altro che accettare il Suo dono:

"Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre

e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.

In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati." (Colossesi 1:13-14)

Se ancora non hai accettato il dono della salvezza in Cristo e il perdono dei tuoi peccati, fallo subito!

Non indugiare!

 

 Claudia Guiati