
	
	
	Il miracolo
	della Salvezza operato da Dio, 
	realizza quella comunione dell’uomo con Dio nella persona di Gesù Cristo; ed 
	implica necessariamente una identificazione nella morte e nella risurrezione 
	con Lui.
	
	Ed abbiamo visto, nelle puntate precedenti di questo studio biblico, come 
	queste realtà spirituali devono (per comandamento di Gesù) essere 
	testimoniate mediante dei segni esteriori, il primo dei quali è il 
	battesimo.
	
	Abbiamo poi considerato come il neonato spirituale ha bisogno di
	passare molto tempo con il Padre 
	per crescere e per questo ha fame e si nutre
	del puro latte spirituale che 
	trova nella lettura e nella meditazione della Parola di Dio e ricerca la 
	comunione con Lui nella preghiera personale.
	
	La nuova creatura (celeste), in 
	questa creazione (terrena), vive il disagio di
	un pellegrino, di una persona 
	ormai estranea ai pensieri ed ai valori del mondo presente, di
	un viaggiatore che sta passando 
	rapidamente lungo la strada e che è ormai proiettato verso la sua nuova 
	Patria (se veramente ha creduto al Vangelo ed alle promesse in Esso 
	contenute) ed è su questa terra come 
	ambasciatore di Cristo
	e del Regno di Dio (cfr 2 Corinzi 
	5:20).
	
	Questo suo essere “disagiato” ed “estraneo”, è sicuramente malvisto dai 
	“residenti”, da coloro che invece fondano le loro radici in questo mondo, 
	nei suoi valori, nei suoi principi e questo produce in loro una reazione 
	avversa che si materializza nella 
	persecuzione; ricordiamo cosa scriveva Paolo a Timoteo:
	
	
	…tutti 
	quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.
	
	E la persecuzione (a livello del 
	corpo, dell’anima e dello spirito) porta il figlio di Dio ad aspirare sempre 
	più alla patria celeste e crescendo nella
	conoscenza di Dio,
	la nuova creatura realizza, in 
	modo sempre più progressivo, i benefici della liberazione dalla schiavitù 
	del peccato e scopre in modo sempre più completo il valore della Vittoria di 
	Gesù Cristo.
	
	Gesù infatti disse chiaramente:
	
	
	 Nel 
	mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo
	
	
	Ed è meraviglioso vedere come lo Spirito Santo, per mezzo di Giovanni, ha
	rivelato (ha tolto il sipario) 
	per fare vedere ai servi di Dio, 
	lo “spettacolo della vittoria di Cristo”, che si trova nel libro 
	dell’Apocalisse che ci apre gli occhi:
	
	- sulla Vittoria di Cristo in merito al presente (Cristo glorificato in 
	mezzo alle sette chiese) 
	
	 - sulla Vittoria di Cristo in 
	merito alle cose che devono avvenire presto (Cristo glorificato nel mondo e 
	nella nuova creazione) 
	
	…perché Gesù Cristo ha vinto:
	
	…anzi ha trionfato:
	
	
	Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra 
	carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri 
	peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci 
	condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato 
	i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su 
	di loro per mezzo della croce.
	
	
	Giovanni lo vede nella Sua Gloria, venire a instaurare il Regno:
	
	
	Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. 
	
	
	Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e 
	combatte con giustizia. 
	
	
	I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi 
	e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. 
	
	
	Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. 
	
	
	Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano 
	vestiti di lino fino bianco e puro. 
	
	
	Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le 
	governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente 
	del Dio onnipotente. 
	
	
	E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE 
	DEI SIGNORI.
	
	
	 …e con Lui
	ha vinto anche la Chiesa:
	
	
	…su 
	questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno 
	vincere.
	
	
	
	 -
	sul documento che ci condannava
	
	- sui principati e le potestà (il 
	mondo spirituale nemico) che tenevano schiava la nostra carne conquistata da 
	satana in Eden
	
	
	Gesù è quindi venuto sulla terra per vincere ogni resistenza a Dio, per 
	liberarci dalla vita di peccato e per darci una vita affrancata (libera) e 
	pienamente soddisfacente, facendosi 
	partecipi della Sua Vittoria, per 
	poter vivere con piena soddisfazione nell’Opera del Signore:
	
	           
	
	
	Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma 
	ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù 
	Cristo.
	
	
	Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre 
	abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana 
	nel Signore.
	
	
	Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria 
	che ha vinto il mondo: la nostra fede. 
	
	
	Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di 
	Dio?
	
	Noi sappiamo che il nostro essere (ad immagine di Dio) è composto da tre 
	“parti”, il corpo, l’anima e lo 
	spirito… e che deve essere 
	mantenuto irreprensibile fino alla venuta di Cristo:
	
	
	
	…l'intero 
	essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile 
	per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
	
	(1 Tessalonicesi 5:23)
	
	Questa “disciplina” dobbiamo esercitarla in quanto i nostri
	nemici faranno di tutto per 
	minare questa nostra 
	irreprensibilità!
	
	
	Vogliamo quindi considerare questi nostri
	nemici (che comunque sono 
	sconfitti per la Vittoria di Cristo):
	
	
	1) LA NOSTRA CARNE 
	(che perseguita principalmente il nostro
	corpo)
	
	Paolo ci insegna come la nostra carne (la nostra natura malvagia, 
	il corpo del peccato che è soggetto alla corruzione) è
	un nemico… che Gesù Cristo ha 
	sconfitto:
	
	
	Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui 
	affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al 
	peccato; infatti colui che è morto è libero dal peccato.
	
	(Romani 6:6-7)
	
	In questo brano vediamo come la nostra vecchia natura (la 
	carne, il corpo del peccato)
	è stata spiritualmente
	crocifissa con Cristo.
	
	Purtroppo, dal punto di vista terreno rimane attaccata al corpo e la 
	liberazione (già reale nel mondo spirituale) diventerà manifesta e visibile 
	quando lasceremo questo corpo.
	
	Per questo il credente, per mezzo della nuova nascita, ha ricevuto
	una nuova creatura (chiamata
	uomo nuovo) e fa parte di
	una nuova creazione spirituale.
	
	Allo stato attuale il credente “in vita”, vive con due nature opposte fra 
	loro:
	
	- una profondamente malvagia che non cambierà mai (e non dobbiamo illuderci 
	che cambi) che si oppone costantemente al fare la volontà di Dio;
	
	- una squisitamente benigna che è santa e divina, eterna e perfetta, a 
	somiglianza di Gesù Cristo, che desidera fare la Volontà di Dio.
	
	
	Ed in questa situazione l’uomo di Dio soffre:
	
	
	Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; 
	non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo 
	dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo. 
	
	
	Poiché siamo stati salvati in speranza.
	
	(Romani 8:22-24)
	
	
	Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene 
	disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, 
	eterna, nei cieli.
	
	
	Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti 
	della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi. 
	
	
	Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo 
	non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è 
	mortale sia assorbito dalla vita.
	
	(2 Corinzi 5:1-4)
	
	
	Queste due nature (che allo stato attuale coesistono) hanno aspirazioni e 
	pensieri opposti fra loro:
	
	
	Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; 
	invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. 
	
	
	Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e 
	pace; infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è 
	sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; e quelli che sono nella 
	carne non possono piacere a Dio.
	
	(Romani 8:5-8)
	
	
	Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri 
	contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete 
	fare quello che vorreste.
	
	
	E se è vero che Gesù Cristo ha portato la
	Pace con Dio:
	
	
	Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch'egli 
	gradisce!
	
	
	Vi lascio pace; vi do la mia pace. 
	
	
	Io non vi do come il mondo dà. 
	
	
	Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.
	
	
	… è altresì vero che ha portato la spada con
	la carne:
	
	
	Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a 
	metter pace, ma spada.
	
	(Matteo 10:34)
	
	
	…Egli 
	è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di 
	contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i 
	pensieri di molti cuori siano svelati
	
	(Luca 2:34-35)
	
	Per questo motivo Paolo ci dichiara che nella
	nostra carne non abita alcun bene 
	ed è quindi impossibile (con essa) compiere
	alcun bene:
	
	
	Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché 
	in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. 
	
	
	Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il 
	peccato che abita in me.
	
	(Romani 7:18-20)
	
	Ma questa nostra carne, questo corpo 
	di peccato è stato crocifissa con Cristo e l’essere consapevoli di 
	questa VERITA’ ci permette di realizzare la libertà di servire Dio nella 
	nostra nuova natura spirituale interiore:
	
	
	Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue 
	concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti 
	d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e 
	le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non 
	avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la 
	grazia.
	
	
	Che faremo dunque? 
	
	
	Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? 
	
	
	No di certo!
	
	
	Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, 
	siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte 
	o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia? 
	
	
	Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito 
	di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati 
	dal peccato, siete diventati servi della giustizia.
	
	(Romani 6:12-18)
	
	
	Ed è questo condursi per lo Spirito 
	che caratterizza in modo evidente un 
	figlio di Dio:
	
	
	           
	…infatti 
	tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.
	
	(Romani 8:14)
	
	Se non riusciamo a vivere questa vita sotto la guida dello Spirito è 
	solamente perché non camminiamo 
	secondo lo Spirito, non ci sono scusanti, Paolo lo dichiara chiaramente:
	
	
	Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri 
	della carne.
	
	(Galati 5:16)
	
	
	2) IL MONDO (che 
	perseguita principalmente la nostra 
	anima)
	
	Il mondo ha un suo pensiero e i suoi attacchi sono sostanzialmente di natura 
	emotiva e culturale (influenza il pensiero, i sentimenti, i valori, 
	“accomoda” la giustizia, l’etica) 
	
	
	Gesù identifica il mondo come:
	
	- tutto ciò che concerne la prima creazione (con le sue leggi, i suoi 
	valori, la sua etica…):
	
	
	Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non 
	l'ha conosciuto.
	
	Questo mondo, contaminato dal 
	virus del peccato è sotto il potere di satana… è stato da lui conquistato 
	con il tradimento dell’uomo, e come tale
	deve essere distrutto:
	
	
	ll giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno 
	stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che 
	sono in essa saranno bruciate.
	
	
	Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere 
	voi…
	
	
	- le potenze celesti:
	
	
	…il 
	nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i 
	principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di 
	tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi 
	celesti.
	
	(Efesini 6:12)
	
	
	- chiunque non può ricevere lo Spirito Santo in quanto oppositore di Gesù 
	Cristo:
	
	
	Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed 
	Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo 
	Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non 
	lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.
	
	(Giovanni 14:15-17)
	
	Davanti a tutto questo, il Signore ci esorta e ci avverte (riguardo
	al mondo che non è da Dio e
	 presto sarà distrutto):
	
	
	Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. 
	
	
	Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui. 
	
	
	Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la 
	concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma 
	dal mondo. 
	
	
	E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio 
	rimane in eterno.
	
	
	Perché (anche se, a volta, non sembra):
	
	- il mondo è un nostro nemico perché ci vede a lui estranei:
	
	
	Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del 
	mondo, come io non sono del mondo. 
	
	
	Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 
	
	
	Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 
	
	
	Santificali nella verità: la tua parola è verità. 
	
	
	Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo. 
	
	
	Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella 
	verità.
	
	(Giovanni 17:14-19)
	
	
	- il mondo ci odia:
	
	
	Il mondo non può odiare voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le 
	sue opere sono malvagie.
	
	
	Egli diceva loro: Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di 
	questo mondo; io non sono di questo mondo
	
	(Giovanni 8:23)
	
	
	Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del 
	mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.
	
	Ricordiamoci dunque di questo quando siamo tentati di “simpatizzare” dal 
	punto di vista culturale ed emotivo con il mondo!
	
	
	3) SATANA (che 
	perseguita principalmente il nostro 
	spirito)
	
	
	
	Il trionfo di Cristo 
	ha coinvolto pienamente questo altro nostro acerrimo
	nemico:
	
	- che è stato mortalmente ferito alla croce:
	
	
	
	Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie 
	di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno.
	
	- e presto sarà schiacciato sotto i piedi di Cristo,
	la progenie della donna e il
	corpo della Chiesa:
	
	
	                       
	
	
	Il Dio della pace stritolerà presto satana sotto i vostri piedi.
	
	E la sconfitta di satana (che a permesso alla morte di regnare) coinvolgerà
	tutto il suo regno di tenebre e 
	con lui sarà sconfitta anche la morte:
	
	
	Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha 
	similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva 
	il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal 
	timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.
	
	(Ebrei 2:14-15)
	
	
	 L'ultimo 
	nemico che sarà distrutto sarà la morte.
	
	
	Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo 
	mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è 
	scritta: «La morte è stata 
	sommersa nella vittoria».
	
	«O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?»
	
	
	Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma 
	ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù 
	Cristo.
	
	
	Perciò 
	(in conseguenza di questa VERITA?), 
	fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti 
	nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
	
	E se Gesù Cristo ha già sconfitto satana, 
	
	
	il peccato non avrà più potere su di noi; perché non siete sotto la legge ma 
	sotto la grazia 
	(cfr Romani 6:14) e questa vittoria è quindi nostra, ma dobbiamo stare 
	attenti a:
	
	- non fargli posto:
	
	
	 …non 
	fate posto al diavolo.
	
	- resistere ai suoi attacchi esterni 
	(di natura spirituale) indossando l’intera armatura spirituale che il 
	Signore ci ha dato in dotazione:
	
	
	Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi 
	contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro 
	sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i 
	dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della 
	malvagità, che sono nei luoghi celesti. 
	
	
	Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel 
	giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro 
	dovere.
	
	
	State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; 
	rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri 
	piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo 
	scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del 
	maligno. 
	
	
	Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la 
	parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni 
	preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza.
	
	
	
	Viviamo quindi nella piena consapevolezza che questo nemico è stato 
	sconfitto e la sconfitta dell’ultimo nemico (la morte) è già scritta con la 
	Parola di Dio, Colui che disse… e la cosa fu! (cfr Genesi 1)
	
	
	CONCLUSIONE
	
	Prendere pienamente coscienza della Completa Vittoria di Cristo ci protegge 
	(come Suoi discepoli), da tutte quelle false dottrine che vorrebbero 
	“aggiungere” o “togliere” qualcosa dalla nostra nuova identità spirituale, 
	per questo motivo Paolo dichiara ai fratelli di Colosse:
	
	
	Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani 
	raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non 
	secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della 
	Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato 
	e di ogni potenza; in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione 
	non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste 
	nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel 
	battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede 
	nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. 
	
	
	Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra 
	carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri 
	peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci 
	condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato 
	i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su 
	di loro per mezzo della croce.
	
	
	Davanti a questo vero e proprio trionfo, possiamo vivere pienamente da figli 
	di Dio vittoriosi in forza del trionfo di Gesù Cristo ed intonare con 
	l’apostolo Paolo il suo inno di vittoria:
	
	
	Che diremo dunque riguardo a queste cose?
	
	
	Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? 
	
	
	Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, 
	non ci donerà forse anche tutte le cose con lui? 
	
	
	Chi accuserà gli eletti di Dio? 
	
	
	Dio è colui che li giustifica. 
	
	
	
	
	Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra 
	di Dio e anche intercede per noi. 
	
	
	Chi ci separerà dall'amore di Cristo? 
	
	
	Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, 
	il pericolo, la spada? 
	
	
	Com'è scritto: «Per amor di te 
	siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da 
	macello».
	
	
	Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che 
	ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né 
	principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né 
	profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che 
	è in Cristo Gesù, nostro Signore.
	
	           
	(Romani 8:31-39)
	
	
	E Paolo sapeva quello che scriveva:
	
	
	Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; tre volte sono 
	stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho 
	fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini. 
	
	
	Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in 
	pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli 
	stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul 
	mare, in pericolo tra falsi fratelli; in fatiche e in pene; spesse volte in 
	veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e 
	nella nudità. 
	
	
	Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che 
	mi vengono da tutte le chiese.
	
	
	Davanti a tutte queste persecuzioni, queste lotte, nonostante il logorio 
	continuo del suo corpo che portava evidenti i segni della sofferenza… il suo 
	sguardo era fisso sulla Vittoria di Cristo e sulla Gloria celeste:
	
	
	Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va 
	disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 
	
	
	Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più 
	grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento 
	non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose 
	che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.
	
	
	E questa sua fermezza lo ha caratterizzato fino al suo sacrificio finale:
	
	
	Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia 
	partenza è giunto. 
	
	
	Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la 
	fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto 
	giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti 
	quelli che avranno amato la sua apparizione. 
	
	           
	(2 Timoteo 4:6-8)
	
	
	           
	…perché la corona si dà a
	chi vince!
		
		
		A chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel 
		paradiso di Dio.
		
		
		Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.
		
		
		A chi vince io darò della manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla 
		quale è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo 
		riceve.
		
		
		A chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine,
		darò potere sulle nazioni,
		ed egli le reggerà con una 
		verga di ferro e le frantumerà come vasi d'argilla, come anch'io 
		ho ricevuto potere dal Padre mio; e gli darò la stella del mattino.
		
		
		Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il 
		suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al 
		Padre mio e davanti ai suoi angeli.
		
		
		Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non 
		ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome 
		della città del mio Dio (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da 
		presso il mio Dio) e il mio nuovo nome.
		
		
		Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho 
		vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.
		
		
		 Chi vince erediterà queste 
		cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio.
	
	
	
	…ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro 
	Signore Gesù Cristo.
	
	(1 Corinzi 15:57)