Il miracolo della Salvezza operato da Dio, realizza quella comunione dell’uomo con Dio nella persona di Gesù Cristo; ed implica necessariamente una identificazione nella morte e nella risurrezione con Lui.

Ed abbiamo visto, nelle puntate precedenti di questo studio biblico, come queste realtà spirituali devono (per comandamento di Gesù) essere testimoniate mediante dei segni esteriori, il primo dei quali è il battesimo.

Abbiamo poi considerato come il neonato spirituale ha bisogno di passare molto tempo con il Padre per crescere e per questo ha fame e si nutre del puro latte spirituale che trova nella lettura e nella meditazione della Parola di Dio e ricerca la comunione con Lui nella preghiera personale.

La nuova creatura (celeste), in questa creazione (terrena), vive il disagio di un pellegrino, di una persona ormai estranea ai pensieri ed ai valori del mondo presente, di un viaggiatore che sta passando rapidamente lungo la strada e che è ormai proiettato verso la sua nuova Patria (se veramente ha creduto al Vangelo ed alle promesse in Esso contenute) ed è su questa terra come ambasciatore di Cristo e del Regno di Dio (cfr 2 Corinzi 5:20).

Questo suo essere “disagiato” ed “estraneo”, è sicuramente malvisto dai “residenti”, da coloro che invece fondano le loro radici in questo mondo, nei suoi valori, nei suoi principi e questo produce in loro una reazione avversa che si materializza nella persecuzione; ricordiamo cosa scriveva Paolo a Timoteo:

tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.  (2 Timoteo 3:12)

E la persecuzione (a livello del corpo, dell’anima e dello spirito) porta il figlio di Dio ad aspirare sempre più alla patria celeste e crescendo nella conoscenza di Dio, la nuova creatura realizza, in modo sempre più progressivo, i benefici della liberazione dalla schiavitù del peccato e scopre in modo sempre più completo il valore della Vittoria di Gesù Cristo.

Gesù infatti disse chiaramente:

 Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo.   (Giovanni 16:33)

 

Ed è meraviglioso vedere come lo Spirito Santo, per mezzo di Giovanni, ha rivelato (ha tolto il sipario) per fare vedere ai servi di Dio, lo “spettacolo della vittoria di Cristo”, che si trova nel libro dell’Apocalisse che ci apre gli occhi:

- sulla Vittoria di Cristo in merito al presente (Cristo glorificato in mezzo alle sette chiese)

 - sulla Vittoria di Cristo in merito alle cose che devono avvenire presto (Cristo glorificato nel mondo e nella nuova creazione)

…perché Gesù Cristo ha vinto:             il leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto…   (Apocalisse 5:5)

…anzi ha trionfato:

Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.  (Colossesi 2:13-15)

 

Giovanni lo vede nella Sua Gloria, venire a instaurare il Regno:

Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco.

Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia.

I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui.

Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio.

Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro.

Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente.

E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI.   (Apocalisse 19:11-16)

 …e con Lui ha vinto anche la Chiesa:

su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.   (Matteo 16:18)

 

 E Paolo (nel passo di Colossesi 2:13-15), ci insegna che il trionfo di Cristo è:

 - sul documento che ci condannava

- sui principati e le potestà (il mondo spirituale nemico) che tenevano schiava la nostra carne conquistata da satana in Eden

 

Gesù è quindi venuto sulla terra per vincere ogni resistenza a Dio, per liberarci dalla vita di peccato e per darci una vita affrancata (libera) e pienamente soddisfacente, facendosi partecipi della Sua Vittoria, per poter vivere con piena soddisfazione nell’Opera del Signore:

            Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.

Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.  (1 Corinzi 15:56-58)

Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? (1 Giovanni 5:4-5)

Noi sappiamo che il nostro essere (ad immagine di Dio) è composto da tre “parti”, il corpo, l’anima e lo spirito… e che deve essere mantenuto irreprensibile fino alla venuta di Cristo:

 

l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

(1 Tessalonicesi 5:23)

Questa “disciplina” dobbiamo esercitarla in quanto i nostri nemici faranno di tutto per minare questa nostra irreprensibilità!

 

Vogliamo quindi considerare questi nostri nemici (che comunque sono sconfitti per la Vittoria di Cristo):

 

1) LA NOSTRA CARNE (che perseguita principalmente il nostro corpo)

Paolo ci insegna come la nostra carne (la nostra natura malvagia, il corpo del peccato che è soggetto alla corruzione) è un nemico… che Gesù Cristo ha sconfitto:

Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; infatti colui che è morto è libero dal peccato.

(Romani 6:6-7)

In questo brano vediamo come la nostra vecchia natura (la carne, il corpo del peccato) è stata spiritualmente crocifissa con Cristo.

Purtroppo, dal punto di vista terreno rimane attaccata al corpo e la liberazione (già reale nel mondo spirituale) diventerà manifesta e visibile quando lasceremo questo corpo.

Per questo il credente, per mezzo della nuova nascita, ha ricevuto una nuova creatura (chiamata uomo nuovo) e fa parte di una nuova creazione spirituale.

Allo stato attuale il credente “in vita”, vive con due nature opposte fra loro:

- una profondamente malvagia che non cambierà mai (e non dobbiamo illuderci che cambi) che si oppone costantemente al fare la volontà di Dio;

- una squisitamente benigna che è santa e divina, eterna e perfetta, a somiglianza di Gesù Cristo, che desidera fare la Volontà di Dio.

 

Ed in questa situazione l’uomo di Dio soffre:

Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo.

Poiché siamo stati salvati in speranza.

(Romani 8:22-24)

Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli.

Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi.

Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita.

(2 Corinzi 5:1-4)

 

Queste due nature (che allo stato attuale coesistono) hanno aspirazioni e pensieri opposti fra loro:

Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito.

Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.

(Romani 8:5-8)

Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste.  (Galati 5:17)

 

E se è vero che Gesù Cristo ha portato la Pace con Dio:

Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch'egli gradisce!   (Luca 2:14)

Vi lascio pace; vi do la mia pace.

Io non vi do come il mondo dà.

Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.  (Giovanni 14:27)

 

… è altresì vero che ha portato la spada con la carne:

Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada.

(Matteo 10:34)

…Egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati

(Luca 2:34-35)

Per questo motivo Paolo ci dichiara che nella nostra carne non abita alcun bene ed è quindi impossibile (con essa) compiere alcun bene:

Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no.  Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio.

Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me.

(Romani 7:18-20)

Ma questa nostra carne, questo corpo di peccato è stato crocifissa con Cristo e l’essere consapevoli di questa VERITA’ ci permette di realizzare la libertà di servire Dio nella nostra nuova natura spirituale interiore:

Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.

Che faremo dunque?

Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia?

No di certo!

Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?

Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia.

(Romani 6:12-18)

 

Ed è questo condursi per lo Spirito che caratterizza in modo evidente un figlio di Dio:

            infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.

(Romani 8:14)

Se non riusciamo a vivere questa vita sotto la guida dello Spirito è solamente perché non camminiamo secondo lo Spirito, non ci sono scusanti, Paolo lo dichiara chiaramente:

Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne.

(Galati 5:16)

 

2) IL MONDO (che perseguita principalmente la nostra anima)

Il mondo ha un suo pensiero e i suoi attacchi sono sostanzialmente di natura emotiva e culturale (influenza il pensiero, i sentimenti, i valori, “accomoda” la giustizia, l’etica)

 

Gesù identifica il mondo come:

- tutto ciò che concerne la prima creazione (con le sue leggi, i suoi valori, la sua etica…):

Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.  (Giovanni 1:10)

Questo mondo, contaminato dal virus del peccato è sotto il potere di satana… è stato da lui conquistato con il tradimento dell’uomo, e come tale deve essere distrutto:

ll giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.

Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi…  (2 Pietro 3:10-11)

 

- le potenze celesti:

il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

(Efesini 6:12)

 

- chiunque non può ricevere lo Spirito Santo in quanto oppositore di Gesù Cristo:

Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.

(Giovanni 14:15-17)

Davanti a tutto questo, il Signore ci esorta e ci avverte (riguardo al mondo che non è da Dio e  presto sarà distrutto):

Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo.

Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui.

Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.

E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.  (1 Giovanni 2:15-17)

 

Perché (anche se, a volta, non sembra):

- il mondo è un nostro nemico perché ci vede a lui estranei:

Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo.

Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.

Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

Santificali nella verità: la tua parola è verità.

Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo.

Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità.

(Giovanni 17:14-19)

 

- il mondo ci odia:

Il mondo non può odiare voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie.  (Giovanni 7:7)

Egli diceva loro: Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo

(Giovanni 8:23)

Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.  (Giovanni 15:19)

Ricordiamoci dunque di questo quando siamo tentati di “simpatizzare” dal punto di vista culturale ed emotivo con il mondo!

 

3) SATANA (che perseguita principalmente il nostro spirito)

 Satana è uno spirito e i suoi attacchi sono sostanzialmente di natura spirituale.

Il trionfo di Cristo ha coinvolto pienamente questo altro nostro acerrimo nemico:

- che è stato mortalmente ferito alla croce:

Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno.  (Genesi 3:15)

- e presto sarà schiacciato sotto i piedi di Cristo, la progenie della donna e il corpo della Chiesa:

                        Il Dio della pace stritolerà presto satana sotto i vostri piedi.  (Romani 16:20)

E la sconfitta di satana (che a permesso alla morte di regnare) coinvolgerà tutto il suo regno di tenebre e con lui sarà sconfitta anche la morte:

Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.

(Ebrei 2:14-15)

 L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte.   (1 Corinzi 15:26)

Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria».

«O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo

Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.

Perciò (in conseguenza di questa VERITA?), fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.  (1 Corinzi 15:54-57)

E se Gesù Cristo ha già sconfitto satana, il peccato non avrà più potere su di noi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia (cfr Romani 6:14) e questa vittoria è quindi nostra, ma dobbiamo stare attenti a:

- non fargli posto:

 non fate posto al diavolo.   (Efesini 4:27)

- resistere ai suoi attacchi esterni (di natura spirituale) indossando l’intera armatura spirituale che il Signore ci ha dato in dotazione:

Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere.

State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno.

Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza.               (Efesini 6:11-18)

 

Viviamo quindi nella piena consapevolezza che questo nemico è stato sconfitto e la sconfitta dell’ultimo nemico (la morte) è già scritta con la Parola di Dio, Colui che disse… e la cosa fu! (cfr Genesi 1)

 

CONCLUSIONE

Prendere pienamente coscienza della Completa Vittoria di Cristo ci protegge (come Suoi discepoli), da tutte quelle false dottrine che vorrebbero “aggiungere” o “togliere” qualcosa dalla nostra nuova identità spirituale, per questo motivo Paolo dichiara ai fratelli di Colosse:

Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.

Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.              (Colossesi 2:8-15)

 

Davanti a questo vero e proprio trionfo, possiamo vivere pienamente da figli di Dio vittoriosi in forza del trionfo di Gesù Cristo ed intonare con l’apostolo Paolo il suo inno di vittoria:

Che diremo dunque riguardo a queste cose?

Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?

Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?

Chi accuserà gli eletti di Dio?

Dio è colui che li giustifica.

 Chi li condannerà?

Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

Chi ci separerà dall'amore di Cristo?

Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?

Com'è scritto: «Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello».

Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

            (Romani 8:31-39)

 

E Paolo sapeva quello che scriveva:

Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini.

Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli; in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità.

Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese.  (2 Corinzi 11:24-28)

 

Davanti a tutte queste persecuzioni, queste lotte, nonostante il logorio continuo del suo corpo che portava evidenti i segni della sofferenza… il suo sguardo era fisso sulla Vittoria di Cristo e sulla Gloria celeste:

Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.

Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.              (2 Corinzi 4:16-18)

 

E questa sua fermezza lo ha caratterizzato fino al suo sacrificio finale:

Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia partenza è giunto.

Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.             (2 Timoteo 4:6-8)

 

            …perché la corona si dà a chi vince!

 

…ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.

(1 Corinzi 15:57)

 

Gianni Marinuzzi


8. vivere vittoriosamente come figlio del Padre onnipotente