Abbiamo visto come, di questa Salvezza, noi (se siamo figli di Dio) possiamo esserne assolutamente certi perché:

 - GESU’, LA VERITA’ ce lo ha detto e ci ha rivelato il DISEGNO DI DIO che la concerne

 - DIO E’ POTENTE da portare a compimento IL SUO DISEGNO

 - DIO E’ FEDELE e nulla può ostacolare l’adempimento della SUA VOLONTA’.

 Il miracolo della Salvezza operato da Dio, realizza quella comunione dell’uomo con Dio nella persona di Gesù Cristo; ed implica necessariamente una identificazione nella morte e nella risurrezione con Lui.

 Ed abbiamo visto ancora come queste realtà spirituali devono (per comandamento di Gesù) essere testimoniate mediante dei segni esteriori, il primo dei quali è il battesimo.

 Se quindi consideriamo il battesimo dei bambini assolutamente da riprovare a causa della incoscienza del battezzato, possiamo invece dire che il battesimo dei bambini spirituali è ordinato da Gesù stesso, quale prima testimonianza della avvenuta nuova nascita!

 Il neonato spirituale è quindi una nuova creatura appena “venuta alla Luce” e come tale è soggetta a tutte le caratteristiche di un neonato:

 - ha molta fame ed ha bisogno del latte di ottima qualità per potere crescere, per questo Pietro scrive così ai fratelli:

 come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza, se davvero avete gustato che il Signore è buono.  (1 Pietro 2:2-3)

 - ha tutto da imparare e per crescere sano e responsabile deve imparare molto bene cosa insegna la Scrittura, come insegna Paolo:

Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

(2 Timoteo 3:16-17)

 Per questo deve passare molto tempo con suo Padre!

 

Già nel principio possiamo vedere come il rapporto Dio / uomo fosse un rapporto di comunione e comunicazione; Dio infatti creò l’uomo a Sua immagine e amava passare del tempo con lui.

 Adamo stesso amava parlare con il suo Creatore.

 Abbiamo una descrizione di questo “libero dialogo” nel libro della Genesi:

 Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.

Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».

 (Genesi 2:15-17)

 

Dio il SIGNORE chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?»

Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto».

Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato di non mangiare?»

L'uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell'albero, e io ne ho mangiato».

Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?»

La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».

Allora Dio il SIGNORE disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sarai il maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».

Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te».

Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».

(Genesi 3:9-18)

 

Ancora con Caino vediamo questo dialogo aperto:

 Il SIGNORE disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?»

Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?»

Il SIGNORE disse: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra. Ora tu sarai maledetto, scacciato lontano dalla terra che ha aperto la sua bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando coltiverai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti e tu sarai vagabondo e fuggiasco sulla terra».

Caino disse al SIGNORE: «Il mio castigo è troppo grande perché io possa sopportarlo. Tu oggi mi scacci da questo suolo e io sarò nascosto lontano dalla tua presenza, sarò vagabondo e fuggiasco per la terra, così chiunque mi troverà, mi ucciderà».

Ma il SIGNORE gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte più di lui».

Il SIGNORE mise un segno su Caino, perché nessuno, trovandolo, lo uccidesse.

(Genesi 4:9-15)

 

I grandi patriarchi hanno tutti avuto un libero dialogo con Lui: (Noè, Abramo, Giobbe, Mosè…)

 La ricerca del dialogo con Dio è alla base del rapporto d’amore!

 Per questo motivo il cristiano ha bisogno della comunione con Dio ogni giorno e per questo egli trova l’occasione, il momento, il tempo da dedicarsi a questo incontro personale.

 Questo dialogo (non monologo) con Dio, si realizza mediante:

             - la preghiera

             - la lettura, l’ascolto e la meditazione della Parola di Dio

 Ovviamente essendo la preghiera, la lettura, l’ascolto e la meditazione della Parola di Dio, fondamentali per avere un sano rapporto con Dio, satana cercherà in tutti i modi di ostacolarla ed impedire che il credente riesca a trovare il tempo ed il modo per dedicarsi ad esse.

 In quest’ottica la preghiera, l’ascolto e la meditazione della Parola di Dio, non diventano un impegno ma un desiderio… una necessità!

 Davide infatti scriveva:

 O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall'alba; di te è assetata l'anima mia, a te anela il mio corpo languente in arida terra, senz'acqua.

(Salmo 63:1)

 

 LA PREGHIERA:

 Gesù Cristo è l’Uomo perfetto secondo Dio, come profetizzato fin dal principio, ed Egli pregava spesso ed intensamente:

 Per la scelta dei dodici:

 Or avvenne in que' giorni ch'egli se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in orazione a Dio.  (Luca 6:12)

 Per prepararsi a definire gli ultimi dettagli della sua passione:

 Or avvenne che circa otto giorni dopo questi ragionamenti, Gesù prese seco Pietro, Giovanni e Giacomo, e salì sul monte per pregare.  (Luca 9:28)

 Per prepararsi ad affrontare la Grande Prova:

 Egli si staccò da loro circa un tiro di sasso e postosi in ginocchio pregava, dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta».   (Luca 22:41-42)

 La Sua preghiera Viva era evidentemente un esempio che stimolava anche i Suoi discepoli:

 Ed avvenne che essendo egli in orazione in un certo luogo, com'ebbe finito, uno de' suoi discepoli gli disse: Signore, insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli.   (Luca 11:1)

 Ed Egli insegnò loro che, non solo era buono pregare, ma era importante pregare con perseveranza:

 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano del continuo pregare e non stancarsi.

(Luca 18:1)

  

E gli apostoli con i primi cristiani dedicavano molto tempo alla preghiera… soprattutto nei momenti di difficoltà personale, non si isolavano a “smaltire” i loro problemi ma li condividevano con i fratelli in preghiera:

 Dopo l’ascensione di Gesù e nell’attesa dell’adempimento della promessa dello Spirito Santo:

 Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.

(Atti 1:14)

Con i primi tremila convertiti:

Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.   (Atti 2:41-42)

Davanti alle prime persecuzioni:

 Rimessi quindi in libertà, vennero ai loro, e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano dette.

Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre: "Perché questo tumulto fra le nazioni, e i popoli meditano cose vane? I re della terra si sono sollevati, i prìncipi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo".

Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si  sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d'Israele, per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero. Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».

Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.

(Atti 4:23-31)

 

Per le chiese che nascevano e si formavano:

 …anche noi, dal giorno che abbiamo ciò udito, non cessiamo di pregare per voi, e di domandare che siate ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale, affinché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; essendo fortificati in ogni forza secondo la potenza della sua gloria, onde possiate essere in tutto pazienti e longanimi; e rendendo grazie con allegrezza al Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

(Colossesi 1:9-12)

 E l’insegnamento che avevano ricevuto da Gesù, circa la perseveranza nella preghiera, lo hanno trasmesso a noi:

 …non cessate mai di pregare; in ogni cosa rendete grazie, poiché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

(1 Tessalonicesi 5:17-18)

 Fratelli, pregate per noi. (1 Tessalonicesi 5:25)

 …pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza.  (Efesini 6:18)

 

E nelle loro esortazioni possiamo vedere anche come questa preghiera contempli vari soggetti:

Per la “salute spirituale” reciproca:

Se uno vede il suo fratello commettere un peccato che non mena a morte, pregherà, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono peccato che non meni a morte.

V'è un peccato che mena a morte; non è per quello che dico di pregare.

 (1 Giovanni 5:16)

Il sostegno per il fratello pentito del suo peccato:

 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia.

(Giacomo 5:16)

 Il sostegno dei fratelli più esposti nella predicazione (che non sono dei “superuomini”):

 Pregate per tutti i santi, e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.

(Efesini 6:19-20)

Pregate nello stesso tempo anche per noi, affinché Dio ci apra una porta per la parola, perché possiamo annunciare il mistero di Cristo, a motivo del quale mi trovo prigioniero…

(Colossesi 4:3)

 fratelli, pregate per noi perché la parola del Signore si spanda e sia glorificata come lo è tra di voi…

(2 Tessalonicesi 3:1)

Pregate per noi; infatti siamo convinti di avere una buona coscienza, e siamo decisi a condurci onestamente in ogni cosa.

(Ebrei 13:18)

Gesù ci ha dato precise indicazioni circa il pregare:

 Voi dunque pregate così:

"Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno."

Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.     

(Matteo 6:9-15)

 La nostra preghiera deve avere dunque alcuni punti fermi dai quali non bisogna prescindere:

- l’adorazione della Sua persona (sia santificato il tuo nome)

 - l’attesa della Sua venuta (venga il tuo regno)

 - la sottomissione alla Sua volontà stabilita (sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra)

 - la dipendenza da Dio e la Sua provvidenza come Padre (Dacci oggi il nostro pane quotidiano)

 - la disposizione al perdono e la Sua generosità nel perdonare (rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori)

  - la Sua paterna protezione spirituale (non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno)

 

 

LA LETTURA, L’ASCOLTO E LA MEDITAZIONE DELLA PAROLA DI DIO:

 

Un secondo aspetto del passare del tempo col Padre e la lettura, l’ascolto e la meditazione della Sua Parola.

 Ed anche quando ci accingiamo alla lettura della Parola di Dio, dobbiamo chiedere a Dio (in preghiera) la saggezza per poterla comprendere, proprio come diceva il salmista:

 Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge.

Io sono straniero sulla terra; non nascondermi i tuoi comandamenti.

(Salmo 119:18-19)

 Che trova così refrigerio in Essa:

Oh, quanto amo la tua legge!

È la mia meditazione di tutto il giorno.

I tuoi comandamenti mi rendono più saggio dei miei nemici; perché sono sempre con me.

Ho più conoscenza di tutti i miei maestri, perché le tue testimonianze sono la mia meditazione.

Ho più saggezza dei vecchi, perché ho osservato i tuoi precetti.

Ho trattenuto i miei piedi da ogni sentiero malvagio, per osservare la tua parola.

Non mi sono allontanato dai tuoi giudizi, perché tu mi hai istruito.

Oh, come sono dolci le tue parole al mio palato!

Sono più dolci del miele alla mia bocca.

Mediante i tuoi precetti io divento intelligente; perciò detesto ogni doppiezza.

(Salmo 119:97-104)

 

Dio disse questo a Giosuè, quando aveva il compito di conquistare la terra promessa:

 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.

Non te l'ho io comandato?

Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai

(Giosuè 1:8-9)

 

Ed è bene, quando si legge la Parola di Dio con lo scopo di metterla in pratica (altrimenti è inutile leggerla), comprendere bene lo scopo del messaggio e per fare questo occorre seguire alcune regole e porsi delle domande:

             - qual è l’argomento principale del brano?

             - qual è il contesto del brano?

             - qual è l’insegnamento principale del brano?

             - qual è la corretta applicazione del brano?

 Perché Paolo ci insegna che:

 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

(2 Timoteo 3:16-17)

Bisogna avere quindi cura di saper contestualizzare quanto leggiamo, per questo Paolo scriveva così a Timoteo:

 Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità.

(2 Timoteo 2:15)

 tagliare rettamente la Parola della Verità, significa proprio saper distinguere i tempi, le epoche e gli insegnamenti ad essi relativi (ai tempi di Paolo molti non riuscivano a dividere il tempo della Legge dal tempo della Grazia).

 Dobbiamo quindi sempre chiederci:

             Cosa mi insegna questo brano?

             In cosa mi vuole riprendere?

             In cosa devo essere corretto?

             In cosa devo essere educato?

 In cosa devo essere completato?

  

Il passare del tempo con Dio” porta:

 - benedizione personale

 Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma  nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte.

(Salmo 1:1-2)

 - benedizione per chi ci sta intorno:

 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà.

(Salmo 1:3)

 

*****

 La preghiera Viva di Gesù fu oggetto di grande riflessione da parte degli apostoli:

 Gesù era stato in disparte a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: Signore, insegnaci a pregare…

(Luca 11:1)

 Anche noi, se vogliamo essere Suoi discepoli, dobbiamo seguire il Suo esempio!

 Il nostro “passare del tempo con il Padre” ci porterà a chiedere sempre più cose secondo la Sua volontà e per il bene della Chiesa e in funzione della Sua Gloria, certi che il Signore risponderà secondo la Sua potenza che può fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo. come faceva anche l’apostolo Paolo:

 

Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

(Efesini 3:14-21)

 

Gianni Marinuzzi


7. Passare del tempo col Padre celeste