La Scrittura sentenzia in modo chiaro e senza possibili fraintendimenti che:

 Non c'è nessun giusto, neppure uno.

Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio.

Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti.

Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno».

La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode.

Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti.

La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.

I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. 

Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace.

Non c'è timore di Dio davanti ai loro occhi.

(Romani 3:10-18)

 

Questo non essere giusti  porta ogni uomo anche ad essere senza un senso di Vera Giustizia…

 Questo non capire  porta ogni uomo anche ad essere senza una comprensione del Vero Dio (tantomeno la Sua Volontà)…

 Per questo tutto ciò che esce dalla nostra bocca è “virulento” (cfr gola, lingue, labbra bocca), come insegnava Gesù:

 Non capite che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è poi espulso nella latrina?

Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo.

Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.

Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo

(Matteo 15:17-20)

 Questo essere corrotti  porta poi ogni uomo anche ad avere una inclinazione naturale alla vanità… la corruzione ricerca la vanità.

 Ed i risultati sono:

 - la morte interiore: (la loro gola è un sepolcro aperto)

 - parole tossiche: (le loro lingue hanno tramato frode, sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti )

 - portatori di maledizione: (la loro bocca è piena di maledizione e di amarezza)

 - azioni e movimenti che portano morte: (i loro piedi sono veloci a spargere il sangue)

 

Quindi  rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace.  Perché non c'è timore di Dio davanti ai loro occhi.

 Il profeta Isaia rappresenta questo stato di “disorientamento da Dio” in questo modo:

 Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via…  (Isaia 53:6)

 E Paolo lo descrive così:

 …voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli.

Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri.   (Efesini 2:1-3)

 L’uomo, nelle sue tenebre spirituali e nel suo stato di vanità non sa dove va (Giovanni 12:35), non sa cosa è bene ed è in balia di una volontà nemica; non può quindi produrre nulla di Giusto e Buono davanti a Dio e davanti agli uomini (per questo motivo commette peccato).

 Ancora il profeta Isaia analizzava così lo stato suo personale e del popolo di Israele:

 Tutti quanti siamo diventati come l'uomo impuro, tutta la nostra giustizia come un abito sporco; tutti quanti appassiamo come foglie e la nostra iniquità ci porta via come il vento.

Non c'è più nessuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi a te…    (Isaia 64:6-7)

 Nonostante tutta la sua “buona volontà”, l’uomo non rigenerato dallo Spirito Santo è proprio come Caino che offrì a Dio un sacrificio non gradito (che si rivelò provenire da un cuore malvagio).

 L’uomo in questo stato di peccato non ha quindi alcuna prospettiva di futuro…

e se non abbiamo questa prospettiva davanti allora… mangiamo e beviamo, perché domani morremo (1 Corinzi 15:32).

 

Il cercare di compiere una nostra giustizia, non fa altro che indurire il nostro cuore e allontanarci sempre di più da Dio, rinunciando, di fatto, al Suo soccorso (Caino finì per allontanarsi dalla Presenza del Signore – cfr Genesi 4:16).

 Per questo la venuta di Gesù fu preceduta dalla predicazione del ravvedimento… al quale i farisei ed i capi religiosi (i “giusti” del tempo) non si vollero sottomettere!

 E se la Scrittura ci rivela questo stato di peccato, di vanità di ogni uomo…

Essa ci rivela altresì che c’è una Speranza…

 …ciò che è impossibile all’uomo… è possibile a Dio!

 

E troviamo così due termini complementari tra loro che danno Speranza di cambiamento della vita dell’uomo:

 - Ravvedimento:      (traduzione del termine greco μετανοια, che significa "trasformazione della mente", e che è spesso usato nella Septuaginta per tradurre il termine tardo ebraico nacham “cambiate mentalità”, “cambiate idea”)

ovvero il cambiamento del modo di pensare e di intendere, strettamente legato e derivato da un pentimento per il male che lo spirito di questo mondo opera in noi;

 

- Conversione:    (il concetto di conversione è direttamente collegato al termine ebraico 'שׁוּב' (shûb) che significa "volgersi, tornare, ritornare").

Ovvero il cambiamento del modo di vivere e di condursi, strettamente legato e derivato da una comprensione del bene che lo Spirito Santo opera in noi (perché la forza che permette all’uomo di vivere sul peccato da vincitore è solo la Forza che viene dallo Spirito Santo che opera nella nuova creatura);

 La incarnazione di Gesù Cristo ha avuto esattamente lo scopo di portare questi due cambiamenti radicali e per questo:

 - ha pagato l’intero debito del nostro peccato espiando (al nostro posto) la colpa nel sacrificio della croce (ovvero ci ha redenti…

…ci ha liberato dallo stato di peccato e ci ha donato una nuova mente libera dal peccato: la mente di Cristo – Romani 7:25; 1 Corinzi 2:16)

 - come conseguenza diretta della Redenzione, offre la Grazia (possibile solo perché la Giustizia è stata adempiuta) ad ogni uomo che si riconosce peccatore (si ravvede) ed esercita la nuova mente rinnovata a compiere volontà di Dio – cfr 1 Pietro 1:13 (si converte).

 

Tutto questo non può essere reale se non si parte da una condizione: riconoscersi peccatori perché Gesù stesso disse:

 Non sono i sani che hanno bisogno del medico, bensì i malati.

Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento

(Luca 5:31-32)

 E Giovanni il battista (colui che ha preparato la strada all’Opera di redenzione di Gesù Cristo), predicava un battesimo di ravvedimento al quale dovevano seguire dei frutti:

 In quei giorni venne Giovanni il battista, che predicava nel deserto della Giudea, e diceva: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Di lui parlò infatti il profeta Isaia quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"».

Giovanni aveva un vestito di pelo di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi; e si cibava di cavallette e di miele selvatico.

Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutto il paese intorno al Giordano accorrevano a lui; ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Ma vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro:

«Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l'ira futura?

Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento.

Non pensate di dire dentro di voi: "Abbiamo per padre Abraamo"; perché io vi dico che da queste pietre Dio può far sorgere dei figli ad Abraamo.

Ormai la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, viene tagliato e gettato nel fuoco.

Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.

Egli ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile».

(Matteo 3:1-12)

 

Gesù iniziò il suo ministerio predicando il ravvedimento:

 Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».   (Matteo 4:17)

 

In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici.

Gesù rispose loro: «Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose? No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo.

O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?

No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti come loro».   (Luca 13:1-5)

 

Il ministero apostolico iniziò con la predicazione del ravvedimento:

 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»

E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.   (Atti 2:37-38)

 Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati…    (Atti 3:18)

 Non si può annunciare il Vangelo (tantomeno riceverlo) se non si passa dal ravvedimento!

 …ma viene ancora predicato il ravvedimento?

 …o vengono predicate le favole?

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IL RAVVEDIMENTO

 Ravvedersi non vuole dire predisporre la propria mente carnale a raggiungere la perfezione (come invece ci insegnano le religioni pagane), ma significa riconoscere:

 - che stiamo percorrendo una strada completamente sbagliata (non conforme alla Vera Giustizia);

- che stiamo seguendo una guida maledetta (non la Guida Perfetta);

- che stiamo inseguendo la vanità, la corruzione (non le cose Vere e quelle che Contano davvero)

- che quindi abbiamo bisogno di convertirci ad una nuova Vita, ad una nuova direzione di Vita, a seguire la Guida perfetta e ad aspirare alle cose Vere…

 I frutti di ravvedimento, dei quali parlava Giovanni il battista, sono un rinconoscimento del proprio stato ed un forte desiderio di “mettersi a posto con Dio”.

 Questi frutti di ravvedimento li intravediamo:

 - in una parabola di Gesù:

Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: "O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo".

Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!"

Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s'innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato.

(Luca 18:10-14)

 

- nella esperienza di Zaccheo:

 Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città.

Un uomo, di nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura. Allora per vederlo, corse avanti, e salì sopra un sicomoro, perché egli doveva passare per quella via.

Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: «Zaccheo, scendi, presto, perché oggi debbo fermarmi a casa tua».

Egli si affrettò a scendere e lo accolse con gioia. Veduto questo, tutti mormoravano, dicendo: «È andato ad alloggiare in casa di un peccatore!»  Ma Zaccheo si fece avanti e disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo».

Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio d'Abraamo; perché il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto».  (Luca 19:1-10)

 

- nella risposta al Vangelo dei primi discepoli:

 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»

E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà».

E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».

Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.

Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.

Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

(Atti 2:37-47)

 

- nella esperienza di Lidia:

 Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo.

Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se avete giudicato ch'io sia fedele al Signore, entrate in casa mia, e alloggiatevi». E ci costrinse ad accettare.   (Atti 16:14-15)

 

- nella esperienza del carceriere di Filippi:

 Il carceriere, chiesto un lume, balzò dentro e, tutto tremante, si gettò ai piedi di Paolo e di Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che debbo fare per essere salvato?»

Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia».

Poi annunciarono la Parola del Signore a lui e a tutti quelli che erano in casa sua.

Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi.

Poi li fece salire in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e si rallegrava con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio.

(Atti 16:29-34)

…ed in tanti altri esempi.

 

E davanti alla “resistenza al ravvedimento” Gesù non si dimostrò “morbido e comprensivo”:

 Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere.

Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra.

E tu, o Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino ad oggi. Perciò, vi dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua».

(Matteo 26:75)

E di pari tenore fu l’insegnamento dato ai suoi discepoli:

 …in qualunque città entriate, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: "Perfino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi". Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città.

(Luca 10:10-12)

 E così fecero anche Paolo e Barnaba:

 i Giudei istigarono le donne pie e ragguardevoli e i notabili della città, scatenando una persecuzione contro Paolo e Barnaba, che furono cacciati fuori dal loro territorio.

Allora essi, scossa la polvere dei piedi contro di loro, andarono a Iconio, mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

(Atti 13:50-52)

 

Il ravvedimento dell’uomo porta gioia in cielo:

Tutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo. Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta".

Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.

«Oppure, qual è la donna che se ha dieci dramme e ne perde una, non accende un lume e non spazza la casa e non cerca con cura finché non la ritrova?

Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta". Così, vi dico, v'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede».

(Luca 15:1-10)

 

Un grande esempio di ravvedimento lo troviamo nell’esperienza dell’apostolo Pietro:

 Pietro, intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo»… In quell'istante il gallo cantò.

Pietro si ricordò delle parole di Gesù che gli aveva dette: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente.  (tratto da Matteo 26:69-75)

 

A differenza del vano rimorso di Giuda:

 Allora Giuda, che l'aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì, e riportò i trenta sicli d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: «Ho peccato, consegnandovi sangue innocente».

Ma essi dissero: «Che c'importa? Pensaci tu».

Ed egli, buttati i sicli nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.    (Matteo 27:3-5)

 

La differenza tra Pietro e Giuda sta nel fatto che Pietro (che amava Gesù più della sua vita) comprese che non poteva fare nulla per ripagare il danno fatto… solo la Grazia di Dio poteva perdonarlo; Giuda (che amava Gesù ma non quanto la sua vita) invece avrebbe voluto ripagare con una sua opera, il danno fatto, disprezzando le ricchezze della Grazia di Dio!

 Questo è proprio l’atteggiamento che Dio non vuole:

 Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.   (Romani 2:4-5)

 

Dio invece:

 …è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.   (Salmo 34:18)

 Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto; tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato.  (Salmo 51:17)

Perché presso il SIGNORE è la misericordia, e la redenzione abbonda presso di lui:

 O Israele, spera nel SIGNORE, poiché presso il SIGNORE è la misericordia e la redenzione abbonda presso di lui.

Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.   (Salmo 130:7-8)

 

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LA REDENZIONE

 La redenzione (letteralmente riscatto) è quindi l’atto divino di liberare e raccogliere con sé, coloro che sono perduti… (e che si riconoscono perduti)… ed è la missione stessa di Gesù Cristo:

 perché il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto.   (Luca 19:10)

 E questo atto di redenzione possiamo definirlo un vero e proprio acquisto (di uno schiavo) o un riscatto (di un prigioniero):

 Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue.

(Atti 20:28)

 …indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio…, …vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù…

Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio… …per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato…

…e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.

(tratto da Romani 3:21-26)

 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.   (1 Corinzi 6:19-20)

 

Ed è un acquisto a titolo definitivo con tanto di trasporto in un regno celeste:

 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.

In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.  (Colossesi 1:13-14)

 Per questo motivo il credente è liberato (redento) anche dalla paura della morte (della separazione da Dio):

 Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.   (Ebrei 2:14-15)

 

La redenzione apre le porte alle benedizioni spirituali di Dio:

  - la vita eterna:

 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».    (Apocalisse 5:9-10)

 - il perdono dei peccati:

 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia…   (Efesini 1:7)

 - la giustizia:

 Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo.   (Romani 5:17)

 - la libertà dalla maledizione della legge:

 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso.   (Galati 3:13-14)

 - l’adozione nella famiglia di Dio:

 Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo tenuti in schiavitù dagli elementi del mondo; ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione.

E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre».

Così tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio.  (Galati 3:3-7)

 - la liberazione dalla schiavitù del peccato (dalla schiavitù che ci impedisce di realizzare lo scopo della vita):

 Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone.

(Tito 2:14)

 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza; ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto:
«Siate santi, perché io sono santo».

E se invocate come Padre colui che giudica senza favoritismi, secondo l'opera di ciascuno, comportatevi con timore durante il tempo del vostro soggiorno terreno; sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio.   (1 Pietro 1:14-21)

 

- la pace con Dio:

 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato.

Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.

(Colossesi 1:18-20)

 

- la benedizione di Abramo:

 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso.   (Galati 3:13-14)

 

- la presenza dello Spirito Santo nella persona

 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso.  (Galati 3:13-14)

 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio?

(1 Corinzi 6:19)

 TUTTE QUESTE BENEDIZIONI  SONO SOLO PER COLORO CHE SONO STATI REDENTI DA CRISTO

 

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LA CONVERSIONE

Il frutto più limpido di un sincero ravvedimento è la conversione (non la riparazione del danno spirituale che è già stato pagato da Gesù Cristo con il Suo sangue), ma una svolta verso una nuova strada che ci porta in un'altra direzione di vita… seguire Gesù nella porta stretta e nella via angusta:

 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.  (Matteo 7:13-14)

 

E la conversione ha delle conseguenze eterne:

 …àlzati e sta' in piedi perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati".  (Atti 26:16-18)

 Per mezzo di una vera e propria nuova creazione in Cristo Gesù: una Nuova nascita che ci permette di:

- vedere il Regno di Dio:

 …In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio.  (Giovanni 3:3)

 - entrare nel Regno di Dio:

 …In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.  (Giovanni 3:5)

 - camminare nella Verità e nella Luce, sapendo bene dove si sta andando:

 chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio.

(Giovanni 3:21)

 Camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre, non sa dove va.

(Giovanni 12:35)

 

E ricevere tutte le Benedizioni Spirituali in Cristo:

 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio.

In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra.

In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.

In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.

(Efesini 1:4-14)

 

  Per essere resi capaci di fare del bene (non peccare):

 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.   (Efesini 2:10)

Per questo motivo, Paolo dichiara:

 quello che importa è l'essere una nuova creatura.   (Galati 6:15)

 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.

(2 Corinzi 5:17)

 

Ed è per questo motivo che cambiano totalmente le motivazioni e le aspettative della vita del convertito:

 essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti; cioè, Gesù che ci libera dall'ira imminente.

(1 Tessalonicesi 1:9-10)

 Convertirsi non vuole dire raggiungere la perfezione con la propria carne, ma significa desiderare di raggiungere la perfezione con l’aiuto di Dio consapevoli di non agire con la propria forza ma con la Forza che viene dalla presenza dello Spirito Santo in noi!

 

***

 Se è vero che:

 Non c'è nessun giusto, neppure uno.

Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio.

Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti.

Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno».

La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode.

Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti.

La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.

I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. 

Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace.

Non c'è timore di Dio davanti ai loro occhi.

(Romani 3:10-18)

 

E’ anche vero che:

 Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.   (Romani 8:1-2)

 

Ed è ancora vero che:

 ...non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio…

Infatti, «ogni carne è come l'erba, e ogni sua gloria come il fiore dell'erba.

L'erba diventa secca e il fiore cade; ma la parola del Signore rimane in eterno». E questa è la parola della Buona Notizia che vi è stata annunciata.   (tratto da 1 Pietro 1:18-25)

 

 QUINDI:

 - Se hai compreso quale sia il vero stato di peccato destinato alla vanità…

 - Se ti sei così riconosciuto colpevole davanti a Dio (malato destinato a morte certa)…

 - Se ti sei ravveduto del tuo stato di peccato… ha visto tutto questo nella tua vita e provi tristezza, delusione, senza alcuna speranza di “risalita”…

 - Se hai compreso come Gesù Cristo ha portato su di sé le tue malattie e le tue infermità mortali e ha pagato con la Sua morte il tuo peccato (cfr Isaia 53);

 …erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato!  Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

(Isaia 53:4-5)

 …ha dato se stesso alla morte ed è stato contato fra i malfattori; perché egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli.  (Isaia 53:12)

 - Se ti sei identificato in Lui nella Sua morte…

 - Se hai creduto che Egli è risuscitato come Giusto… Approvato da Dio e Vincitore sulla morte che è il giusto salario del tuo stato di peccato…

 - Se ti sei identificato in Lui nella Sua resurrezione…

 - Se hai quindi compreso come la Sua Opera compiuta ti dona la totale Redenzione da quello stato di peccato e di vanità…

 - Se hai personalmente afferrato quella Liberazione dalla schiavitù di peccato ed hai quindi esperimentato personalmente la Redenzione…

 - Se tutto questo è avvenuto nel tuo cuore e ti sei convertito ad una Nuova Vita e hai deciso così di seguire il Tuo Signore, Salvatore e Maestro come un discepolo;

 Quali sono oggi le tue aspettative di vita?

Quali sono i tuoi pensieri… le tue aspirazioni?

 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio.

Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.

Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

(Colossesi 3:1-4)

 

Gianni Marinuzzi


3. Ravvedimento, redenzione
 e conversione